Kalinic show, Inter-Fiorentina 1-4

Il croato segna una tripletta, procura un rigore e fa espellere Miranda

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Crolla in casa nel posticipo della sesta giornata di Serie A l'Inter capolista venendo raggiunta a quota 15 punti dalla Fiorentina. A San Siro hanno banchettato gli uomini di Paulo Sousa che, complice un primo tempo horror dei nerazzurri, si sono imposti 4-1. Protagonista assoluto Nikola Kalinic: per lui tre reti (18', 23', 71'), un rigore procurato e l'espulsione procurata di Miranda (31'). Di Icardi al 60' il gol della bandiera interista.

Era attesa da tutti come la partita della consacrazione dell'Inter di Mancini ma per i nerazzurri la fresca serata di San Siro si è trasformata presto in un incubo. Se i primi segnali avversi si sono palesati nel riscaldamento con l'infortunio di Jovetic, in partita sono bastati novanta secondi alla Fiorentina per far capire a tutti l'andazzo. Dove finiscono i tanti, tantissimi demeriti dell'Inter iniziano i meriti di una Fiorentina padrone del campo e del gioco per tutto il match, ben messa in campo con tattica vestita ad hoc e tecnica sopraffina. Ilicic e Kalinic i nomi del colpaccio in un 1-4 che ai tifosi interisti ricorda, 364 giorni dopo, il poker Ekdaliano rifilato dal Cagliari di Zeman. Corsi e ricorsi storici che potrebbero diventare devastanti se non interpretati con la giusta serietà. Intanto gode Paulo Sousa che dopo cinquecentotré (503!) giornate di campionato è stato in grado di riportare la Fiorentina in testa al campionato. Non accadeva dal 14 febbraio 1999.

A mandare in tilt la (ex) capolista ci ha pensato il pressing altissimo impostato dal tecnico portoghese fin dal primo minuto. Il vantaggio arriva proprio così grazie alla pressione di Kalinic prima su Medel e poi su Handanovic che in coppia cucinato la frittata su retropassaggio consegnando a Ilicic il rigore vincente al 4'. Ma non è finita lì. Avanti di un gol la Fiorentina non si è scomposta controllando il match con un ottimo fraseggio e un possesso palla al limite della sopportazione umana, con una chiave importante per scardinare la molle difesa nerazzurra: la coppia Ilicic-Kalinic. I due al 18' confezionano il raddoppio con la botta dello sloveno deviata dal connazionale Handanovic, ma non abbastanza per impedire alla punta croata il tap-in da metri zero. Mancini, inorridito dall'inizio di Felipe Melo in mezzo e Medel in difesa, sposta Santon a fianco di Miranda, ma invertendo gli addendi la somma non cambia: al 23' Alonso devasta Perisic in velocità, palla in mezzo e spaccata vincente di Kalinic per il tre a zero. FInita qui? Nemmeno per idea. Poco dopo la mezz'ora sempre la punta di Sousa certifica il fallimento serale manciniano scappando in contropiede approfittando delle sortite offensive di Medel e Telles, costringendo Miranda al fallo da ultimo uomo che gli regala una doccia calda anticipata. Sipario.

Nella ripresa è un monologo della Fiorentina che in superiorità numerica mette all'angolino l'Inter continuando in un buon pressing alto alternato a una melina a centrocampo. Nell'unica distrazione arriva il gol della bandiera di Icardi dopo un palo sugli sviluppi di un calcio di punizione, ma è un lampo di luce in una tempesta viola (in bianco per l'occasione) su San Siro. Il 4-1 firmato sempre da Kalinic certifica il trionfo toscano e l'aggancio in vetta alla classifica, ma anche il ritorno sulla Terra dell'Inter. Una serata da dimenticare, probabilmente troppo brutta per essere del tutto veritiera. Ma si sa, cadere quando si è in alto e col pensiero si vola anche più su, fa ancora più male.

Kalinic 9 - L'uragano croato si è abbattuto sul Meazza. Si procura un rigore, segna una tripletta nella Scala del calcio e fa espellere Miranda. Più di così è praticamente impossibile chiedergli.

Kondogbia 4 - Un fantasma in mezzo al campo che regala numeri di tecnica e poco più. Fini a se stessi, lancia un paio di contropiedi pericolosi, ma per gli avversari. La sua partita dura un tempo, ancora non pervenuto.

Borja Valero 7,5 - Affidargli il pallone è come metterlo in cassaforte. La sfida semmai diventa metterlo in difficoltà, ma non c'è verso, lo stoppa in qualsiasi condizione di equilibrio. Unico neo: non affonda il coltello nella piaga, ma non ce n'è bisogno

Handanovic 4 - Distrugge la sua serata dopo un minuto sbagliando un controllo e atterrando Kalinic in area. Non si riprende più e anche sul secondo gol è poco reattivo. Serata sfortunata.

Ilicic 8 - Al suo ritmo, sia chiaro, ma è stato imprendibile. Ha legato i reparti con tanta qualità che ha dato velocità al gioco, quello sì. Altruista nell'assist per il 4-1 solo davanti al portiere

Medel 4 - Lui e Melo (4) non hanno morso gli avversari, anzi. I volti dell'Inter feroce sono stati addomesticati abbastanza in fretta dal palleggio fiorentino e loro non hanno capito più nulla.

INTER-FIORENTINA 1-4
Inter (4-3-2-1):
Handanovic 4; Santon 5, Medel 4, Miranda 5, Telles 5,5; Guarin 5 (31' st Brozovic 5,5), Felipe Melo 4, Kondogbia 4 (1' st Ranocchia 5); Perisic 4,5 (16' st Biabiany 5), Palacio 5; Icardi 5,5. A disp.: Carrizo, Juan Jesus, Nagatomo, Montoya, Gnoukouri, Ljajic, Manaj. All.: Mancini 4,5
Fiorentina (3-4-2-1): Tatarusanu 6; Roncaglia 6 (30' st Gilberto 6), Rodriguez 6,5, Astori 6; Blaszczykowski 6,5 (24' st Tomovic 6), Vecino 6,5, Badelj 7 (36' st Fernandez sv), Marcos Alonso 7; Borja Valero 7,5, Ilicic 8; Kalinic 9. A disp.: Sepe, Lezzerini, Mario Suarez, Verdù, Rebic, Bernardeschi, Rossi, Babacar. All.: P. Sousa 7,5
Arbitro: Damato
Marcatori: 4' rig. Ilicic (F), 18' Kalinic (F), 23' Kalinic (F), 15' st Icardi (I), 31' st Kalinic (F)
Ammoniti: Handanovic, Kondogbia, Guarin, Medel (I); Kalinic, Alonso (F)
Espulsi: 31' Miranda (I) per aver interrotto una chiara occasione da gol

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