"Arsenal ha problemi ma più forte"

L'allenatore rossonero presenta la sfida contro i Gunners

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Rino Gattuso è carico per la sfida di Europa League contro l'Arsenal. "L'Arsenal ha dei problemi, ma sulla carta è più forte di noi - ha detto - Dovremo farli correre. Non dobbiamo spaventarci dei 70mila e giocare con le grandissime qualità che abbiamo. Viviamola con grande gioia". Su Wenger: "In confronto a lui io sono nella categoria Pulcini. Quando vado a letto sogno Ozil e Wenger". Un pensiero per Astori: "Perso un grandissimo uomo"

Le prime parole di Gattuso sono per Astori.
"Voglio dire due parole su Astori. Perdiamo un grandissimo uomo di un'umiltà incredibile. Io ero al Milan e lui nelle giovanili. Quando lo vedevo in palestra mi chiedeva sempre se poteva usarla. Alla terza volta gli ho detto che era casa sua e che non serviva chiedermelo. L'ultima volta l'ho incontrato il 30 dicembre a Firenze prima della partita e mi aveva detto che era orgoglioso e contento per me e la mia nuova avventura al Milan. Dev'essere un esempio per tantissimi giovani. E' sempre stato rispettoso e con grande mentalità. Ci mancherà un grandissimo uomo, non lo dimenticheremo".

Ha timore della reazione dell'Arsenal o la tristezza per Astori può intaccare la squadra?
"Non penso, c'è grande tristezza, questo è vero. Sono una squadra in difficoltà, ma ha grandissimi campioni e ha segnato 18 gol in Europa League. C'è grandissimo rispetto, noi dobbiamo fare una grande prestazione. Era tanti anni che il Milan non viveva una serata del genere. A parte Biglia e Bonucci la squadra ha poca esperienza. Ci serve per alzare l'asticella".

Quali possono essere le difficoltà maggiori?
"Ho avuto l'esperienza da giocatore e oggi devo parlare delle difficoltà tecnico-tattico. Rispetto a Wenger sono della categoria Pulcini, lui allena da 35 anni. Dovremo essere bravi a non subirli e quando abbiamo la palla farli correre che non gli piace. Non dobbiamo sbagliare a livello mentale. Non dobbiamo farci spaventare dai 70mila di San Siro. La squadra ha grandi qualità e possiamo metterli in difficoltà".

Quali frasi dirà ai suoi giocatori per toccare le corde giuste?

"Viverla con grande gioia e prepararla bene. La parola attenzione in una squadra di calcio c'è sempre. La tensione ognuno di loro la gestisce in modo diverso, però bisogna viverla ed essere contenti che si giochi una partita così. Ci sono giocatori che sognano per una vita partite così e non le giocano mai. Non bisogna pensare che se si sbaglia un passaggio sia una tragedia, c'è il compagno che ci mette una pezza. Quello è il segreto".

Milan squadra giovane. Ne hai vissute tanto da giocatore, ma a quel Milan non tremavano le gambe e si esaltava. Devi trasferire questo ai tuoi giocatori.
""Io devo trasferire la sensazione che io e il mio staff l'avevamo preparata in modo perfetto. Quando giocavo io con Ancelotti avevo questa sensazione in partita. Penso di dare le stesse sensazioni ai miei giocatori. Le chiacchiere le porta via il vento, in campo ci scendono loro e la preparazione tattica deve dargliela lo staff che li allena".

Che ricordi ha delle gare di Champions League?
"In questi giorni nessuno. La mia preoccupazione è di ottenere il massimo. Ora faccio un altro mestiere. Quando vado a letto sogno Ozil e Wenger".

La tua squadra ha il ritmo europeo delle grandi?

"In Europa c'è un calcio diverso. Dobbiamo fare attenzione alla loro qualità. Anche la mia squadra ne ha, dobbiamo abbinare qualità e quantità. Sono sicuro che lo faremo".

Sarà anche una sfida con una vecchia volpe come Wenger.
"Non è una sfida con lui, perchè in quello non c'è partita. Ha vinto tanto in carriera, sono 21-22 anni che allena la stessa società. Il mio percorso è ancora molto lungo. Sarà una partita interessante, con una mentalità più nuova che è la mia, ma con lui che ha l'esperienza. Gli piace giocare basso con un grande palleggio. Lo saluto e mi metto al mio angolo, ancora i paragoni non si possono fare".

Sulla condizione atletica e se è stato positivo non giocare il derby.
"Chiedilo a Jack. Secondo me mi hanno odiato in questi 2 giorni (sorride, ndr). Il carico di lavoro che dovevamo fare domenica siamo andati a crearlo su dei lavori che ci mancavano. Ci siamo portati avanti, un blocco di lavoro avremmo dovuto farlo quando c'è la sosta più avanti e invece l'abbiamo fatto ora".


Sul gap tra Serie A e Premier League.
"Le squadre italiane in Europa si stanno facendo valere. Oggi il paragone tra azienda calcio inglese e calcio italiano è 10 a 0. Quello che succedeva da noi 10 anni fa ora succede da loro. I campioni vanno da loro. Ci sono più nomi in Inghilterra che in Italia. Facendo così, però, si possono far crescere i nostri giovani ed è una cosa che mi piace. Non è un caso che oggi si parli di Cutrone e Calabria. Se gli viene data la possibilità e se son bravi possono mostrare le loro qualità. Non solo i nostri, ma ci sono tanti giovani italiani che stanno venendo fuori".

Simpatico siparietto quando un giornalista chiede a Bonaventura se in futuro si vede in Premier.
"Lascialo stare. Jack, non rispondere. Sta bene al Milan, fa gol. Che deve andare, in Premier League a prendere mazzate? Lascialo stare qua. Adesso mi hai creato un problema. Adesso c'è Raiola che si è già messo in moto. Stai buono, ma fatti gli affari tuoi (ride, ndr)".

Ti piacerebbe avere al Milan una parabola come Wenger che è lì da 22 anni?

 "Mi piacerebbe molto. Vorrei fare questo lavoro per tantissimi anni. Siccome lo so fare solo in un modo e ci metto tutto me stesso. Arrivo a sera che sono cotto veramente. O mi do una calmata o lo posso fare per pochi anni. Mi piacerebbe costruire qualcosa di lunga durata".

Sull'effetto che gli fa sapere che il Milan fa paura all'Arsenal

"Al momento sono chiacchiere, dobbiamo dimostrarlo sul campo. Oggi per come ci arriviamo oggi tutti dicono che possiamo metterli in difficoltà. Sicuramente siamo una squadra che a livello mentale, tecnico e tattico è migliorata tantissimo. Domani affrontiamo una squadra che ha dei problemi, ma sulla carta più forte di noi. Noi ci arriviamo con grande mentalità e grande condizione fisica. Dobbiamo dimostrarlo".

Chiusura su Tottenham-Juve e consigli per Allegri. 

"Mica ha bisogno dei miei consigli. Ha fatto due finali di Champions, a me è capitato da giocatore di rimontare un 2-2 a Monaco. Tutti ci davano per spacciati. Si parlava già di Lippi al posto di Ancelotti e poi abbiamo vinto la Champions. La Juve è una grande squadra, poi state tranquilli. Allegri non morirà mai di stress, è il più grande allenatore italiano in questo momento e secondo me farà una grande partita".

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