Serie A, Crotone-Inter 0-2

Gol in mischia all'82' del difensore, poi il raddoppio del croato: altri tre punti ai nerazzurri

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E sono quattro. La più brutta Inter della stagione trova la quarta vittoria consecutiva e continua la sua corsa a pieni punti grazie a... Milan Skriniar e al solito Perisic. Il Crotone deve arrendersi 0-2 dopo che per tutti i 90' era stata proprio la formazione di Nicola a rendersi maggiormente pericolosa, sbattendo su uno strepitoso Handanovic. I nerazzurri, primi da soli, salgono così a 12 punti, in attesa della replica di Napoli e Juventus.

Dicono che le grandi squadre abbiano tutte grandi spine dorsali: portiere-difensore-centrocampista-centravanti top. L'Inter non è ancora una grande squadra e non ha ancora una colonna vertebrale da big, ma ci sono dei segnali che si scorgono maggiormente quando le cose sembrano andar male e invece, alla fine, vanno bene, proprio per i protagonisti dell'asse centrale.

Se l'Inter torna dallo Scida di Crotone con tre punti, due gol fatti e zero subiti è innanzitutto grandissimo merito del suo portiere, Samir Handanovic, semplicemente insuperabile. Poi del suo nuovo beniamino dei tifosi, quel roccioso Skriniar che a volte balbetta coi piedi ma che stavolta ha trovato il suo primo gol in Serie A, pesantissimo e decisivo. E poi, nella giornata in cui sia i centrocampisti che il centravante principe, Icardi, marcano visita, è Perisic, l'uomo più in forma del campionato, a chiudere a doppia mandata una partita che, se fosse finita con una vittoria del Crotone, non avrebbe dato certo scandalo.

Lenta, monocorde, imprecisa, senza idee. L'Inter che scende in campo allo Scida è tutto tranne che la parente di quella vista nelle prime tre partite. Dove, è vero, non sempre aveva brillato per qualità di manovra. Ma mai era stata così impacciata e vulnerabile. I fantasmi dell'ultima gita a Crotone, quando ad aprile la squadra di Nicola passeggiò sui resti dell'Inter di Pioli, si sono riproposti in un primo tempo ravvivato da un sole e da un caldo estivi, dal vento e da un terreno di gioco non degno della Serie A. Davvero l'unica nota stonata.

Stesso 11 della sfida con la Spal, con un'altra occasione da titolare per Gagliardini e Vecino in panchina. Ma in 45' l'Inter è riuscita a produrre una sola grande occasione, una ripartenza nata da un recupero di palla di Borja Valero e finalizzata da un sinistro di Joao Mario a tu per tu con Cordaz, con palla fuori. Ecco, Cordaz: nel primo tempo il portiere del Crotone (ex Inter) si è sporcato i guanti solo per un'uscita bassa. Ben più lavoro, invece, per Handanovic.

Ad un certo punto del match il tachimetro segnava 70% di possesso palla dell'Inter. Mai più inutile e sterile. Indeciso, orizzontale, braccato dal pressing alto del Crotone, capace addirittura di alzare il proprio baricentro a gara in corso. Tonev, preferito a Trotta, è stata la scheggia impazzita che ha mandato in tilt Miranda. Handanovic lo ha disinnescato, ma il portiere sloveno è stato semplicemente meraviglioso su Rohden: colpo di testa ravvicinato e intervento miracoloso.

In un pomeriggio di fiacca generale, dunque, l'Inter ha trovato un guizzo quasi casuale, ma sintomo di un carattere che certamente l'anno scorso mancava e di una voglia ritrovata di buttare il cuore oltre l'ostacolo anche quando le idee sono confuse ed appannate e i muscoli intaccati dal caldo e dalla fatica. All'82' il guizzo, in mischia da corner, di Skriniar: batti e ribatti e palla nell'angolo. Un Milan che fa gioire l'Inter, è una notizia. Nel recupero, la sentenza di Perisic.

Il Crotone recrimina: ottima la prova degli uomini di Nicola, che non ha nulla da rimproverare ai suoi. L'Inter torna a Milano con 12 punti su 12 in tasca, un primo posto che per una notte fa sognare, in attesa di Juve e Napoli: non accadeva da quasi due anni. E una convinzione: quest'anno i nerazzurri possono vincere anche le partite sporche. Non è ancora una grande squadra, l'Inter, ma intanto sta mettendo da parte un po' di punti che faranno comodo nel momento in cui dovessero arrivare dei passaggi a vuoto.

Cordaz 6 - Partita da senza voto: non deve fare parate e viene trafitto da due tiri letali.

Ajeti 6,5
- Si arrende per un malore dopo una partita da leone nella quale annulla totalmente Icardi.

Tonev 6,5
- Miranda non riesce a prendergli la targa: per due volte gli scappa e fa venire i brividi a Spalletti. Ipnotizzato da Handanovic.

Handanovic 8 - Che dirgli? Nel primo tempo, col cappellino alla Holly & Benji, sembra dover prendere le misure coi rimbalzi del campo. Stoppa due volte Tonev, ma la parata su Rohden (colpo di testa da due passi e clamoroso colpo di reni) si candida già a parata del campionato.

Skriniar 6,5 - Più sicuro di Miranda, anche se un paio di volte sbanda anche lui. Ma è solido, roccioso e tenace al punto giusto: trova il gol decisivo, il primo in Italia. Già idolo dei tifosi.

Icardi 5 - 150esima partita con la maglia dell'Inter. Assente ingiustificato. Gioca una manciata di palloni, non si costruisce una sola occasione. Vero, è poco servito, ma è in pomeriggio no.

CROTONE-INTER 0-2

CROTONE (4-4-2): Cordaz 6; Sampirisi 6, Ceccherini 5,5 (39' st Tumminello sv), Ajeti 6,5 (21' st Cabrera 6), Martella 6; Rohden 6,5 (27' st Faraoni 6), Barberis 6, Mandragora 6,5, Stoian 6; Tonev 6,5, Budimir 5,5.
A disposizione: Festa, Viscovo, Aristoteles, Kragl, Izco, Pavlovic, Trotta, Simic, Crociata.
Allenatore: Nicola 7

INTER (4-2-3-1): Handanovic 8; D'Ambrosio 5,5 (39' st Ranocchia sv), Skriniar 6,5, Miranda 5, Dalbert 5 (19' st Nagatomo 6); Gagliardini 5 (11' st Vecino 5,5), Borja Valero 5; Candreva 5,5, Joao Mario 6, Perisic 6,5; Icardi 5.
A disposizione: Padelli, Berni, Karamoh, Eder, Vanheusden, Brozovic, Pinamonti.
Allenatore: Spalletti 6,5

Arbitro: Banti

Marcatori: 37' st Skriniar, 47' st Perisic

Ammoniti: Miranda, Cordaz, Candreva

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