Roma-Chievo 4-1: DiFra resta terzo

Doppietta del bosniaco, Alisson para un rigore a Inglese (in gol di testa all'88') dopo un rosso a Juan Jesus. I gialloblu adesso rischiano

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Nell'anticipo della 35a giornata di A, la Roma travolge il Chievo 4-1 e si conferma al terzo posto. Gol di Schick dopo 9 minuti e raddoppio di Dzeko al 40'. A inizio ripresa Alisson para un rigore a Inglese dopo il fallo (con espulsione) di Juan Jesus. Nel giro di due minuti, tra il 65' e il 67', prima El Shaarawy con un coast to coast poi Dzeko con un sinistro a giro chiudono i conti. All'88' Inglese di testa segna il gol della bandiera.

Road to... Chievo. In attesa di provare a capire se possa essere percorribile la strada che può portare a Kiev, la Roma non si fa distrarre dal pensiero del Liverpool e fa il suo dovere in campionato. Chievo battuto in scioltezza, gara condotta dall'inizio alla fine e terzo posto in cassaforte per Di Francesco che ora sì può iniziare a concentrarsi sull'impresa che servirà per tentare di arrivare a giocarsi la finale di Champions. Quella del prossimo anno, intanto, resta nelle mani dei giallorossi che possono sorridere guardando la classifica ma anche il gioco e la condizione fisica. Perché contro i veneti hanno continuato a dominare anche in 10 contro 11 senza mai sbandare e senza mai andare in sofferenza. E con un Dzeko che conferma lo stato di grazia e, al suo fianco, dei rigenerati e in rampa di lancio Schick ed El Sharaawy. Per Maran, invece, sono guai: i soli due punti raccolti nelle ultime 5 gare lascinao il Chievo al quart'ultimo, e per nulla sicuro, posto lasciando alla Spal la visuale per un dolorosissimo sorpasso: troppo molle la sua squadra, fragile dietro, che non tiene in mezzo e incapace di colpire davanti, soprattutto al momento giusto.

La Roma impiega nove minuti per far saltare il banco e soprattutto per far saltare i piani del Chievo: la difesa a 5 scelta da Maran, con Radovanovic nel cuore dell'area e Depaoli e Cacciatore esterni, crolla praticamente al primo tentativo della Roma nonostante, pronti-via, Castro regali un brivido scheggiando l'incrocio dei pali. Il primo assalto giallorosso, infatti, con Nainggolan che sfonda sulla destra, porta Schick alla prima esultanza all'Olimpico: strada subito spianata per una Roma che controlla agevolmente e domina il primo tempo senza nemmeno il bisogno di alzare eccessivamente i ritmi. Il 4-3-3 a cui ha deciso di tornare Di Francesco permette di amministrare senza problemi anche per l'atteggiamento del Chievo, ripiegato a protezione della propria area e incapace di far male nelle ripartenze. I due attaccanti di Maran vanno in pressing sui difensori ma nessuno esce su De Rossi, sempre liberissimo di impostare in mezzo al campo e di trovare con Nainggolan un asse verticale capace di aprire ampi spazi. I due terzini Peres e Kolarov riescono facilmente a salire e gli esterni d'attacco, Schik ed El Shaarawy si muovono e si scambiano bene mostrando ispirazione. Esemplare del gioco che vorrebbe Di Francesco è l'azione che porta al palo dell'ex milanista: abbassamento e sponda di Dzeko che favorisce e serve l'inserimento di Pellegrini che trova, a sua volta, la gran giocata proprio di El Shaarawy, perfetto nell'interpretazione del ruolo di esterno con un bel destro a giro. La scomposta difesa del Chievo aveva permesso anche a Fazio, di testa, di stampare sul palo il possibile raddoppio che trova invece il mancino prepotente di Dzeko che anticipa Radovanovic sul cross di Kolarov. Tutto facile, tutto tranquillo. Esattamente quello che il tecnico della Roma aveva chiesto e si era augurato alla vigilia: una gara da chiudere il prima possibile e condurre poi senza patemi e dispendio di energie. 

E così come la Roma aveva impiegato pochi minuti a inizio match per indirizzarne l'andamento a proprio favore, a inizio ripresa ne impiega pochi Juan Jesus per rischiare di rovinare tutto: la sua trattenuta su Inglese gli vale il rosso e un rigore per il Chievo che potrebbe riaprire ogni discorso. Ma lo stesso Inglese si fa ipnotizzare da Alisson dagli 11 metri. Ed è il classico episodio da sliding doors con cui i giallorossi passano da una possibile gara di sofferenza a una gara messa in ghiaccio in due minuti: dopo la paura, infatti, e nonostante l'inferiorità numerica, la Roma trova due gol in due minuti che congelano partita, vittoria, i tre punti e le residue speranze dei gialloblu. Prima il coast to coast di El Shaarawy che si divora Gamberini e infila Sorrentino, poi Dzeko approfitta di una discesa di Nainggolan e disegna un sinistro a giro da fuori area che gli vale il sedicesimo gol in campionato (23esimo stagionale). Il Chievo soffre tremendamente in mezzo al campo dove Pellegirni e soci sono liberi di avanzare e trovare le imbucate. Il finale mette in mostra una Roma che tira il fiato solo negli ultimi 5 minuti: Inglese trova il gol quando ormai non conta più nulla con un colpo di testa all'88' che serve solo per le statistiche. E per il tabellone luminoso dell'Olimpico, con un folle e stupendo pensiero: non sarebbe male rivederlo mostrare lo stesso identico risultato contro il Liverpool.

