Inter capolista, 5-0 al Chievo

Travolgente prova della squadra di Spalletti: segnano Perisic (3), Icardi e Skriniar

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L'Inter vola in testa alla classifica, in solitaria, grazie ad un travolgente 5-0 sul Chievo. 39 i punti per la squadra di Spalletti, a +1 sul Napoli e a +2 sulla Juve. Apre il match Perisic al 23', raddoppia Icardi al 38'. Nella ripresa ancora gloria per il croato, autore di una tripletta. A segno anche Skriniar. Un successo che permette all'Inter di presentarsi al big match con la Juve del 9 dicembre da primatista in classifica.

Travolgente, sicura, propositiva, bella. Padrona. L'Inter si regala il pomeriggio perfetto e come nel dicembre 2015 scavalca il Napoli e si issa, da sola, in testa alla classifica. Un successo devastante, quello sul Chievo, con i veneti spettatori non paganti a San Siro di fronte ad una prova corale da vedere e rivedere da parte dei nerazzurri, praticamente perfetti dall'inizio alla fine, cattivi, veloci, aggressivi, e feroci nell'azzannare gli avversari fino all'ultimo minuto di recupero. Eroe di giornata Ivan Perisic, autore di una tripletta. Ma la prova di ogni singolo giocatore, da Santon fino all'ultimo entrato, Karamoh, fa dire a tutti che no, non finirà come nel 2016, quando la squadra di Mancini crollò nel ritorno. Non stiamo dicendo che l'Inter vincerà lo Scudetto, ma che se continuerà a proporre questo calcio, beh, ci sarà sicuramente fino alla fine.

San Siro era già elettrico alle 14.30, quando da Benevento rimbalza la notizia del gol di Brignoli contro il Milan. Un fermento che non fa per nulla tremare le gambe di chi è chiamato a sostituire i fin qui inamovibili Miranda e Gagliardini, squalificati, e Vecino, recuperato ma solo per la panchina: Spalletti sceglie Ranocchia, Joao Mario e Brozovic. Il primo e l'ultimo offrono una prova esemplare, il portoghese, come sempre, si perde causa poca grinta. Ma il 4-2-3-1 tritura dall'inizio alla fine il Chievo di Maran, arrivato a San Siro incerottato e senza i pilastri di centrocampo Hetemaj e Castro.

Il pomeriggio nerazzurro si sublima al 75' quando tutto lo stadio tributa un coro all'unisono per Luciano Spalletti. Cosa rara, da anni a questa parte: chi frequenta San Siro sa che cori ad personam non si sentivano dai tempi degli eroi del Triplete. Indicativo, tutto ciò, che qualcosa sta scattando, nella testa di tutti coloro che fanno parte dell'ambiente nerazzurro, dal tecnico fino ai tifosi. Ed in effetti tantissimi meriti per questa Inter capolista solitaria vanno all'allenatore toscano: non avrà gli impegni di coppa a facilitare il suo compito, ma l'elenco delle cose positive che da luglio gli vanno attribuiti sono tanti. Dall'aver dato un'identità tattica ad una proposta di gioco offensiva e bella, ad una solidità difensiva che ha rigenerato anche giocatori dimenticati, come Santon e oggi Ranocchia, passando soprattutto per un cambio di mentalità che ha come indicatore la ricerca feroce del gol del 5-0 nei minuti di recupero. Anche passando da queste piccole cose si diventa grandi.

Il match è stato un manifesto di tutto quello che si porta dietro il 4-2-3-1 di Spalletti: palla a terra, sovrapposizioni, esterni che vanno a volte al tiro a volte al cross, un trequartista (mancava? Eccolo: Brozovic!) in grado sia di dialogare spalle alla porta che di correre in verticale e fornire assist, oltre ad andare a concludere. Ha funzionato tutto alla perfezione. Dal primo minuto al 23', quando Perisic ha sbloccato il match dopo una ribattuta di Sorrentino dopo discesa di Santon, l'Inter aveva sfiorato più volte il vantaggio, in un paio di circostanze col redivivo Ranocchia. Un solo spavento per Handanovic, bravissimo sulla girata di testa di Meggiorni. Poi il dominio: battuto Sorrentino per la prima volta, il Chievo si è accasciato su se stesso. Icardi ha timbrato, dopo una bella fuga, il 2-0.

