Inzaghi: "Vogliamo la Coppa"

Biglia: "Vogliamo vincere un trofeo per aprire un ciclo"

  • A
  • A
  • A

Simone Inzaghi arriva alla finale di Coppa Italia a coronamento di una stagione entusiasmante e superiore alle attese dei tifosi. Ora c'è anche la possibilità di aggiungere un trofeo alla bacheca della Lazio: "Nessuno ci ha regalato nulla, abbiamo battuto Genoa, Inter e la Roma nel doppio confronto. Ci giocheremo questo match nel migliore dei modi". Poi su Parolo: "Valuteremo le sue condizioni ora per ora". 

Le tue sensazioni?
"Sappiamo che è una partita importantissima per noi, che ci siamo guadagnati sul campo perché nessuno ci ha regalato niente. Abbiamo fatto ottimi match, abbiamo battuto il Genoa, l'Inter in trasferta, il doppio confronto con la Roma. Ce la giocheremo nel migliore dei modi".

Come si prepara una partita così? Cosa ha detto alla squadra?
"Si preparano da sole. Quello che ho chiesto ai miei giocatori è di avere la mente libera, di giocare con la solita umiltà. Poi vedremo sul campo, sulla carta la Juve è favorita. Ma nella partita secca con la giusta interpretazione può succedere di tutto".

Come si batte la Juve? Quanto conta giocare all'Olimpico?
"Dovremo fare la partita perfetta. L'abbiamo già incontrata, in campionato qui avevamo fatto una buona gara senza rischiare nulla, poi alla prima disattenzione segnò Khedira. Allo Stadium meritammo di perdere. Giochiamo in uno stadio abituale per noi, vorremmo fare una partita da Lazio. Solo così possiamo giocarcela".

Che partita sarà con la Juve?

"Abbiamo dimostrato con qualsiasi squadra che da Lazio ci possiamo giocare la partita".

Preferivi incontrarli con lo scudetto in tasca?

"La Juve è sempre la Juve. Avrei voluto giocarla adesso perchè voleva dire che una squadra italiana era in finale di Champions. Siamo in un buon momento di forma e abbiamo consapevolezza. E' il momento giusto per giocarla".

Che significato ha per te questa partita?

"Sono orgoglioso di allenare questa squadra e questi ragazzi. Sapevo cosa mi avrebbero dato già dall'anno scorso, sapevo che mi avrebbero seguito. Siamo cresciuti, abbiamo incontrato qualche difficoltà come con il Chievo, perdemmo una partita incredibile ed eravamo scivolati al quinto posto. Ma sono rimasto tranquillo, avevamo perso facendo 25 tiri in porta".

Che Juve ti aspetti? Come hai lavorato sull'aspetto difensivo? Difesa Lazio a 3, 4 o 3 e mezzo? "
"Conta l'interpretazione, so di avere una squadra matura. Incontreremo la Juve, adesso non abbiamo indicazioni precise, se giocheranno a 3 o a 4. Ma sappiamo che incontriamo una grandissima squadra piena di campioni, che in Italia è avanti a tutti. Non si vincono a caso sei scudetti consecutivi. Gli abbiamo fatto i complimenti dal Papa, poi nel calcio può succedere tutto".

Ha parlato con Filippo Inzaghi? Un messaggio ai tifosi?
"E' un motivo d'orgoglio, la prima partita dell'anno scorso c'erano pochi tifosi, contro la Samp mi sono emozionato, mi è venuta in mente la mia Lazio. I giocatori contro la Samp sono rimasti colpiti, hanno visto uno stadio caldo stretto intorno alla squadra. Pippo ha giocato alla Juve, al Milan, parliamo di calcio, è arrivato in anticipo qui per stare con la famiglia e tiferà per me".

Chi attaccherà per primo?
"Sono due squadre mature, la Juve si difende bene anche dietro la palla, dobbiamo girarla in modo veloce. La Juventus schierata è difficile da scardinare. Dovremo cercare di essere intensi e determinati".

C'è un legame particolare tra la Coppa Italia e Simone Inzaghi?

"All'esordio è sempre arrivata una vittoria... Di solito l'esordio in Coppa mi porta bene. L'ho vinta al primo anno da calciatore. Lo stesso da allenatore della Primavera, speriamo sia di buono auspicio".

Parolo è recuperato?

"Vedremo, abbiamo ancora un allenamento. Vedremo".

Il punto della stagione?
"La stagione è iniziata storta, grazie al mister le cose sono andate a posto. La finale all'inizio era una cosa lontana. Ora conta il risultato della finale, ci si ricorda sempre solo di chi vince. Veniamo da una sconfitta con la Fiorentina che ci ha fatto male perchè vogliamo tenere il quarto posto".

Come vivi questa finale, viste le precedenti?
"Le ultime quattro le ho perse, a volte non sono pensieri positivi. Mi vengono in mente ricordi brutti, è una opportunità e ho tanta voglia".

Da capitano cosa dirai alla squadra?
"C'è un po' di nervosismo, non è facile, giochiamo contro l'unica squadra in corsa ancora su tre fronti. Non sarà facile, ma dobbiamo credere in noi. Siamo arrabbiati anche noi dell'ultima partita, abbiamo voglia di conquistare il trofeo".

La Lazio ha perso le ultime sei con la Juve, cosa deve cambiare?

"In primis l'approccio, l'ultima volta abbiamo fatto una brutta figura. Dobbiamo ricordare la partita dell'Olimpico ed essere concentrati 120 minuti".

Serve più cuore o testa?
"Servirà tutto, cuore, intelligenza e determinazione. Tante cose. Stiamo lavorando bene, dobbiamo essere sereni, abbiamo fatto un bel percorso, sarà una partita secca. Dobbiamo dare tutto quello che abbiamo dentro".

In cosa la Lazio è migliore della Juve e viceversa?
"Ognuno ha punti deboli da migliorare. La Juve è una squadra da seguire, una delle più forti d'Europa. Ha tanti campioni, gente che ha vinto. Noi stiamo lavorando sui nostri punti forti e deboli. Sulla carta non siamo favoriti ma dobbiamo crederci".

Il momento di rompere il ghiaccio con la Juve?

"Speriamo, sarebbe una bella cosa".

Cosa dovrà fare la Lazio con o senza palla?

"L'approccio è importante, i primi minuti saranno fondamentali. Bisognerà essere corti".

Quanta rabbia ti porti dietro per non esserci stato due anni fa?

"Tanta, perché avevo provato fino alla fine. Ma l'infortunio era più grave di quello che pensavo, a volte il calcio ti dà una rivincita. Questa lo è".

Quanto può essere importante anche per il futuro vincere questa Coppa?
"Quando vinci la fame ti porta ad avere ancora più fame. Sarebbe un bell'inizio".

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 commenti