Mancini: "Puntiamo allo scudetto"

Le prime parole della stagione del tecnico nerazzurro: "Se ho sentito Salah? Avevo finito il credito"

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Nella prima conferenza stampa della stagione, Roberto Mancini ha dimostrato di avere le idee chiare. "Il nostro obiettivo rimane lo scudetto perché noi siamo l'Inter, un top club". E sulla Juventus: "Spero perdano tanto senza Tevez e Pirlo, credo che il gao sia stato ridotto". Mihajlovic è andato ad allenare il Milan: "Sono contento per lui e spero faccia bene, ma spero arrivi dietro di noi. Se ho chiamato Salah? Avevo finito il credito".

ERICK THOHIR
"Abbiamo grande aspettative e stiamo lavorando duramente tutti. Bisogna lavorare insieme per l'Inter per cercare di migliorare sempre di più. Inizieremo una preparazione fisica e una tournée che ci porterà in alcuni paesi. I prossimi obiettivi? Dipenderà dalle occasioni che troveremo sul mercato".

I tifosi stanno mostrando entusiasmo.
"Essere allo stadio e tifare la propria squadra è molto importante per noi. Poi, dipenderà sempre da noi. Se giocheremo bene e vinceremo, verranno in tanti".

Nagatomo riuscirà a trovare spazio?
"Abbiamo preso tanti giocatori alti e forti fisicamente? Ma sono al centro. Montoya è alto poco più di Yuto. Nagatomo ha sempre lavorato molto, io ho molta stima di lui poi sul mercato vedremo cosa accadrà".

Ci sono possibilità nel vedere giocare di nuovo Biabiany con la maglia nerazzurra?
"Spero possa essere utile per noi. Se può rimanere? Sì."

Nella sua testa non fare le coppe è davvero un vantaggio?
"Mi sarebbe piaciuto fare le coppe, anche se l'Europa League il giovedì avrebbe creato delle difficoltà".

Cosa chiederà a Thohir?
"Fino a oggi il presidente ha fatto molti sforzi e ne farà altri. Vuole che la squadra torni protagonista".

Sinisa Mihajlovic: se lo aspettava proprio al Milan?
"Lui fa l'allenatore e quando lo fai devi essere pronto ad andare ovunque. Io voglio bene a Sinisa e sono felice che sia in un grande club come il Milan".

Se sceglierei Mario Suarez o Felipe Melo?
"Sono due giocatori diversi e sono entrambi forti".

Ha qualche dettaglio della cessione di Alvarez?
"Credo che il Sunderland lo abbia riscattato".

Il modello è Il Manchester City?
"Era una squadra un po' particolare. Anche il campionato era diverso. Ci sono situazioni che non sono uguali. In Italia la tattica è molto importante e tutte sono preparate. In Inghilterra se una squadra sta vincendo, attacca comunque. In Italia magari nell'ultimo quarto d'ora si difende".

Lo ha chiesto lei Stankovic?
"Lo avevo chiesto come giocatore, ma non si può".

Questa è stata l'estate dove ha fatto più telefonate per convincere un giocatore?

"Ed è per quello che ho finito la scheda e non ho chiamato Salah. A parte gli scherzi, penso sia normale sentire un calciatore e che lui possa sentire il suo possibile nuovo allenatore".

E' preoccupato dal mancato rinnovo di Handanovic?

"No, non lo sono".

Qualche rinforzo in attacco?

"Si lavora per il reparto offensivo perché siamo in pochi".

Kondogbia nella sua idea lo vede anche come interno?

"Lo vedo più come interno. Ma ha anche giocato in altri ruoli e in altri schermi. Nel ruolo di interno, penso, potrà rendere meglio".

 

Si sta pensando a un nuovo capitano?
"Lo deciderò io queste settimane e vedremo cosa sarà giusto per la squadra. Abbiamo preso molti giocatori con esperienza internazionale. Se Ranocchia giocherà benissimo e sarà titolare, allora sarà il capitano".

