Sampdoria, Zenga: "E' colpa mia, ma io resto qua"

Il tecnico sotto la curva dopo il k.o. col Vojvodina. Ferrero: "Chiedo scusa a tutti"

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La pesante sconfitta (0-4) nell'andata del terzo turno preliminare d'Europa League ha scatenato la contestazione dei tifosi della Sampdoria, inferociti al termine del match giocato all'Olimpico di Torino. Al triplice fischio, Zenga - insieme alla squadra - è andato a scusarsi sotto la curva dei tifosi. "E' colpa mia, io rimango qua", le parole ripetute più volte dal nuovo tecnico, che si è così voluto assumere ogni responsabilità.

Parlando poi alla stampa, Zenga ha così commentato il duro k.o.: "Io non sono uno che cerca scuse. Sono partito il primo luglio, ho provato determinate cose, sono arrivato a Torino e ho avuto giocatori che hanno avuto un virus. La formazione l'ho dovuta mettere insieme in funzione di queste cose". E ancora: "Non c'è nessuna scusa. Una squadra che perde 4-0 deve solo analizzare il fatto che sono stati incassati tre gol nei primi dieci minuti dei due tempi. Cosa ha detto ai tifosi? Quando una squadra vince si va a festeggiare, quando si perde si va a chiedere scusa e l'allenatore deve stare davanti ai giocatori, se avessimo vinto non sarei andato. Abbiamo preso una bella botta che ci farà sicuramente bene. Ci farà riflettere su quanto fatto".

A fine gara anche Massimo Ferrero è voluto scendere in campo per andare sotto la curva. Il presidente blucerchiato ha ringraziato i tifosi, disinnescando l'aspra contestazione contro la squadra travolta 4-0 e, salvo miracoli nel match di ritorno, già eliminata dall'Europa League. Poi, sul sito del club blucerchiato, Ferrero si è voluto così scusare: "Posso solo dire che ringrazio i nostri tifosi, sempre meravigliosi. Abbiamo perso meritatamente e non posso che chiedere scusa. Questa è stata una gara no, una partita sbagliata. L'emozione e le partite estive possono tirare brutti scherzi e questo è stato proprio un black out. Questa non è la mia Samp, non è la squadra forte che abbiamo costruito e intendiamo rinforzare. Forse era scritto che non dovevamo andare. Abbiamo però un'altra partita e nel calcio non bisogna mai dire mai. Sono sicuro che questa squadra sia forte. Di acquisti ne faremo, ma al ritorno non potranno giocare. Ripeto: hanno vinto solo i tifosi, ancora una volta generosi e straordinari".

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