"Bernardeschi? Chiedo scusa"

Il tecnico viola dopo la sconfitta interna contro il Paok: "Non dovevamo concedere quel gol in quel momento della partita". E aggiunge: "Non sono ipocrita"

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"Dovevamo entrare meglio in partita, con più attenzione e intensità. E' stata una partita strana, c'era anche un rigore su Babacar. La squadra ha mantenuto fino alla fine il carattere e l'intensità per portare a casa i tre punti, ma siamo stati sfortunati. Non dovevamo concedere quel gol in quel momento della partita". Paulo Sousa commenta così la sconfitta della Fiorentina contro il Paok. Su Bernardeschi: "Chiedo scusa a chi si è sentito offeso".

"Matematicamente possiamo ancora uscire dall'Europa. E questo ci fa pensare a tutte le partite che abbiamo davanti: sarà una partita difficile, fuori, con un viaggio difficile (a Baku con il Qarabag, ndr). Sapevamo che l'avversario di oggi poteva metterci in difficoltà in contropiede, così è stato", ha proseguito Paulo Sousa, che poi è tornato sul discorso Bernardeschi ("per le sue qualità e doti in futuro potrebbe andare a giocare in club più ambiziosi della Fiorentina"): "Non mi stupisco di niente, però queste sono parole che già lo scorso anno avevo detto, quando lui aveva iniziato a giocare bene in un altro ruolo. Io ho sempre detto che Federico deve continuare ad essere concentrato, ha grandi margini di crescita e sicuramente altre squadre che hanno altre possibilità economiche, avranno la possibilità per provare un approccio con di lui: lo merita e ne ha l'opportunità. Se qualcuno si è risentito chiedo scusa e mi dispiace. Ma non sono ipocrita, la gente deve conoscermi bene. Modo di dire alla società di crescere? I miei modi sono sempre diretti con la società, con colloqui. L'opzione sul contratto e il futuro? Abbiamo già parlato diverse volte, sappiamo che tutto è basato sui risultati del presente".

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