Crotone, Tonev stende il Pescara

All'Adriatico la squadra di Nicola vince e resta in scia a Empoli e Genoa

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Continua il momento magico del Crotone, che resta in corsa per la corsa salvezza. All'Adriatico la squadra di Nicola batte 1-0 il Pescara e a tre giornate dal termine rimane in scia a Empoli (+4) e Genoa (+5). Nel primo tempo le occasioni migliori le hanno gli uomini di Zeman, ma il match non si sblocca. Nella ripresa poi al 71' Tonev decide la gara con un missile all'incrocio dei pali. Espulso Benali per proteste.

Altri tre punti e tre partite per continuare a sognare l'impresa. Il Crotone infila il sesto risultato utile consecutivo e tiene ancora nel mirino Empoli e Genoa. Certo, la salvezza resta sempre difficile, ma a questo punto l'aspetto tecnico passa in secondo piano. La differenza nelle ultime giornate la faranno il carattere e la voglia di soffrire e rimanere in Serie A. Caratteristiche che agli uomini di Nicola non mancano. Lo dicono i numeri. Quattro vittorie e due pareggi in sei partite sono un ruolino da big ed Empoli e Genoa dovranno lottare fino all'ultimo per non rischiare. Chi sbaglia è perduto. In palio ci sono ancora nove punti e il Crotone non si arrenderà finché la matematica non darà il suo verdetto. Lo dimostra anche la gara col Pescara, giocata con l'umiltà di chi sa che deve sudare per inseguire un sogno e decisa solo da un capolavoro di Tonev.

All'Adriatico i primi minuti sono uno spot del "non-calcio", con le squadre che pensano più a distruggere che a costruire. Con tanti centimetri in attacco, il Crotone si appoggia a Simy, cercando di sfruttare la sua fisicità per innescare gli inserimenti di Nalini e scardinare la difesa biancoceleste. Il primo squillo arriva al decimo. Trotta ci prova dal limite, ma Fiorillo è attento. Con Verre e Brugman in cabina di regia, il Pescara cerca di guadagnare metri sfruttando il possesso palla, ma la manovra è lenta. Alla prima verticalizzazione, Benali si presenta davanti a Cordaz, ma sbaglia. Poi è il Crotone ad alzare il baricentro, lasciando spazio alle ripartenze della squadra di Zeman. Simy e Trotta fanno a sportellate con Bovo e Fornasier, ma non sfondano. Così è ancora il Pescara a rendersi pericoloso in fase offensiva. Bahebeck salta Cordaz, ma Ferarri salva sulla linea. Poi tocca a Ceccherini fermare Caprari lanciato a rete. Il Crotone soffre, ma non molla.

Nella ripresa si gioca sempre a ritmi blandi. Il Crotone parte meglio, ma Simy e Trotta non riescono a fare la differenza in area. Per alzare il ritmo, Nicola leva Rohden e fa entrare Acosty. Ma il problema è in cabina di regia. Con poche idee e qualità in mediana, le azioni dei calabresi sono troppo prevedibili e la retroguardia del Pescara non trema. Anzi. La squadra di Zeman si difende con ordine e appena può attacca sulla corsia destra, tenendo lontana la palla dalla porta di Fiorillo. Atteggiamento che paga fino al 71', quando Tonev si inventa il gol che decide la gara. Un missile dal limite che si infila all'incrocio dei pali e tiene a galla le speranze di salvezza del Crotone. Nel finale il Pescara si getta in avanti a caccia del pari, ma la voglia degli uomini di Nicola di rimanere in Serie A è più forte e il risultato non cambia più. Per il Crotone il sogno-salvezza ora passa dalle gare contro Udinese, Juve e Lazio. E tutto dipenderà anche dal cammino di Empoli e Genoa. Sarà dura, ma le imprese non sono mai facili.

Tonev 7: entra nella ripresa e decide la gara con una perla dal limite che si infila all'incrocio dei pali. La sua rete tiene aperto il discorso salvezza
Nalini 6,5: corsa e sostanza. Nel primo tempo è l'uomo più attivo e pericoloso di Nicola. Nella ripresa gioca in appoggio, cercando di non scoprire la sua corsia
Simy 5,5: prova a fare a sportellate con tutti, ma non riesce a far valere il suo strapotere fisico. Tecnicamente ancora acerbo
Capezzi 6,5: ottimo lavoro di raccordo tra difesa e attacco. Corsa e volontà. Mancano solo un po' di geometrie e inventiva 
Verre e Brugman 5,5: piazzati da Zeman in cabina di regia non riescono a fre la differenza in mezzo al campo. Giocano molto in orizzzontale e poco inv erticale
Benali 5: nel primo tempo sbaglia una buona occasione, poi si eclissa e riesce anche a farsi espellere per proteste
Bahebeck 5: impalpabile. Tecnicamente e fisicamente. La rovesciata a vuoto è il simbolo di una prestazione opaca

PESCARA-CROTONE 0-1
Pescara (4-3-3): Fiorillo 6; Zampano 6,5, Bovo 6, Fornasier 6, Biraghi 6 (37' st Cerri sv); Brugman 5,5, Verre 5,5, Memushaj 5,5 (21' st Coulibaly 5,5); Benali 5, Bahebeck 5 (21' st Muric 5,5), Caprari 5,5. 
A disp.: Bizzarri, Coda, Crescenzi, Cubas, Bruno, Muntari, Milicevic, Kastanos, Mitrita. All.: Zeman 5
Crotone (4-4-2): Cordaz 6; Rosi 6, Ceccherini 6, Ferrari 6, Martella 6; Rohden 5,5 (6' st Acosty 6,5), Capezzi 6,5, Barberis 5,5, Nalini 6,5; Trotta 6, Simy 5 (18' st Tonev 7). 
A disp.: Festa, Viscovo, Claiton, Dussenne, Cuomo, Mesbah, Sampirisi, Sulijc, Kotnik, Borello. All.: Nicola 6,5
Arbitro: Russo
Marcatori: 26' st Tonev (C)
Ammoniti: Caprari, Brugman, Coulibaly (P); Capezzi, Tonev (C)
Espulsi: 32' st Benali - per proteste

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