Simeone, il ciclo Atletico ai titoli di coda

Il Cholo riflette sul futuro, è il momento giusto per lasciare

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Il futuro di Diego Pablo Simeone è pieno zeppo di punti di domanda. La seconda sconfitta in una finale di Champions, sempre contro il Real, ha aperto nel cuore del tecnico argentino una ferita difficile da ricucire. Il condottiero dell'Atletico è uscito a testa alta, altissima, da San Siro, ma è apparso svuotato di ogni energia fisica e mentale. Normale dopo una finale decisa ai rigori, direte voi. Giusto, ma c'è di più perché nella testa del Cholo c'è davvero l'idea di chiudere il suo ciclo in blancorojo dopo cinque anni incredibili. E forse è davvero il momento giusto per lasciare perché l'argentino sembra aver dato tutto quello che poteva alla causa dei Colchoneros.

L'ex Inter non si è nascosto: "Devo riflettere". E' il momento più duro, nonostante il bilancio sia nettamente positivo. La separazione potrebbe essere dietro l'angolo con il rischio di restare fermo un anno visto che tutte le panchine delle big d'Europa (Psg a parte) sono occupate. E anche l'Inter si è chiamata fuori dando fiducia a Roberto Mancini. Un anno sabbatico utile per ricaricare le batterie come fece Pep Guardiola dopo l'addio al Barcellona.

Nell'ultimo atto della Champions si sono visti sprazzi di Cholismo, ma non è bastato. Griezmann e compagni, nel primo tempo, sono stati bloccati dalla grande pressione, mentre nella ripresa è uscita la famosa garra che li caratterizza. Simeone in sala stampa ha parlato di fallimento: "Il destino non è dalla nostra, bisogna tornare a casa e leccarsi le ferite". Parole che sanno tanto di addio.

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