Doping, positivo Giuseppe Rossi

L'attaccante svincolato si difende: "Contaminazione alimentare"

  • A
  • A
  • A

Giuseppe Rossi positivo all'antidoping. L'attaccante, ora svincolato, è stato trovato positivo al dorzolamide al termine di Benevento-Genoa 1-0 del 12 maggio 201. Rossi è stato interrogato due volte dalla Procura Nado, ma non ha dato spiegazioni plausibili all'utilizzo della sostanza. La richiesta è di un anno di stop. Il processo è fissato per l'1 ottobre. La difesa in una nota: "Contaminazione alimentare".

La sostanza in questione che ha determinato la positività di Pepito è la dorzolamide, un inibitore dell'anidrasi carbonica solitamente contenuto nei colliri: è un agente anti-glaucoma e serve a diminuire l'umore acqueo. Nei due interrogatori ai quali è già stato sottoposto Rossi ha negato di aver mai assunto collirio. Per ora il giocatore, svincolato, non è stato sospeso. L'1 ottobre alle 14 il processo, con la richiesta di un anno di squalifica.

"Sono sempre stato pulito, questo eè un evidente caso da archiviazione: la positività è fondata ragionevolmente su un'involontaria contaminazione alimentare". E' questa la difesa di Giuseppe Rossi, accusato dalla Procura Nado Italia di doping, escplicitata in una lunga nota congiunta con il suo procuratore Andrea Pastorello all'Ansa. - Giuseppe Rossi, sottolinea la nota, "è risultato positivo al controllo antidoping del 12/5/2018 dopo la gara Benevento - Genoa, essendogli stata riscontrata la presenza di dorzolamide, peraltro nel valore minimo di 1 ng/ml. Tale sostanza è contenuta esclusivamente in un collirio utilizzato per ridurre la pressione intraoculare elevata ed il suo utilizzo oftalmico non sarebbe rilevante ai fini di doping, ma potrebbe costituire agente diuretico o mascherante di altre classi di sostanze di comune riscontro nel doping solamente attraverso una somministrazione sistemica". "I chiarimenti forniti agli inquirenti, in particolare sotto un profilo medico-tossicologico, hanno escluso nella fattispecie ogni intenzionalità e finalità dopante, come riscontrato dalla Procura Antidoping stessa - aggiungono Rossi e Pastorello - anche in ragione della circostanza che il controllo antidoping effettuatola settimana precedente, era risultato negativo". "Giuseppe Rossi, persona limpida e che non è mai incorsa in un precedente disciplinare che non fosse una squalifica per cumulo di ammonizioni, confidava pertanto nell'archiviazione del presente procedimento, ragionevolmente fondato esclusivamente su un'involontaria contaminazione alimentare", la conclusione, con l'aggiunta che Rossi è "estremamente rammaricato per questa vicenda nella quale si è inconsapevolmente ritrovato" e "ha ritenuto comunque di mantenere un comportamento di lealta' e correttezza avanti agli organi della Giustizia Sportiva, affermando ogni sua estraneità e comunque ribadendo di non poter ragionevolmente sapere in quale assunzione di cibo e/o bevanda contaminata possa essere incorso nei giorni precedenti la gara di Benevento".

Nella conferenza stampa di vigilia della partita contro il Chievo, Davide Ballardini ha affrontato l'argomento Rossi difendendo a spada tratta il suo ex giocatore: "Sono certo di poche cose nella vita, ho poche certezze, ma una che ho è che non può assolutamente aver fatto uso di sostanze proibite, dopo tutto il resto non mi interessa: sono certo che Giuseppe sia fuori da ogni ragionevole dubbio".

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 commenti