Euro 2016, Conte: "Ho 16 certezze"

Il ct azzurro: "Non guarderò in faccia nessuno"

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Antonio Conte, ai microfoni di RaiSport, ha parlato delle convocazioni per gli Europei di giugno in Francia. "In questi giorni c'è chi ha guadagnato terreno e chi lo ha perso - ha spiegato il ct - al momento delle convocazioni sarò schietto, sincero e sereno. Non mi farò condizionare, non guarderò in faccia nessuno, certamente non saranno scelte politiche. Se ho già diciotto nomi certi? Un po' meno, diciamo sedici...".

Conte è tornato anche a parlare della convinzione di essere stato poco utilizzato nelle vesti di commissario tecnico, ribadendo che il colpevole non è il presidente federale Tavecchio. "E' assolutamente fuori strada chi ha voluto mettermi contro il presidente federale - ha spiegato - il presidente al contrario mi ha sempre appoggiato, anche se capisco che può arrivare fino a un certo punto. A chi mi riferisco allora? Lo sanno benissimo, coloro che non mi hanno permesso di poter incidere ancora di più. Diciamo che in generale il calcio italiano avrebbe potuto fare un passettino indietro".

Poi ha ribadito il concetto dell'importanza di essere squadra perché "solo squadre come Brasile, Francia e Germania possano essere selezioni perché hanno dei fenomeni, mentre noi non ce lo possiamo permettere: dobbiamo essere squadra".

Conte ha poi concluso l'intervista con un auspicio per il futuro: "Sarebbe un peccato se si disperdesse tutto questo lavoro, ci sono tracce ben visibili e su queste bisognerà lavorare. A prescindere se dopo di me verrà un allenatore o un selezionatore".

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