Inter, così la sentenza Uefa influenza il mercato

I nerazzurri avranno l'obbligo di presentare una lista Champions ridotta a 22 giocatori e a saldo zero

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L'Inter rimandata dall'Uefa e ancora sotto regime di settlement agreement si ritrova a dover fare i conti con alcune limitazioni. Limitazioni che riguarderanno sia le possibilità di manovra sul mercato che poi, conseguentemente, la lista Champions da consegnare prima dell'inizio della stagione e che prevederà, per Spalletti, la possibilità di inserire 22 giocatori. E questi 22 devono essere scelti in base a determinati criteri.

In base a quanto stabilito dalla Uefa, infatti, l'Inter ha sì raggiunto il break-even, cioè ha chiuso il bilancio a zero, per la stagione 2016/2017 con tanto di approvazione dei conti, comprese le sponsorizzazioni arrivate da Suning su cui si è indagato. Ma per il club resta in vigore il settlement agreement fino a giugno 2019 per il problema relativo alle quote di ammortamento dei propri giocatori che non sono calate (in sostanza pesano come macigni gli "affari" Joao Mario e Gabigol acquistati a quelle cifre).

Saranno presenti dunque per la società le restrizioni in campo sportivo: ciò significa che resteranno per i nerazzurri le restrizioni per la rosa delle competizioni europee a 22 giocatori, oltre alla necessità di mantenere un equilibrio tra i valori delle titolarità dei calciatori acquisiti e ceduti. E proprio quest'ultimo è uno dei punti più delicati. Se l'Inter vuole assicurarsi un top player deve fare una cessione pari al valore del suo acquisto. Ciò significa che il mercato sarà limitato dalla necessità di farlo rimanere sostanzialmente in pareggio. 

In sostanza l'Inter ha l'obbligo di compilare la lista Champions mantenendo il saldo zero con i giocatori già presenti in lista per le coppe europee nel 2015 (Icardi, Brozovic, Perisic, Handanovic). Per cui, come accaduto due anni fa quando i nuovi acquisti (Gabigol, Joao Mario, Jovetic e Kondogbia) non poterono giocare l'Europa League, si rischia che eventuali nuovi arrivi di quest'anno non possano essere inseriti nella lista Champions che dovrà essere, come detto, a saldo zero.

L'Inter ad ora ha un margine di 13 milioni: e se decidesse davvero di comprare Nainggolan ipotizziamo per 30 milioni, per poterlo utilizzare in Europa dovrà fare una cessione che porti un entrata non inferiore ai 17 milioni. E così per Lautaro Martinez, comprato a 25 milioni: se i nerazzurri lo vogliono inserire in lista devono fare una cessione di almeno 12 milioni. È importante ricordare che il confronto va fatto non rispetto agli acquisti dell'estate scorsa (ad esempio Skriniar, Vecino e Borja Valero) ma rispetto ai giocatori presenti nell'ultima lista presentata alla Uefa, quindi quella della stagione 2016/2017. Le cessioni "utili" alla causa quindi riguarderebbero i vari Icardi, Perisic, Brozovic, Handanovic, che seguirebbero quelle già compiute di Murillo, Medel, Ansaldi, Banega, Jovetic, Kondogbia e - praticamente - Nagatomo. Giocatori in grado di garantire le entrate più cospicue se si vogliono fare acquisti di un certo tipo. E soprattutto se li si vuole utilizzare in Champions. Altrimenti avranno il posto garantito soltanto in A.

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