Serie A, tris della Lazio a Firenze

Keita, Milinkovic-Savic e Felipe Anderson regolano i viola ai quali non basta la rete di Roncaglia

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La Fiorentina fallisce il sorpasso in vetta e perde in casa contro la Lazio per 3-1. Apre Keita allo scadere del primo tempo, poi succede tutto nel finale di match: al 47' è Milinkovic-Savic a raddoppiare per i biancocelesti ma Roncaglia riapre i giochi il minuto seguente. Felipe Anderson, al 51', spegne i sogni viola. Sousa rimane dietro all'Inter, Pioli (secondo successo esterno consecutivo) respira a quota 27.

La Lazio vince la sua quarta partita consecutiva contro la Fiorentina, confermandosi bestia nera dei viola. Al di là di corsi e ricorsi, Pioli può festeggiare il secondo successo di fila esterno e contro due big, sono 8 punti nelle ultime 4 partite. Se i numeri non raccontano mai tutto, la vittoria della Lazio è però meritata e permette al club di festeggiare al meglio il suo 116° compleanno. Una prestazione convincente, anche se non spettacolare, che ha messo in crisi la verve della Fiorentina più di alcune scelte quantomeno singolari di Sousa: il tecnico biancoceleste è stato premiato da tre uomini diversi ma tutti con particolari motivazioni. Keita è l'eterno talento che non sembra mai sbocciare, Milinkovic-Savic colui che è stato strappato proprio ai Della Valle e Felipe Anderson uno che ogni sessione deve convivere con le voci di mercato. Per la Fiorentina arriva la quinta sconfitta in campionato, l'impressione è che qualcosa si sia inceppato in quella che qualche mese fa sembrava una macchina perfetta. Oggi mancavano Bernardeschi e Ilicic ma se le riserve non sono all'altezza, l'obiettivo grosso - dicesi scudetto - rimarrà per sempre una chimera.

Sousa lascia a riposo Ilicic, affaticato dopo il turno infrasettimanale, e rilancia Blaszczykowski mentre Pioli si affida a Keita portandosi in panchina Felipe Anderson. La Fiorentina sembra spaesata dall'assenza contemporanea dello sloveno e dello squalificato Bernardeschi, Kouba e Mati Fernandez non parlano la stessa lingua e così il tradizionale possesso palla viola è più sterile che mai. In più Borja Valero è nervoso, vedi l'occasione dell'ammonizione per proteste, anche per la poco amorevole cura che Biglia e Parolo gli riservano in mezzo al campo. Tralasciando l'affondo iniziale di Kalinic, ben stoppato da Berisha, e una punizione dell'argentino fuori di poco, nel primo tempoSousa può recriminare ben poco. Che la Lazio sia con Pioli, invece, si vede dall'atteggiamento dei biancocelesti: corti, pressing sul portatore di palla, essenziali ed applicati alla noia. Ma è così che creano le occasioni migliori della prima frazione di gioco. Al 28' Keita viene ipnotizzato da Tatarusanu, il minuto dopo Milinkovic-Savic tira fuori di poco. Ancora il serbo sfiora il gol di testa ma Astori salva quasi sulla linea. La svolta è nell'aria e arriva al 46', quando lo scambio Keita-Djordjevic porta lo spagnolo davanti a Tatarusanu, questa volta la sfida è vinta dalla punta.

La scossa viola tarda ad arrivare pure nella prima metà della ripresa, tanto che la Lazio sembra poter portare a casa con tranquillità lo 0-1. Ilicic, entrato al posto di Badelj infortunato (e uscito in barella), conferma le non perfette condizioni fisiche così diventa Giuseppe Rossi la carta che Sousa gioca per tentare di recuperare la partita. Pepito sembra carico a mille e, tra il 31' e il 42', mette paura due volte a Berisha, che però riesce a salvarsi. In mezzo i viola protestano per un calcione in area di Mauricio a Kalinic mentre Matri in contropiede fallisce la più facile delle occasioni. Ma il match ha il veleno nella coda, arrivano tre gol in quattro minuti: prima è il turno di Milinkovic-Savic, poi Roncaglia (con la pesante complicità di Berisha) prova a riaprire i giochi ma Felipe Anderson sfrutta al meglio l'assist di Candreva e chiude con il 3-1.

Roncaglia 5 Ha il merito di riaprire le speranze viola - seppur grazie all'erroraccio di Berisha - ma la sua partita difensiva è insufficiente
Blaszczykowski 4,5 Non è in condizione, ok. Non è nella giusta posizione ok. Non era titolare da tanto tempo, ok. Ma sbagliare tre facili controlli di fila è ingiustificabile
Rossi 6,5 Entra in campo vivendo di adrenalina, scarica due volte il sinistro verso la porta impegnando Berisha e risulta più pericoloso di Kalinic
Berisha 5 L'errore finale non influenza il risultato ma è da Paperissima. Prima, però, non aveva fatto una cattiva partita
Milinkovic-Savic 6,5 L'uomo del destino può festeggiare il primo gol in serie A. Qualità e sostanza
Keita 6 Non era titolare dal 22 novembre e nel finale paga dazio, però sblocca la partita con un gol facile solo in apparenza: il controllo è da campione

FIORENTINA-LAZIO 1-3
Fiorentina (3-4-2-1): Tatarusanu 6; Roncaglia 5, G.Rodriguez 6, Astori 6,5; Blaszczykowski 4,5 (9' st Pasqual 6,5), Vecino 6, Badelj 6 (15' st Ilicic 5,5), Marcos Alonso 6; Mati Fernandez 5 (29' st Rossi 6,5), Borja Valero 5,5; Kalinic 5. A disp.: Sepe, Bagadur, Tomovic, Gilberto, Ilicic, Suarez, Verdù, Babacar, Baez, Rebic. All:. P. Sousa 5
Lazio (4-3-3): Berisha 5; Konko 6, Mauricio 5,5, Hoedt 6, Radu 6,5 (31' st Braafheid 6); Milinkovic-Savic 6,5, Biglia 6, Parolo 6; Candreva 6,5, Djordjevic 5,5 (19' st Matri 5), Keita 6 (42' st Felipe Anderson 6). A disp.: Guerrieri, Patric, Bisevac, Prce, Mauri, Cataldi, Onazi, Klose. All.: Pioli 6,5
Arbitro: Rizzoli
Marcatori: 46' Keita, 47' st Milinkovic-Savic, 48' st Roncaglia, 51' st Felipe Anderson
Ammoniti: G. Rodriguez, Borja Valero e Pasqual (F), Mauricio, Parolo, Hoedt e Konko (L)
Espulsi: -

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