Nella ripresa l'Inter non ha allentato la presa: Candreva e Brozovic hanno sfiorato più volte il gol, Perisic ha dato la solita dimostrazione di grandezza tecnica: dopo il gol di destro, il sigillo del 3-0, con un sinistro incrociato. Ma San Siro è letteralmente esploso al 15 della ripresa: Skriniar l'eroe eletto. Riconquista di palla in difesa, palla consegnata e corsa in avanti, a raccogliere in tuffo il cross di Candreva: gol di testa, 4-0, tripudio. E nel recupero il 5-0, con la tripletta di Perisic. In mezzo una manciata di altre occasioni, protagonisti anche i sottoutilizzati Dalbert e Karamoh. Insomma, non poteva andare meglio.

L'Inter si ritrova così da sola, in testa al campionato: non succedeva dal 6 gennaio 2016, in panchina c'era Mancini e dopo quella giornata (successo ad Empoli) iniziò il crollo dei nerazzurri che chiusero al quarto posto. Sabato la squadra di Spalletti è attesa allo Stadium dalla Juve: partita verità, ma il morale è alto e le gambe vanno. Allegri è avvisato.

Candreva 8 - Instancabile, furioso, con una gamba incredibile: dall'inizio alla fine ara la fascia, fa giocate di qualità, serve cross al bacio.

Perisic 9 - Ma è destro o sinistro? È forte con entrambi, ennesima dimostrazione. Scappa sulla sinistra per crossare o per calciare, travolge tutto e tutti, tripletta da campione.

Ranocchia 7 - Lotta come un leone, la compattezza della squadra e la pochezza del Chievo gli danno fiducia. Sfiora tre gol, prende un giallo di cattiveria e sostanza. Se serve, è recuperato.

Skriniar 7,5 - Presto vedremo tanti bambini tifosi nerazzurri con la sua maglietta: conquista tutti, con i suoi modi sbrigativi ma eleganti, con la sua capacità di leggere le situazioni, con la naturalezza e tenacia con cui va avanti e conclude l'azione da centravanti. Wow.

Birsa 5,5 - L'unico che prova a predicare in mezzo al deserto, abbandonato.

Sorrentino 5 - Prova a limitare i danni, e lo fa con alcune bellissime parate. Un po' incerto sul primo gol di Perisic, alla fine affonda.

INTER-CHIEVO 5-0

INTER (4-2-3-1)
: Handanovic 6,5; D'Ambrosio 7 (32' st Dalbert 6), Skriniar 7,5, Ranocchia 7, Santon 7,5; Borja Valero 7, Joao Mario 6; Candreva 8 (39' st Karamoh 6), Brozovic 7,5, Perisic 9; Icardi 7,5 (30' st Eder sv).
A disposizione: Padelli, Berni, Cancelo, Nagatomo, Karamoh, Vecino, Pinamonti.
Allenatore: Luciano Spalletti 8.

CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino 5,5, Cacciatore 5, Dainelli 5, Gamberini 5, Gobbi 5 (42' st Jaroszynski sv); Depaoli 5, Rigoni 5,5 (19' st Tomovic 5,5), Bastien 4,5; Birsa 5,5; Meggiorini 5 (24' st Garritano 5), Inglese 5.
A disposizione: Seculin, Confente, Cesar, Bani, Gaudino, Leris, Pucciarelli, Stepinski, Pellissier.
Allenatore: Rolando Maran 5.

Arbitro: Calvarese

Marcatori: 23' Perisic, 38' Icardi, 12' st Perisic, 15' st Skriniar, 46' st Perisic
Ammoniti: Ranocchia

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