Icardi: "Con Pioli la svolta"

Il capitano nerazzurro a Inter Channel: "Contento di aver regalato a Vecchi la vittoria in A col Crotone"

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Più compatta, più unita, più squadra. Merito di Stefano Pioli. E' il capitano dell'Inter Mauro Icardi, ai microfoni di Inter Channel, a spiegare i segreti della piccola rinascita nerazzurra di questo finale d'anno: "Pensiamo tutti all'Inter adesso", ha detto Icardi. "Pioli si è messo subito al lavoro per cambiare, per dare la svolta. Non c'erano risultati e ci ha provato. Ci sta riuscendo pian piano, sta facendo una squadra più compatta".

"Vittoria chiama vittoria". È questo l'augurio di fine anno di Mauro Icardi, che si augura che "il gennaio 2017 dell'Inter sia meglio di quello del 2016. Siamo partiti male anche in questa stagione ma adesso abbiamo sei mesi per lavorare duro e ritornare in Europa".

Il 2016 è stato l'anno dei tre allenatori, quattro con Vecchi. Maurito traccia il profilo di tutti. "Mancini è stato sicuramente l'allenatore che mi ha fatto cambiare un po' il modo di giocare. Con lui parlavamo tanto, mi chiedeva di fare meglio tante cose, l'ho ascoltato e oggi posso dire di essere migliorato molto". "De Boer ha provato a cambiare qualcosa nella squadra però c'era la difficoltà di un allenatore straniero al primo impatto con il calcio italiano. Non parlava italiano? Ma parlava faccia a faccia con tutti, anche in italiano, purtroppo però comandano i risultati". Ora c'è Pioli: "Si è messo subito al lavoro per far svoltare questa squadra. Possiamo dire che ci sta riuscendo, piano piano, a fare il bene per la squadra. Siamo più compatti, lavoriamo sul piano mentale e fisico, su tutto quello che ci serve per essere pronti nel 2017". Bello il pensiero per Vecchi: "Si è messo a disposizione di tutti noi. Ho parlato con lui per primo in qualità di capitano, ma lo conosciamo bene perché è sempre ad Appiano con la Primavera. In Europa League abbiamo giocato bene ma siamo stati sfortunati. Poi è arrivata la partita con il Crotone, lui ci ha chiesto solo di fare bene e sono contento di aver contribuito a fargli vincere la prima partita di Campionato in Serie A".

Nel 2016 di Icardi anche le tante voci della scorsa estate su un possibile addio, prima del rinnovo: "È stato un periodo di trambusto intorno a me, ma io ero tranquillo, mi allenavo bene e non pensavo ad altro. Ero molto tranquillo, anche se i giornali parlavano di me e di mercato". Mauro sarà nerazzurro almeno fino al 2021, invece: "L'ho detto dal primo giorno, voglio vincere con questa maglia. Ho ancora cinque anni e ci proverò. Nel libro ho voluto raccontare me stesso fuori dal calcio, la mia vita privata. La gente mi vede in tv o sul campo da calcio, sui social come è normale al giorno d'oggi".

Il sorriso più bello del 2016 la nascita della seconda figlia: "È nata il 27 ottobre, il giorno in cui ci siamo conosciuti con Wanda". Sul campo, invece, numeri pesanti: "Per me segnare il 50° gol in 100 partite è stato molto bello, cerco sempre di migliorare la mia media gol". La partita più bella, invece, è quella che ha portato il rammarico più grande, contro la Juventus in Coppa Italia: "Abbiamo giocato una partita strepitosa, partivamo dallo 0-3 e forse nessuno credeva che potessimo rimontare. Invece nei 120 minuti abbiamo anche meritato il quarto gol, poi ti trovi a calciare i rigori e lì può succedere di tutto. Però eravamo rinfrancati dalla grande prestazione".

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