Roma, Di Francesco: "Real forte anche senza Ronaldo. E Asensio..."

Il tecnico giallorosso: "Sono come la Juve in Italia, hanno sempre fame. A noi serve continuità"

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"Tutti in Champions si aspettano una Roma con voglia, con una mentalità offensiva e proseguiamo su questa strada. Vedremo con che risultati. Abbiamo un anno di lavoro alle spalle insieme, ma speravo in un miglior avvio in campionato. Dobbiamo cercare la continuità nelle nostre prestazioni". In attesa della conferenza stampa ufficiale, Eusebio Di Francesco ha parlato così del debutto in Champions League della sua Roma in casa del Real Madrid al quotidiano spagnolo As. "Real senza Ronaldo? Continua a essere forte...", ha proseguito.

Il tecnico giallorosso ha poi spiegato: "Lo dicono i numeri delle prime giornate. Hanno più qualità col pallone, commettono meno errori e hanno molti leader. Hanno giocatori molto buoni che sono la base della nazionale spagnola".

E l'avvicendamento in panchina? "Zidane ha fatto qualcosa di straordinario. Mi piace la sua serenità, il suo equilibrio, mi congratulo per come si è congedato dal Real, con grande eleganza. Era il mio centrocampista favorito, il mio idolo. Anche da allenatore si è dimostrato un grande. Lopetegui cerca di dare più organizzazione, con più aggressività. Prima il Real dava la sensazione di dormire e svegliarsi improvvisamente durante la partita, ora vedo una squadra più costante".

E che non si stanca mai di puntare al top, nonostante tre Champions consecutive: "Hanno ancora fame di vittorie, hanno la mentalità di vincere sempre, come la Juventus in Italia. Hanno il desiderio di aggrapparsi a ogni trofeo, a ogni partita. Mi piace questo". Così come gli piace un giocatore in particolare del Real: "Asensio. Sono sicuro che vincerà il Pallone d'Oro. Mi piacerebbe averlo per la sua età, la qualità che sta mostrando, la capacità di adattarsi a più situazioni offensive e per il suo talento".

Così Di Francesco nella conferenza stampa della vigilia: "Mi auguro di vedere una squadra che abbia rabbia, il desiderio di far male agli avversari e di fare una partita gagliarda sotto tutti i punti di vista. La squadra deve fare prestazioni differenti, con maggiore continuità, ritrovando spregiudicatezza ma anche spensieratezza nel fare le cose con maggiore convinzione e determinazione". Poi la difesa al figlio, dopo lo sputo ricevuto da Douglas Costa: "Sono indignato io personalmente per quello che ho sentito su presunte parole dette da Federico a Douglas Costa quando alla fine è stato l'unico a prendere lo sputo, una umiliazione unica. È stato un grande uomo, sono orgoglioso come padre, l'unico che non ha ricevuto le scuse è stato lui, e questo è assurdo. Sono veramente dispiaciuto e rammaricato. Il ragazzo è giù, ed è quasi passato da vittima a colpevole. Questo è veramente assurdo. Sui social hanno anche augurato la morte a me e mio figlio, non dico altro".

"Siamo i primi a chiedere di più a noi stessi, ma non è facile paragonare questa squadra con quella della passata stagione. Io resto fiducioso". Così il capitano della Roma, Daniele De Rossi, in vista del debutto in Champions dei giallorossi sul campo del Real Madrid, campione in carica. "La miglior partita per ripartire? No, ma visto che sfide più semplici ci hanno portato grandi delusioni domenicali, perché no? - spiega il centrocampista -. Magari esce fuori un risultato positivo, una grande prestazione che potrebbe ridarci slancio e fiducia, facendoci ricordare quanto siamo stati forti pochi mesi fa e che possiamo tornare a esserlo".

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