Genoa-Juve 3-1: Simeone superstar

Primo tempo orribile della squadra di Allegri, due gol di Simeone e l'autorete di Alex Sandro dopo nemmeno mezz'ora. Nel finale Juve in dieci e gol di Pjanic. Ko Bonucci e Dani Alves

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Genoa-Juventus 3-1. Incredibile a Marassi, dove il Genoa maltratta gli irriconoscibili campioni della Juventus. Tre gol in 29 minuti, con la doppietta di Simeone al 3' e al 13' e la l'autorete di Alex Sandroo al 29'. La reazione della Juve non c'è stata e il gol su punizione di Pjanic al 37' st serve solo alle statistiche. In aggiunta i ko Bonucci e Dani Alves. Ora la Juve è a più 4 sul secondo posto.

Higuain in panchina, al pari di Marchisio. Difesa rifatta, per assenze e malanni. Col rischio-Genoa a ridosso: rossoblu imbattuti a Marassi, il dato qualcosa conta. La macchina da successi bianconera rimette in moto il 3-5-2 nel campionato -quasi solitario- che le tocca. Si comincia con una mezza sorpresa: Dani Alves nel tre della difesa, con Bonucci e Benatia. E questa mezza sorpresa si rileva un autentico disastro all'impatto dei genoani.
Tredici minuti, e fra errori difensivi colossali il Genoa è già avanti 2-0 con doppietta di Simeone. Il primo gol al 3', dopo uno sciagurato colpo di tacco di Bonucci che apre la voragine, tre tiri verso Buffon che li respinge, la quarta botta non gli dà scampo. E al 13', dopo altri inenarrabili svarioni, tocca ancora a Simeone il colpo di testa ravvicinato (assist di Lazovic)  che si spegne alle spalle di Buffon. Roba da non credere: oggi non è giornata per il bunker juventino, rifatto daccapo, se poi anche Bonucci perde il suo abituale status di fenomeno.
Aspettarsi qualcosa, di fonte bianconera, è il minimo. Ma, ripetiamo, non è giornata. Gli impacci a metà campo, fra Hernanes e Pjanic, si sprecano. Là davanti, poi, sul finale di tempo, Mandzukic litiga con Cuadrado per incomprensioni tattiche, si presume. Perin deve solo osservare palloni che girano molto al largo della sua porta, mentre ogni ripartenza genoana semina dolori.
Poi, la stranita difesa juventina trova il modo di prendersi anche il terzo gol,  al 29', stavolta su calcio d'angolo, dormitona di gruppo, colpo di testa di Rigoni, Buffon devia sulla traversa, Alex Sandro la butta dentro nel disperato tentativo di salvezza, col pallone definitivamente in rete calciato da Simenoe. A chi attribuirlo fra Rigoni e Alex Sandro? La Lega calcio, sovrana in materia, decide per l'autorete dello juventino. Quel che conta è che sono -incredibilmente- tre gol. In mezzo a ovvi euforici stati d'animo genoani e allo sbigottimento di gente in maglia bianconera che non sa dove guardare per capirci qualcosa.
Al 32', poi, Bonucci in avanscoperta avverte un dolore alla coscia e lascia il campo a Rugani. Poi ai 41' una evidente scorrettezza di Ocampos su Mandzukic in piena area, merce da calcio di rigore che però Mazzoleni non considera. Perché? Altro non c'è, non c'è traccia di una Juve che non sia una traccia negativa. Oggi non funziona niente nella macchina da guerra di Allegri.
Ripresa. Juve più presente a se stessa, non più quella senza senso del primo tempo, con un Genoa che tende a ritrarsi e ripararsi. E dopo 8' minuti, il necessario ingresso di Higuain a comporre il tridente, con l'uscita di Lichtsteiner. Serve giocarsi tutte le carte per raddizzare una domenica tutta in nero. 
Capire la Juve di oggi è complicato. Anche impossibile. Questa ripresa con maggior possesso palla, dinanzi a un Genoa che non deve cercare la luna, ma solo la difesa del clamoroso, e storico, triplo vantaggio, procura solletico a Perin e compagni. E anzi, una ripartenza rossoblu introduce l'indemoniato Simeone a tu per tu con Buffon che evita la quaterna. Né il Pipita porta conforto ai compari d'attacco. 
Il tempo scorre con la Juve che disabilita anche la sua rabbia di volersi riscattare, anche al minimo, e al 31' -dopo l'ingresso di Sturaro al posto di Khedira- va ko Dani Alves riducendo gli effettivi in bianconero a dieci. Il brasiliano, botta alla tibia, non rientra.
Con l'uomo in meno, c'è da poco da sperare. Anche se una magistrale punizione di Pjanic (37' st) trafigge Perin ed è l'occasione, perlomeno, di scrutare questi ultimi minuti con questa prodezza che non toglie, comunque, l'amara certezza della sconfitta. La batosta non cambia la sensazione di essere padroni del campionato. Ma con quattro punti, non più con sette, di vantaggio qualcosa cambia. Vedremo alle prossime che sono Atalanta, derby e Roma. Da brivido.

