Imbattuta e solida: l'Inter non è un bluff

La statistica di Icardi: solo dieci tocchi in tutto il match

  • A
  • A
  • A

Solo gli interisti più pessimisti - e ce ne sono tanti - sono andati a dormire dopo lo 0-0 dello Stadium con la Juve con la preoccupazione che "giocando così non si va da nessuna parte". Questione di prospettive: c'è chi pensa ancora alla Lazio, alla lotta per il quarto posto e a un piazzamento Champions non ancora sicuro. E poi c'è chi guarda classifica e calendario, vede che dopo 16 partite l'Inter è prima (sempre che il Napoli non batta la Fiorentina), imbattuta e con la miglior difesa del campionato, e che ha giocato a Roma, Torino e Napoli uscendone con 5 punti. E allora, alla luce di questi dati di fatto, pensa che in fondo non ci si può nascondere. L'Inter c'è e ci sarà. Anche se la partita dello Stadium ha dato ulteriori spunti per analizzare e scrutare il futuro della squadra nerazzurra.

L'Inter scesa in campo all'Allianz Stadium ha provato a vestirsi con un pizzico di nuovo: Brozovic trequartista (come contro il Chievo) e Borja basso assieme a Vecino, con Gagliardini in panchina (a conti fatti, nella ripresa, l'azzurro andava inserito prima, per allentare la pressione bianconera). La scelta di Spalletti è stata fatta in ottica possesso palla, per partire con una costruzione del gioco bassa e cercare poi di andare a sviluppare il gioco sulle fasce. Gli esterni della Juventus, però, hanno avuto la meglio, stoppando completamente la fonte offensiva dei nerazzurri, capaci di crossare solo sette volte in tutto il match, quando solitamente, in questo campionato, erano sempre arrivati tantissimi palloni dalle fasce. È questo l'aspetto che più lascia i dubbi su un futuro da Inter potenziale pretendente allo scudetto. Se a Napoli si era vista una manovra offensiva comunque pungente nonostante la partita più accorta, a Torino i nerazzurri non hanno mai trovato giocate pericolose, con gli esterni poco coinvolti e preoccupati più di rinculare che di attaccare.

In tutto questo si inserisce l'incredibile statistica di Mauro Icardi, che in tutto il match (è stato sostituito all'85' da Eder) ha toccato solo dieci palloni. 10, davvero. Vero è che ha avuto l'occasione migliore, calciando verso Szczesny il pallone poi finito sul braccio di Benatia, ma il dato ci fa capire come abbia partecipato in generale pochissimo, senza aiutare i compagni - Chiellini e Benatia hanno giocato una partita esemplare - e venendo servito... praticamente mai. Ed è questo il limite dell'Inter di Spalletti, sempre fedele a se stessa nell'andare a far male agli avversari: quando lo spartito non funziona a meraviglia, soprattutto perché giocano sempre gli stessi e quindi le soluzioni sono più o meno sempre quelle, i nerazzurri fanno più fatica a fare male. La Coppa Italia sarà l'occasione per il tecnico di Certaldo di saggiare la consistenza di gente come Karamoh e Cancelo, che potrebbero dare imprevedibilità a partita in corso. Dalbert, intanto, è tornato nelle rotazioni, anche se sembra ancora lontano dall'aver appreso i meccanismi. Spalletti, più che all'aspetto tattico, ha dato la "colpa" al match difensivo dell'Inter ad un atteggiamento inconscio dei suoi uomini, come se fossero in campo pensando di essere meno forti della Juve e che quindi era normale o sufficiente soffrire così. Il lavoro mentale sul coraggio e la personalità è quello più complicato, che comporterebbe anche un aiuto dal punto di vista del mercato, con l'inserimento di giocatori/campioni di grande carisma e qualità. Ma sappiamo che dal mercato di gennaio difficilmente arriveranno colpi a sensazione,

Detto delle cose negative, non si può non constatare che l'Inter ha mandato la Juve in bianco dopo che da 44 partite consecutive i bianconeri andavano in gol allo Stadium. Trattasi di un'impresa: l'ultima volta che la Juve non aveva segnato a Torino risaliva all'agosto 2015 (Juve-Udinese 0-1). Handanovic ha dimostrato ancora una volta di essere uno dei migliori di Europa: il suo rendimento di quest'anno è costante e di alto livello. Ma nel match dello Stadium, oltre al solito Skriniar, è tornato a spiccare Miranda: concentrato, leader del pacchetto arretrato, dominatore e capace anche di dirigere l'uscita di palla. È ciò che serve all'Inter per continuare a stare lì, con un occhio sempre al quarto posto, ma con la meravigliosa sensazione che con questa solidità - e magari con qualche spunto di fantasia davanti - si possa andare davvero lontani. E le bandierine dell'imbattibilità messe all'Olimpico, al San Paolo e all'Allianz Stadium sono lì a testimoniarlo.

- Con lo 0-0 di stasera si interrompe la striscia record della Juventus di 44 partite consecutive di Serie A con gol all'attivo.
- I bianconeri non pareggiavano per 0-0 in campionato dal febbraio 2016 (vs Bologna): 65 partite fa.
- Prima dell'Inter, l'ultima squadra che aveva tenuto la porta inviolata in un match di campionato allo Stadium era stata l'Udinese nell'agosto 2015: 45 partite fa.
- L'ultimo 0-0 casalingo della Juventus in campionato risaliva al novembre 2012, contro la Lazio.
- Per la prima volta in questo campionato, la Juventus ha tenuto la porta inviolata per tre gare consecutive.
- L'Inter ha fallito l'appuntamento con il gol solo in due delle ultime 19 partite di campionato: in occasione dei due pareggi per 0-0 di stasera e di Napoli.
- Nessun tiro per l'Inter nel primo tempo: in Serie A, ai nerazzurri non accadeva da maggio 2014 (vs Milan).
- L'Inter ha effettuato solo sette cross su azione stasera: minimo stagionale per la squadra di Spalletti, al pari del match di Napoli.
- Record di falli fatti per l'Inter in un match di questo campionato, 21.
- L'Inter ha concesso otto tiri nello specchio alla Juventus: record negativo per i nerazzurri in un match di questo campionato.
- Giorgio Chiellini ha disputato stasera la sua 450ª partita con la maglia della Juventus, in tutte le competizioni.
- Mario Mandzukic ha indirizzato cinque tiri nello specchio stasera, almeno quattro più di ogni altro giocatore in campo.

 

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 commenti