Ci pensa un vecchietto classe 1979, 37 anni all'anagrafe, a decidere in pochi secondi lo spareggio-salvezza che ha aperto il 2017 del campionato di Serie A. Empoli e Palermo pensano soprattutto a non prenderle e una sfida davvero con pochissime emozioni viene decisa al 33' della ripresa quando Massimo Maccarone, entrato da una manciata di secondi, viene spinto in area da Cionek. Rigore solare che lo stesso Big Mac realizza con un missile che non lascia scampo a Posavec. La differenza tra le due squadre è tutta qua, in quei due minuti in cui Maccarone decide la sfida. Bravo Martusciello a gettarlo nella mischia, ancora più bravo l'attaccante a farsi trovare pronto prima sulla sponda di Mchedlidze e poi nel battere il numero 1 rosanero. Prima dell'episodio decisivo, al Castellani la grande protagonista era stata la paura di perdere, con due squadre accorte e che facevano un pressing troppo basso per ripartire con successo. Il tutto a discapito dello spettacolo, davvero latitante. I tre punti avvicinano alla salvezza i padroni di casa, mentre per i rosanero rischia di essere quasi una sentenza. Con soli 10 punti in cascina e 7 da recuperare, se la squadra di Corini non cambia passo è perduta.

Il Palermo parte su buoni ritmi, ma la spinta dura poco e i rosanero si ritraggono per difendere con ordine. L'Empoli ci mette un po' a entrare in partita ed il momento migliore per i padroni di casa arriva a metà del primo tempo. Bellusci ci prova da fuori, ma Posavec è bravo ad opporsi. Poi Diousse ci prova dal limite, ma il suo piattone termina fuori di poco. Doppia occasione al 26'. I rosanero, invece, non impegnano mai Skorupski: Bruno Henrique e Quaison provano a metterci un po' di qualità, ma le conclusioni verso il portiere polacco scarseggiano e non lo impensieriscono mai. Si va al riposo a reti inviolate e non poteva essere altrimenti visto la paura di prendere gol è stata la grande protagonista del primo tempo.

Anche nella ripresa il canovaccio non cambia, con le due squadre che preferiscono non scoprirsi. I siciliani, con Jajalo e Quaison, sono più intraprendenti, ma a pescare il jolly dalla panchina è Martusciello. Lo spento Marilungo lascia spazio a Maccarone che a 37 anni non ha ancora voglia di alzare bandiera bianca e conferma la sua grande utilità: rigore procurato e trasformato che spedisce all'inferno i ragazzi di Zamparini. I toscani fanno un bel passo verso la salvezza, anche se non possono dormire sugli allori. La difesa è il punto di forza di questo Empoli, che per evitare rischi deve sbloccarsi in attacco. Corini si lecca le ferite: il pareggio sarebbe forse stato il risultato più giusto, ma il lavoro da fare è ancora tanto.

Maccarone 6,5 - Appena entrato si procura e trasforma il rigore.
Saponara 5 - Ennesima prova incolore del trequartista, che comincia male il 2017.
Marilungo 5 - Mai pericoloso: la cosa migliore è lasciare il posto a Maccarone.

Quaison 6,5 - Il migliore dei suoi, è l'ultimo ad arrendersi.
Cionek 5 - Non sfigura, ma commette il fallo da cui scaturisce il rigore che decide la sfida.
Nestorovski 5 - Conferma il periodo opaco: è a secco da sei gare.

EMPOLI-PALERMO 1-0
Empoli (4-3-2-1): Skorupski 6; Laurini 6, Bellusci 6,5, Cosic 6,5, Pasqual 6; Krunic 6, Diousse 6, Croce 6; Saponara 5 (20' st Pucciarelli 6); Mchedlidze 5,5, Marilungo 5 (31' st Maccarone 6,5). A disp: Pugliesi, Pelagotti; Dimarco, Veseli, Mauri, Pereira, Buchel, Tello, Tchanturia. All: Martusciello 6
Palermo (3-4-2-1): Posavec 6; Cionek 5 (36' st Diamanti sv), Gonzalez 6, Goldaniga 6; Rispoli 6, Jajalo 6 (38' st Balogh sv), Gazzi 6, Morganella 5,5 (30' st Aleesami sv); Quaison 6,5, Bruno Henrique 6,5; Nestorovski 5. A disp.: Fulignati, Marson, Pezzella, Vitiello, Hiljemark, Chochev, Embalo, Sallai, Trajkovski. All.: Corini 6
Arbitro: Valeri
Marcatori: 33' st rig. Maccarone (E)
Ammoniti: Laurini (E), Morganella (P), Cionek (P), Bruno Henrique
Espulsi: al 48' st l'allenatore del Palermo Corini per proteste