Izzo 7 - Lui, rappresentante della gagliarda difesa genoana. Nemmeno con l'aggiunta di Higuain c'è modo di scalfire la sicurezza.
Rincon 7 - Ruba palloni a tutto campo, tenendo sotto pressione Pjanic e Hernanes.
Laxalt 7 - La fascia sinistra è di sua competenza. Mette in croce Lichtsteiner e Dani Alves.
Simeone 8 - Due gol, vive il sogno di sentirsi protagonista di questo storico successo. Avanti così, per diventare un grande.
Buffon 6 - Tre gol e nessuna colpa, se mai la capacità di fare il possibile per evitare guai peggiori.
Bonucci 5 - Il colpo di tacco fuori alla sua area che al 3' libera i genoani verso il gol è il sintomo di una Juve che oggi non funziona. In ogni dove.
Khedira 5 - Impalpabile il suo apporto, frastornato dal dinamismo genoano.
Hernanes 5 - Non può essere la sua partita in una metà campo dove si va a cento all'ora. Quelli del Genoa, intendiamoci.
Pjanic 6 - Niente di speciale nei 90 minuti, ma quella punizione è sì inutile, ma molto, molto bella.
Mandzukic 6 - E' l'unico dell'attacco a prendersi botte, e a cercare palloni e affondo e altro ancora. Né Cuadrado né Higuain lo aiutano in questo duro lavoro.

GENOA-JUVENTUS 3-1
Genoa (3-4-3): Perin 6; Izzo 7, Burdisso 6,5, Munoz 6,5; Lazovic 7 (23' st Edenilson 6,5), Rincon 7, Cofie 6,5, Laxalt 7; Rigoni 7 (42' st Gakpé sv), Simeone 8, Ocampos  6,5 (44' st Biraschi). A disp.: Lamanna, Zima, Fiamozzi, Gentiletti, Ninkovic, Ntcham, Pandev. All. Juric 7
Juventus (3-5-2): Buffon 6; Dani Alves 5, Bonucci 5 (32' Rugani 6), Benatia 5; Lichtsteiner 5 (8' st Higuain 5,5), Khedira 5 (26' st Sturaro 5,5), Hernanes 5, Pjanic 6, Alex Sandro 5,5; Mandzukic 6, Cuadrado 5. A disp.: Neto, Audero, Evra, Chiellini,  Marchisio, Asamoah, Kean. All. Allegri 5
Arbitro: Mazzoleni
Marcatori: 3' Simeone (G), 13' Simeone (G), 29' Alex Sandro (J) autogol, 37' st Pjanic (J)
Ammoniti: Rincon, Cofie, Biraschi (G), Cuadrado, Sturaro (J)
Espulsi: --
Note: --

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