Juventus, lo scudetto è a un punto

I bianconeri vincono in rimonta: rigore di Rodriguez, poi a segno Llorente e due volte l'Apache. Rodriguez prima realizza un rigore, poi ne fallisce un altro. A segno anche Ilicic

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Niente festa scudetto per la Juve. Allo Stadium la squadra di Allegri batte 3-2 la Fiorentina, ma resta a 14 punti dalla Lazio a cinque turni dalla fine del campionato. Rodriguez porta in vantaggio la Viola al 33' su rigore, ma poi i bianconeri ribaltano tutto con Llorente al 36' e Tevez al 46'. Nella ripresa Rodriguez fallisce un altro penalty al 67', poi l'Apache segna ancora al 70'. Di Ilicic, su punizione, la rete del 3-2 al 90'.

Tevez suona il violino e porta la Juve a un solo punto dal primo obiettivo. Lo scudetto ormai è solo questione di tempo. Musica per le orecchie di Allegri, che con la Fiorentina può godersi ancora una volta il suo giocattolo e uscire dal campo con la consapevolezza di guidare un gruppo che punta in alto. Lo fa in campionato, ormai da quattro stagioni, e anche in Europa, dove potrà testare con il Real le reali ambizioni di una squadra che non smette mai di stupire in questa stagione. L'emblema della forza bianconera è sempre l'Apache, instancabile goleador e leader di questa Juventus. Ma anche le "seconde linee" hanno fatto la loro parte. Llorente e Sturaro su tutti. Lo sa bene Montella, che incassa sì la quarta sconfitta consecutiva in campionato, ma porta anche a casa la convinzione di potersela giocare in Europa League. Il Siviglia non è la Juve e con questa voglia di vincere si può puntare alla finale. 
 
Allo Stadium la Fiorentina del resto si presenta senza paura, parte forte col palleggio, cercando di allargare il gioco sugli esterni. Libero di muoversi dietro Gomez, Salah è l'uomo più in palla dei viola e prova a posizionarsi tra le linee per sorprendere la difesa bianconera. La Juve però copre bene il campo e col passare dei minuti guadagna metri. Senza pressione, la squadra di Allegri manovra con pazienza, tiene palla e alza la voce. Marchisio ci prova da fuori, poi Llorente calcia debolmente a tu per tu con Neto. Si gioca a sprazzi, senza continuità nelle giocate. La Juve fa la partita, la Fiorentina invece riparte. Allo Stadium però si respira una strana atmosfera. Gli uomini di Allegri sembrano padroni del campo, ma non affondano il colpo. La Fiorentina invece quando si accende fa paura, soprattutto sui cambi di gioco. E alla mezz'ora la partita si infiamma. Fa quasi tutto Pirlo in tre minuti. Prima atterra Joaquin in area e regala alla Fiorentina il rigore per il momentaneo vantaggio di Rodriguez, poi pesca Llorente per il pari-lampo di testa. Quando vede la Juve, Salah si carica. E la capolista soffre le giocate in velocità della banda viola. Ma Allegri può sempre contare sulla fame di Tevez, che allo scadere del primo tempo va in cielo e firma il vantaggio su perfetto assist di Evra. 
 
Nella ripresa l'Apache è il solito mastino e trascina la Juve. Ma la Fiorentina è viva sulle corsie esterne. Soprattutto con Joaquin e Salah, che tengono sempre impegnati Barzagli & Co. In campo ci sono una semifinalista di Champions e una di Europa League. E si vede. Idee chiare, piedi buoni e forza atletica. Merito soprattutto di Allegri e Montella, che confermano la passione per la manovra e il possesso palla. La viola gioca bene e sugli esterni fa male. Al 67'Chiellini stende Joaquin in area, ma per la Fiorentina il dischetto è stregato e Rodriguez sbaglia il colpo del pari. Manco a dirlo: gol sbagliato, gol subito. Al 70' infatti la Juve non perdona. Tevez scatta sul filo del fuorigioco e beffa la difesa viola, mettendo il risultato al sicuro. Nel finale si aprono gli spazi e i bianconeri vanno a nozze. Tevez è sempre pericoloso, ma ormai i giochi sono fatti. Almeno fino al 90', quando c'è ancora tempo per ammirare una perla di Ilicic su punizione che si infila all'incrocio. La Juve vola verso il poker. A Torino qualcuno ha già tirato fuori le bandiere in vista di sabato. La Fiorentina invece potrà rifarsi in Europa. 

Tevez 7,5: venti gol in campionato, ventotto stagionali. Il tabellino parla chiaro. L'Apache si è preso la squadra sulle spalle e la sta portando in alto. Il poker in campionato è a un passo e anche in Champions, a questo punto, è vietato sognare. Con i suoi gol, la Juve può puntare in alto. 
Barzagli 7: prestazione di grande spessore. Esperienza, fisco e tranquillità. E' tornato e Allegri potrà contare su di lui per il rush finale in Europa.
Sturaro 6,5: buona prova in mezzo al campo. Allegri lo piazza al posto di Vidal e lui non delude le aspettative. Pedina preziosa
Llorente 6,5: gioca da boa, a suo modo. Questa volta però la mette dentro. Non accadeva dal 20 febbraio
Salah 6,5: nel primo tempo a tratti imprendibile. Nella ripresa parte bene, ma poi si spegne alla distanza e Montella lo sostituisce. Montella ha il suo top player per l'Europa
Joaquin 6,5: bella prova. Dalle sue giocate nascono i due rigori. Prima ubriaca Pirlo, poi Chiellini
Gomez 5: non solo non tira mai in porta, ma sbaglia anche alcuni movimenti elementari senza palla


JUVENTUS-FIORENTINA 3-2
Juventus (4-3-1-2): Buffon 6; Lichtsteiner 6, Barzagli 7, Chiellini 5,5, Evra 6,5; Marchisio 6,5, Pirlo 6 (10' st Vidal 6), Sturaro 6,5 (32' st Padoin sv); Pereyra 6 (26' st Ogbonna 6); Tevez 7,5, Llorente 6,5.
A disp.: Storari, Audero, De Ceglie, Marrone, Ogbonna, Matri, Pepe, Morata, Coman. All.: Allegri 6,5
Fiorentina (3-5-2): Neto 6; Savic 6, G. Rodriguez 5, Basanta 5; Alonso 6, Aquilani 6, Badelj 5,5, Mati Fernandez 5,5 (31' st Borja Valero sv), Joaquin 6,5; Salah 6,5 (36' st Ilicic 6,5), M. Gomez 5 (27' st Gilardino 5,5). 
A disp.: Tatarusanu, Richards, Tomovic, Pizarro, Kurtic, Pasqual, Vargas, Rosi, Diamanti. All.: Montella
Arbitro: Banti
Marcatori: 33' rig. G. Rodriguez (F), 36' Llorente (J), 46' Tevez (J), 25' st Tevez (J), 45' st Ilicic (F)
Ammoniti: Neto, G. Rodriguez, Aquilani (F); Evra (J)
Espulsi:
Note: 21' st Rodriguez calcia fuori un rigore

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