Chievo, verso un processo-bis: Campedelli convocato in Procura per martedì

Il presidente dei clivensi non era stato ascoltato dalla Procura Figc sulla vicenda delle plusvalenze fittizie

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La vicenda relativa all'accusa sulle plusvalenze fittizie non è ancora finita: secondo il Corriere di Verona, a breve inizierà ai danni del Chievo un processo-bis, per il quale sono già state chiuse le indagini. Dopo la sentenza di improcedibilità emessa due giorni fa, il presidente Campedelli, che non era stato ascoltato dalla Procura Figc, è stato convocato per martedì prossimo. La nuova sentenza dovrebbe arrivare per metà agosto.

È proprio il vizio di forma che ha permesso al Chievo di salvarsi dalla retrocessione perché, secondo i giudici di primo grado, il presidente Campedelli avrebbe dovuto essere ascoltato dagli inquirenti prima del processo, quando egli stesso l'aveva chiesto, ma non fu mai convocato in Procura. Per questo, il tribunale nazionale della Figc ha dichiarato l'improcedibilità nei confronti del club veneto e ha restituito gli atti alla Procura federale, nei quali si chiedevano 15 punti di penalizzazione da applicare sulla stagione appena conclusa (2017-2018), accusando il Chievo di plusvalenze fittizie per più di 25 milioni di euro, generate dallo scambio di calciatori con il Cesena.

Il tribunale federale nazionale ha respinto tutto, però la procura della Figc può decidere se istituire un nuovo procedimento, a patto che si celebri entro novanta giorni dal primo, datato 25 giugno. Per questo, con la convocazione del presidente Campedelli per martedì, la Procura aprirebbe un processo-bis ai danni del Chievo ma, a prescindere dalla nuova sentenza, che dovrebbe arrivare per metà agosto, la retrocessione viene esclusa. Il rischio sarebbe quello di ricevere penalizzazioni sulla stagione in corso.

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