Juve inarrestabile: 13.ma vittoria

Allo Stadium decide un autogol di De Maio: 13.ma vittoria di fila per i bianconeri

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Massimo del risultato col minimo sforzo per la Juventus. Allo Stadium la squadra di Allegri vince 1-0, centra la tredicesima vittoria di fila e batte il record di successi consecutivi di Conte. Gara non brillante per i bianconeri, che portano a casa il bottino pieno solo grazie a un'autorete di De Maio nel primo tempo dopo un bel numero di Cuadrado. Nel finale espulso Zaza. I bianconeri restano in scia al Napoli.

Il Napoli corre, ma la Juve tiene il passo. La squadra di Allegri esce dalla gara contro il Genoa con tre punti preziosi. Sofferti, ma preziosi. Allegri vuole arrivare allo scontro diretto con i partenopei con al massimo due punti di distanza. E allora ogni mezzo è buono per far sentire il fiato sul collo alla capolista. Anche un autogol. E poco importa se la gara col Genoa non verrà ricordata certo per lo spettacolo offerto. I conti si faranno alla fine della stagione. E la tredicesima vittoria consecutiva degli uomini di Allegri segna non solo un nuovo record, ma conferma anche la fame e la concretezza di questo gruppo e del suo condottiero. Quando non brillano Pogba e Dybala, spunta Cuadrado. E basta un lampo per illuminare la scena e decidere la gara.

Con Khedira ancora ai box, allo Stadium Allegri piazza Padoin a centrocampo con Evra e Cuadrado sulle corsie esterne. Dietro ancora riposo per Chiellini: dentro Caceres. In avanti nessun turnover per Dybala, che affianca Morata. Stesso modulo per Gasperini, che lascia Suso in panchina e sceglie Cerci titolare insieme a Pavoletti. 

Schierato a specchio, il Grifone fa densità in mezzo al campo e prova a bloccare la manovra bianconera sul nascere aggredendo i portatori di palla. E così la Juve verticalizza subito sulle punte per saltare il pressing. Nello stretto Dybala è di un'altra categoria e quando parte palla al piede mette paura. Al 13' l'argentino sfiora il palo con una rasoiata dalla distanza. Ed è il primo squillo del match. Con tanti uomini dietro la palla, il Genoa sceglie di chiudere le linee di passaggio e di tenere il ritmo basso. Padoin, Marchisio e Pogba viaggino a velocità ridotta e così nella prima mezz'ora allo Stadium non va in scena un grande spettacolo. Davanti la Juve si muove poco senza palla e le occasioni languono. Impegnato nella "lotta" con De Maio, Morata fatica a entrare in partita e così ci pensa Cuadrado a togliere le castagne dal fuoco. Al 30' il Colombiano fa saltare il banco con un'invenzione delle sue, costringendo De Maio all'autorete. Pazienza e cinismo: la Juve è anche questo, quando non riesce a sfondare. E il primo tempo si chiude senza altre emozioni. 

Nella ripresa Gasperini inverte gli esterni e Cerci spaventa Buffon. A caccia del pari, il Genoa alza il baricentro e la Juve si difende. Suso entra al posto di Suso, Zaza al posto di Morata. L'ex Sassuolo ha subito sul piede la palla per il raddoppio, ma si fa ipnotizzare da Perin. Caceres esce dal campo in lacrime e Allegri è costretto al terzo cambio. Per la Juve non è una grande serata sul piano del gioco e lo dimostrano i tanti errori dei bianconeri in fase di impostazione. Il Genoa attacca a testa bassa, ma senza lucidità. Dall'altra parte Zaza lotta su ogni palla che passa dalle sue parti e fa salire i suoi. Con le squadre lunghe, si scalda il match. A un quarto d'ora dal termine Cuadrado sbaglia tutto in contropiede, ma il colombiano è ovunque, anche in fase difensiva e la squadra di Allegri chiude la gara in attacco. Dybala semina il panico con i suoi dribbling, ma il raddoppio non arriva. Al 90' un eccesso di foga costa il cartellino rosso a Zaza e nel finale i bianconeri devono soffrire per respingere l'assalto del Grifone e portare a casa la partita. Questa Juve non molla. Mai. E ora Allegri è anche "meglio" di Conte. 

Cuadrado 7: da un suo lampo arriva il cross che costringe De Maio all'autogol e che decide il match. Tanta corsa e cambi di ritmo, ma anche tanti recuperi in fase difensiva
Pogba 5,5: serata opaca per il francese, che si limita al compitino senza mai accendere la luce in mezzo al campo
Dybala 6,5: non segna, d'accordo, ma ogni volta che punta la porta il Genoa trema. Non granché il feeling con Morata
Morata 5: dopo la doppietta col Chievo, ci si aspettava una conferma. E invece Alvaro è tornato sui vecchi standard. Allegri, infuriato, lo leva subito nella ripresa
Zaza 6: entra e mostra a Morata come si dovrebbe giocare partite del genere. Si butta su tutte le palle e lotta, fallendo però il raddoppio da ottima posizione. Alla fine poi esagera e si fa buttare fuori, ma è solo per ecceso di foga
Cerci 5: un solo spunto in tutto il match. Troppo poco per chi dovrebbe guidare la fase offensiva con la sua qualità
Pavoletti 6: prova a fare reparto da solo, ma in mezzo a Barzagli e Bonucci è durissima

JUVENTUS-GENOA 1-0
Juventus (3-5-2): Buffon 6; Barzagli 6,5, Bonucci 6,5, Caceres sv (17' st Rugani 6); Cuadrado 7, Padoin 6, Marchisio 5,5, Pogba 5,5, Evra 6 (40' Alex Sandro 6); Morata 5 (9' st Zaza sv), Dybala 6,5.
A disp.: Neto, Rubinho, Lichtsteiner, Lemina, Sturaro, Hernanes, Pereyra. All.: Allegri 6,5
Genoa (3-5-2): Perin 6,5; Munoz 5, De Maio 5, Izzo 5,5; Ansaldi 6, Rigoni 5,5, Dzemaili 5,5 (35' st Matavz sv), Gabriel Silva 5, Ntcham 5 (13' st Capel 5,5); Cerci 5 (9' st Suso 5,5), Pavoletti 6.
A disp.: Lamanna, Burdisso, Fiamozzi, Laxalt, Lazovic, Marchese, Pandev, Rincon, Tachtsidis. All.: Gasperini 5,5
Arbitro: Russo
Marcatori: 30' aut. De Maio (G)
Ammoniti: Bonucci (J); Munoz, Capel, Rigoni (G)
Espulsi: 45' st Zaza - intervento pericoloso

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