Il Vicenza lancia le Ball Girls, ma è subito polemica

A bordo campo le ragazze minorenni dell'Anthea Volley Vicenza, ma l'abbigliamento ha fatto scalpore

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La prima partita in Serie C del Vicenza di Renzo Rosso non sarà ricordata per il pari con la Giana Erminio, ma per la polemica sulle Ball Girls. Il fondatore della Diesel e nuovo patron dei biancorossi, infatti, ha lanciato in campo le ragazze minorenni dell'Athena Volley Vicenza come raccattapalle. Shorts neri e body verde fluo, tutto marchiato Diesel, che però ha creato scalpore. A molti è sembrata una strumentalizzazione della donna, ma la società ha voluto precisare: "Abbigliamento indossato dalle ragazze abitualmente utilizzato nella vita quotidiana delle teenager".

Pare essere già finita l'avventura delle ragazze a bordo campo come non ci sono più le ombrelline in Formula 1.

Apprendiamo con rammarico delle polemiche suscitate dall'iniziativa di collaborare con le realtà sportive femminili del territorio, nell'attività di recupero palloni a bordocampo, durante le gare interne della nostra prima squadra.

A suscitare scalpore l'abbigliamento indossato dalle ragazze, abitualmente utilizzato nella vita quotidiana delle teenager, ma strumentalizzato in particolare da una foto scattata dagli spalti diventata virale sui social network.

Non era nostra intenzione ledere la sensibilità del pubblico, né soprattutto esporre le ragazze a critiche così forti che non meritano, avendo partecipato con entusiasmo all'evento, in accordo con la loro società sportiva di appartenenza.

Proprio per affermare la bontà dell'iniziativa volta a promuovere la sinergia tra realtà sportive del territorio, prenderemo atto delle reazioni suscitate, nelle forme e modalità organizzative delle future partite.

Anthea Volley Vicenza ha aderito all'iniziativa proposta da L.R. Vicenza Virtus con lo spirito di promuovere una partnership sportiva tra due discipline che nella consuetudine sono lontane per tipologia di gioco e di tifosi.

Siamo convinti della bontà dell'iniziativa anche se ha suscitato delle critiche da una parte dell'opinione pubblica e se chiamati a ripeterla la rifaremo con modi e tempi condivisi e concordati che terranno maggiormente conto della sensibilità di tutti.

Siamo dispiaciuti dall'esposizione mediatica eccessiva e dai toni “esasperati” a cui sono state esposte le ragazze.

Lavoreremo sempre affinché lo sport possa unire e non dividere.

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