Dzeko 8 - E dire che non sembrava nella sua miglior giornata: all'inizio sbaglia qualche appoggio ma poi diventa più preciso nelle consuete sponde. Ci mette il piedone per il 2-0 e s'inventa con un gran sinistro la doppietta personale e il poker per la Roma: in stato di grazia e da preservare.

Alisson 7 - Il rigore che para a Inglese evita ai suoi la sofferenza ed evita al Chievo di rientrare in gioco. Solita sicurezza nelle uscite

Juan Jesus 5 - Rischia di complicare una gara facile: ingenuo nella trattenuta su Inglese che costa un rigore e un rosso lasciando i suoi in difficoltà (ma ben gestita, per sua fortuna)

Inglese 5 - Fallisce il rigore che poteva cambiare il match e segna quando ormai non c'è nulla da fare. Dura vita lì davanti per lui e Pucciarelli

Sorrentino 6 - Il meno peggio dei suoi semplicemente perché il meno colpevole. Subisce 4 gol senza poter fare nulla e parando quel che può senza fare miracoli

Radovanovic 4,5 - Fuori posizione sul primo gol, si fa anticipare sul secondo. Simbolo di una difesa che fa acqua

ROMA-CHIEVO 4-1
Roma (4-3-3): Alisson 7; Bruno Peres 6,5, Fazio 6,5, Juan Jesus 5, Kolarov 6,5, Pellegrini Lo. 7 (34' st Gonalons 6), De Rossi 6,5, Nainggolan 6,5; Schick 7 (15' st Manolas 6), Dzeko 8 (38' st Gerson sv), El Shaarawy 7,5. A disp.: Lobont, Skorupski. Pellegrini Lu., Capradossi, Florenzi, J. Silva, De Rossi, Under. All.: Di Francesco 7,5
Chievo (5-3-2): Sorrentino 6; Depaoli 5 (28' Jaroszynski 5), Bani 4,5 (1' st Gamberini 5), Radovanovic 4,5, Tomovic 5, Cacciatore 5; Castro 5,5 (34' st Birsa 5,5), Rigoni 5, Hetemaj 5; Inglese 5, Pucciarelli 5. A disp.: Seculin, Cofente, Cesar, Dainelli, Gobbi, Bastien, Giaccherini, Pellissier, Stepinski. All.: Maran 4,5
Arbitro: Calvarese
Marcatori: 9' Schick (R), 40' Dzeko (R), 20' st El Shaarawy (R), 22' st Dzeko (R), 43' st Inglese (C)
Ammoniti: Kolarov (R), Hetemaj (C), Birsa (C), Nainggolan (R)
Espulsi: 11' st Juan Jesus (R)
Note: All'11' st espulso Juan Jesus (R) per un fallo da ultimo uomo su Inglese. Al 14' st Alisson (R) para un rigore a Inglese (C)

• Il Chievo non trova la vittoria esterna da 14 gare nel massimo campionato, eguagliando così il suo record negativo risalente a maggio 2005.
• I clivensi hanno subito quattro o più gol in cinque partite nella Serie A 2017/18, solo il Benevento (sei) ne conta di più.
• Era dal dicembre 2014 - contro il Sassuolo - che la Roma non segnava due reti in 10 uomini in Serie A.
• La Roma ha conquistato il terzo successo consecutivo in Serie A dopo non aver vinto nelle tre partite precedenti del torneo.
• La Roma ha colpito 22 legni in questo campionato: è la squadra che ne ha colpiti di più nella Serie A in corso assieme all'Inter.
• Radja Nainggolan ha tagliato il traguardo delle 200 presenze in tutte le competizioni con la maglia della Roma.
• Patrik Schick ha segnato due gol nelle ultime due gare di Serie A dopo esser rimasto a secco nelle prime 17 giocate in maglia giallorossa nella competizione.
• Aleksandar Kolarov ha effettuato otto assist in questo campionato, almeno tre in più di qualsiasi altro difensore del torneo in corso.
• Alisson ha parato due degli ultimi tre rigori fronteggiati in questo campionato.
• Sei delle ultime 12 realizzazioni della Roma in Serie A sono arrivate da situazione di cross.
• Cinque dei 10 gol realizzati da Roberto Inglese in questo campionato sono stati segnati di testa.

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