Mancini: "A Carpi senza Icardi"

Il tecnico nerazzurro: "Temo gli emiliani, di mercato non parlo"

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Alla vigilia del match contro il Carpi, Mancini alza la guardia e avverte la sua squadra: "Per vincere a Carpi bisogna che l'Inter giochi al 200% - dice in conferenza stampa -. E' la prima partita in Serie A della loro storia, sarà molto difficile e bisognerà fare attenzione. Icardi? Non lo rischio". I nerazzurri, dopo l'arrivo di Perisic, restano vigili sul mercato ma il tecnico nasconde le carte: "Non ne parlo, se ne occupano i dirigenti".

Su Perisic.
"Ne abbiamo dette già tante, parliamo del Carpi".

Sul Carpi.
"Per vincere a Carpi bisogna che l'Inter giochi al 200%. E' la loro prima partita in Serie A nella storia, i giocatori daranno il massimo, quindi sarà molto difficile. Bisogna fare attenzione. Le partite di inizio campionato saranno tutte difficili, abbastanza tirate, ci sarà da soffrire sempre".

Su Icardi.
"Non lo rischio, assolutamente".

Sugli ultimi giorni di mercato.

"Mi preoccupa il fatto che giochiamo una partita che tutti pensano sia semplice, ma nel calcio oggi non c'è alcuna partita semplice. Dobbiamo fare una gara straordinaria e dare tutto. Il mercato può distrarre qualcuno? Non lo so".

Che voto daresti al mercato in entrata e in uscita?
"Il Carpi è una squadra pericolosa (sorride, ndr). Voglio parlare di altre cose, di mercato parlate con i dirigenti".

Sul centrocampo.
"In questo momento stiamo recuperando alcuni giocatori come Guarin, Hernanes e Brozovic. In questo momento siamo così, se però fanno come hanno fatto domenica, va bene".

La scelta di non parlare di mercato è un modo per evitare distrazioni?
"Tutti i giocatori che sono qui devono essere pronti a giocare per fare in modo di vincere".
 
Sulla fisicità della squadra.
"Ci vuole un po' di tempo per mettere insieme la squadra. Noi non siamo ancora così, ci vuole tempo per questo".

Sulla vittoria contro l'Atalanta in extremis.
"Penso sempre che possiamo vincere, poi nel calcio ci sta tutto e soprattutto all'inizio bisogna saper sopportare i momenti difficili. E' dalle sconfitte o dai momenti difficili che nascono le grande squadre".

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