Milan, ecco l'Arsenal: senza bomber ma con Oezil e Mkhitaryan

Ai rossoneri serviranno due partite importanti contro un avversario prestigioso e capace di tutto. Punto debole: la difesa

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Non sarà la superpotenza di qualche anno fa, ma l'Arsenal di Wenger era uno degli ostacoli più grandi da superare agli ottavi di Europa League per il Milan. Una squadra solida, più forte in attacco che in difesa ma che - per il bene di Gattuso - dovrà fare a meno di Aubameyang (non selezionabile) e Lacazette (infortunato). Il valore tecnico è molto alto e i pericoli arriveranno dalla trequarti e dalla luna dei Gunners che passano dall'essere imbattibili a figuracce con estrema facilità.

Il 2018 di Wenger, che ha dovuto far fronte alle partenze di Sanchez, Giroud e Walcott, non è partito nel migliore dei modi. Sono già cinque le sconfitte nel nuovo anno, compresa l'eliminazione al terzo turno di FA Cup per mano del Nottingham Forrest. L'ultimo ko - indolore - proprio all'Emirates contro gli svedesi dell'Ostersunds, è la dimostrazione che il punto debole dei Gunners è a livello di concentrazione. Storicamente l'Arsenal è una squadra capace di spazzare via l'avversario quando in giornata, ma altrettanto in grado di subire lo stesso trattamento in caso di serata storta. L'ultimo precedente è l'esempio più lampante in tal senso: 4-0 a San Siro, 3-0 per gli inglesi a Londra.

ATTENZIONE ALLA TREQUARTI
Il punto di forza è assolutamente sulla trequarti di campo avversaria con Mesut Oezil come uomo da non perdere mai di vista con la sua qualità e imprevedibilità. Una mina vagante perpetua capace di essere pericoloso anche da calcio piazzato. Mancheranno i terminali d'attacco principali, almeno all'andata, ma il Milan dovrà essere bravo a non farsi imbrigliare dalla tecnica dei centrocampisti di Wenger come Ramsey e Wilshere, con la geometria di Xhaka e gli inserimenti, in base alle scelte di formazione, di Mkhitaryan. Nomi da mal di testa per Gattuso a prescindere dall'assenza di Lacazette e Aubameyang: davanti giocherà Welbeck. Le alternative comunque non mancano con Iwobi e Elneny che potrebbero mettere in difficoltà gli esterni rossoneri.

DIFESA NON IMPERFORABILE
Il Milan dovrà essere bravo a sfruttare quello che storicamente è un po' il tallone d'Achille dei londinesi: la fase difensiva. Davanti a Cech ci sono giocatori, soprattutto sugli esterni, più bravi ad offendere che a chiudere gli spazi. Bellerin può andare in difficoltà con Çalhanoglu, altrettanto potrebbe fare Suso al cospetto di Kolasinac. A Cutrone e agli inserimenti di Bonaventura e Kessie il compito poi di sorprendere la coppia centrale composta da Koscielny e Mustafi, più fisica che precisa e attenta. Stesso discorso se dovesse giocare Holding nel 4-2-3-1 di Wenger.

I RISULTATI IN STAGIONE
Lontanissimo dalle prime in campionato, ma ancora in corsa su tre fronti. Il 2017/18 dell'Arsenal è sulla falsa riga delle ultime stagioni, complicato da un mercato invernale con una rivoluzione offensiva importante. Se in Premier i Gunners sono al sesto posto a -8 dalla zona Champions, Wenger si giocherà la Carabao Cup nella finale contro il Manchester City di Guardiola. In campionato hanno mostrato diverse lacune in trasferta con ben sette sconfitte stagionali mentre all'Emirates Stadium hanno una marcia quasi perfetta con 10 vittorie su 13 partite. In FA Cup la corsa si è fermata al terzo turno contro il Nottingham Forrest, squadra di Championship, mentre in Europa League il girone - non impossibile esattamente come quello del Milan - è stato superato agevolmente con 4 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta (a Colonia).

I precedenti sono in perfetta parità con due vittorie e due pareggi ciascuna e anche questa doppia sfida si preannuncia equilibrata. Forse con meno blasone di un tempo, ma per passare il turno servirà il miglior Milan possibile.

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