Dimarco e il gol della vita: "Spiace averlo fatto contro l'Inter"

Haters in azione contro l'esultanza del giocatore di proprietà del nerazzurro

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Alla fine si è quasi dovuto scusare, ed è assurdo se bisogna arrivare a questo punto. Un ragazzo di 21 anni che fa il gol della vita, a San Siro, contro l'Inter, perché mai non dovrebbe esultare? La storia di Federico Dimarco è solo bella, al massimo può far nascere qualche riflessione in casa nerazzurra sul fatto che nella linea a 4 della difesa dell'Inter come terzino sinistro giochi Dalbert, mentre nel Parma c'è un ragazzo italiano dell'Under 21 che è di proprietà dell'Inter ma viene parcheggiato in attesa che sbocci.

Fatto sta che dopo quel meraviglioso gol di sinistro che ha sorpreso Handanovic e tutto San Siro, Federico Dimarco, classe '97, incredulo ed in estasi, si è lanciato in ginocchio e senza maglia sul prato dove ha sempre sognato di giocare. Alcuni tifosi, più che altro degli hater, semplicemente li definiremmo stupidi, si sono scagliati contro il terzino, criticandolo per l'eccessiva esultanza essendo un giocatore di proprietà dell'Inter. Così Dimarco su Instagram ha scritto un messaggio davvero comprensibile e ammirevole: "L'esultanza è stata la liberazione di questi ultimi anni difficili. Non avrei mai voluto che questo primo gol fosse stato contro la mia squadra del cuore... ma il calcio è anche questo. Mi dispiace per i tifosi che si sono sentiti offesi, ma non è cosi. Volevo chiedervi di non offendere.... nonché adesso che sta per arrivare mia figlia!".

Sacrosanto. Dimarco cinque giorni fa aveva festeggiato il suo primo gol con la maglia dell'Under 21, esultando con la palla sotto la maglietta per una figlia che presto arriverà. Ha solo 21 anni, il mancino nato a Milano e cresciuto nei Pulcini nerazzurri, svolgendo tutta la trafila nelle giovanili del club milanese, fino a debuttare in prima squadra in Europa League l'11 dicembre 2014, a 17 anni, in Qarabag-Inter. Poi il premio finale nell'ultima di campionato di quella stagione: qualche minuto in Inter-Empoli di Serie A, a San Siro, il 31 maggio 2015.

Si è fermata lì la carriera di Dimarco in nerazzurro. Prima il prestito all'Empoli, poi all'Ascoli, infine la cessione al Sion, a titolo definitivo (4 milioni) con diritto di recompra, esercitato dai nerazzurri quest'estate per quasi 7 milioni. Poi è stato prestato al Parma. In Svizzera è stato vittima di un infortunio al ginocchio appena arrivato, collezionando solo 9 presenze. Ora è arrivato il suo primo gol da professionista: "È stato il destino. Non sapevo neanche se esultare o meno, ma è stata la liberazione per il duro lavoro di questi anni".

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