Gli obiettivi della prossima stagione?

"Vogliamo il massimo. Il nostro obiettivo deve rimanere lo scudetto perché l'Inter è un top club e deve rimanere in alto".

E sui giovani?
"Noi sappiamo chi resterà. Puscas? E' molto giovane e forse diventerà uno dei migliori attaccanti europei. Non è detto vada via, ma si deve valutare quello che sarà: non fa bene a lui e alla squadra che rischi di avere poco spazio".

Lei diceva che aspettava chiarimenti con Touré?
"Non ho parlato con lui. Mi ha sempre scritto che mi avrebbe chiamato, ma non l'ho fatto. E' stato convinto a rimanere al City. Ma gli faccio in bocca al lupo. Lui è grande calciatore, ed è per me una persona speciale".

Le cessioni di Shaqiri e Santon?
"Se li abbiamo presi a gennaio, vuol dire che credevamo in loro. E crediamo ancora in loro. Ma ora abbiamo più di 30 giocatori e purtroppo qualcosa dovremo fare".

Cosa le piace di Salah?
"Fino a quando non si riuscirà a capire la sua situazione, non ne possiamo parlare. Salah alla Fiorentina ha dimostrato molte cose in quei sei mesi, ma non si può accostare all'Inter".

Quanto perde la Juventus senza Pirlo e Tevez?
"Perdono tanta esperienza. Però, loro hanno messo dentro tanti giocatori più giovani. Magari servirà più tempo, ma hanno qualità. Speriamo perdano qualcosa di importante".

Kovacic può essere sacrificato?
"Lui è un giocatore dell'Inter. Come altri calciatori ha avuto qualche giorno in più. Faremo affidamento su di lui".

Per quest'anno si può vedere più un'Inter con un 4-3-3?
"Bisogna adattarsi ai giocatori che si riescono a prendere. Il centrocampo sarà spesso a tre, ma dipende dai giocatori che arriveranno. Da un 4-3-3 a un 4-3-1-2 non è che si cambi molto. Ci sono calciatori che possono giocare sia come attaccanti sia come esterni".

Ritiene che può aprire un nuovo ciclo all'Inter?
"Si lavora per dare il massimo. Ora non penso che il gap con la Juventus sia così enorme. Poi, dipenderà da noi stessi e dalla nostra mentalità".

Che giocatore manca tra quelli arrivati?
"Io non ho mai parlato con Salah. Per Perisic è una trattativa tra Inter e Wolfsburg, ma non so se è iniziata una trattativa con il City per Jovetic".

Che Inter vorrà vedere?
"Dobbiamo avere la mentalità di una squadra che gioca per vincere. L'anno scorso ci complicavamo le cose, ma fa parte del gioco".

L'obiettivo è lo scudetto?

"Il nostro obiettivo è sempre quello, si lavora per colmare il gap con la Juventus. Siamo migliorati e dobbiamo rimanere su qesta squadra. E', secondo me, una cosa fattibile".

Te la senti di fare in bocca al lupo al tuo amico Mihajlovic?
"E' il nostro lavoro e sono felice che Sinisa sia sulla panchina del Milan. E' un grande amico e un grande allenatore. Anche il Milan sta facendo molto bene e spero faccia bene ma che arrivi dietro a noi".

Può lottare per lo scudetto?
"Sarà il campo a dare un giudizio finale. Sono contento siano rimasti alcuni giocatori dell'anno scorso e con i nuovi siamo migliorati. Dovremo lavorare per iniziare bene".

Vinto il derby per Kondogbia.
"Può diventare uno dei centrocampisti più forti al mondo. E può migliorare ancora. Dopo i mostri sacri che ci sono in giro, viene Kondogbia. Io credo che lì abbiamo fatto grande sacrificio: ma potrà essere un giocatore molto importante".

Manca ancora qualcosa a questa squadra?

"Credo che fino a oggi abbiano lavorato bene e la strada è quella giusta. Gli obiettivi di mercato prefissati sono stati raggiunti quasi tutti".

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