Inter, i sorrisi di De Boer. In attesa dell'assemblea dei soci

Atteggiamento, i gol di Icardi, Joao Mario in regia. Ma il futuro è ancora un rebus

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"Braveheart". Quando parla in inglese, Frank De Boer riesce anche a dare dei titoli. Lo ha fatto in conferenza stampa e non davanti alle telecamere. E lì, quando la notte nerazzurra era già calata, con i tifosi a casa finalmente soddisfatti e l'olandese sicuro di dormire sonni tranquilli, almeno per qualche ora, il tecnico ha manifestato tutta la propria soddisfazione nei confronti dei giocatori, capaci di "giocare senza paura".

Era uno dei segnali necessari, dopo le due partite remissive con Southampton e Atalanta. Probabilmente il Torino ci ha messo tanto di suo, rinunciando ad affronare il match a viso aperto. Ma ci sono stati alcuni aspetti da sottolineare e dai quali l'Inter deve necessariamente ripartire. E sui quali la dirigenza dovrà riflettere per valutare se saranno sufficienti per dare ancora fiducia a De Boer.

Il primo, appunto, riguarda l'atteggiamento. Parola ripetuta più volte dal tecnico, che nel suo esperanto ha spesso aggiunto il termine "confianza", fiducia. Quella di cui hanno bisogno i giocatori, quella che può trasmettere Miranda in partite come quella contro i granata ad esempio, ma che spesso è superata dalla foga o dalla paura di sbagliare. Poi l'aspetto tattico: senza Medel, l'Inter a centrocampo è sbocciata. De Boer ha definito Medel "molto importante, perché il calcio si gioca anche senza palla". Ma una regia illuminata come quella di Joao Mario più due mezzali di qualità come Brozovic e Banega (che così riceve palla non spalle alla porta) hanno dato un'impronta al gioco nerazzurro.

E poi c'è Icardi. Due gol diversi ma importantissimi, sintomo, certo, di quella fatica di segnare che fa dire a tutti: "Se non segna Maurito...". Vero, ma è anche vero che sia Eder che Candreva si sfiancano. E talvolta viene da pensare che una punta messa più vicina all'argentino (lo stesso Eder, o Gabigol) potrebbe sbloccare il bottino offensivo nerazzurro.

In tutto questo pende sempre sulla testa di De Boer la spada di Damocle dell'assemblea dei soci di venerdì (senza Thohir e Zhang Jindong). La decisione sul futuro del tecnico non è ancora stata presa anche se il sentimento sembra quello di andare avanti, almeno fino a domenica per il match con la Samp. Poi ci saranno il Southampton - partita decisiva per il futuro in Europa League - e il Crotone, prima della sosta. E allora lì si capirà se il progetto Inter-De Boer andrà avanti.

·         L'Inter ritrova la vittoria dopo quattro giornate, parziale in cui aveva raccolto un solo punto.
·         Mauro Icardi ritrova il gol dopo 6 gare ufficiali senza segnare con la maglia dell'Inter.
·         Icardi non segnava due reti al Meazza in campionato da maggio 2015.
·         Lo scorso anno Icardi dopo 10 presenze aveva segnato tre gol; ora sono otto.
·         Dei 6 gol stagionali di Belotti, 4 sono arrivati al Grande Torino, gli altri 2 al Meazza (uno contro il Milan, l'altro stasera con l'Inter).
·         L'Inter va a segno da nove gare di fila in campionato, ma ha subito gol in tutte le ultime cinque.
·         22 i tiri dell'Inter stasera, mai di più per i nerazzurri in un match di questo campionato.
·         Solo 7 invece le conclusioni due granata (appena due nel primo tempo), minimo stagionale per la squadra di Mihajlovic.

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