Champions: Napoli ok con Insigne

La scivolata dello "scugnizzo" al 90' decide il match. Traversa di Mertens, Reds dominati

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Vittoria importantissima per il Napoli che al San Paolo ha battuto 1-0 il Liverpool nella seconda giornata del gruppo C di Champions League. Gli azzurri di Ancelotti hanno trovato la giocata da tre punti al 90' con la scivolata vincente di Insigne su assist di Callejon, capitalizzando all'ultimo una partita giocata all'attacco. Solo le parate di Alisson e la traversa colpita da Mertens all'82' avevano tenuto in partita il Liverpool.

La scivolata all'ultimo respiro, la corsa verso la curva, il bacio alla maglia e alla fascia da capitano ereditata da Hamsik. La copertina del San Paolo è tutta per Insigne, l'uomo più atteso per la rivincita più grande dopo le critiche del campionato. La risposta è arrivata dal campo portando in dote questo 1-0 che non solo vale i tre punti contro il Liverpool vicecampione d'Europa, ma riaccende le speranze di un cammino in Champions League che sembrava destinato a svanire - malgrado una grande partita - molto prima del previsto.

Gli dei del calcio però hanno scelto di premiare l'acume tattico di Ancelotti e la voglia di lottare dei suoi ragazzi, abili ed encomiabili nell'applicare alla perfezione la strategia studiata - e citata più volte alla vigilia - del proprio tecnico per arginare lo strapotere offensivo dei Reds di Klopp. Una forza devastante che al San Paolo non si è vista, imbrigliata fin dall'inizio da un 4-4-2 camuffato nemmeno troppo da 3-5-2 con Callejon chiamato più del solito a solcare la fascia destra nel tentativo di chiudere spazio e tempo a Mané, e Ruiz a fare lo stesso dall'altra parte con l'ausilio-scioglilingua di Mario Rui. Al resto hanno pensato i muscoli di Allan, ringhioso su ogni pallone vagante e Hamsik, mai così preciso e in partita come in questa occasione.

Un predominio tattico che ha spento ben presto le velleità spumeggianti del Liverpool che ha accettato un ruolo di secondo piano con la consapevolezza di potersi accontentare di un punto visto il dramma napoletano messo in scena a Belgrado. Una tattica rinunciataria tanto indotta quanto strana, ma che stava per funzionare se è vero che nella ripresa è stato Ancelotti a dover calare le proprie carte per primo per strappare i tre punti sul campo, cercando di concretizzare una supremazia territoriale netta ma poco incisiva negli ultimi metri.

Nella ripresa però il Napoli ha saputo costruire passo dopo passo e minuto dopo minuto l'azione della vittoria, andando in doppia cifra di conclusioni verso la porta ma trovando prima Alisson, super su Milik e Ruiz, poi la traversa clamorosa sfondata da Mertens a botta sicura sull'ottimo cross di Mario Rui. Il tutto concedendo al Liverpool solo la possibilità di spaventare Ospina (attentissimo) in uscita, prima dell'apoteosi all'ultimo minuto regolamentare sull'asse Callejon-Insigne: assist al bacio dello spagnolo e stirata vincente dello scugnizzo. Tutto il resto è storia.

Allan 7,5 - Uomo ovunque e autentico dominatore in mezzo al campo. Non lascia respirare gli avversari correndo su ogni pallone e facendo ripartire i suoi con efficacia.
Insigne 7 - Gli si chiedeva la giocata del campione alla vigilia: è arrivata scivolando sull'erba del San Paolo, al 90', mandando ko i vicecampioni d'Europa.
Callejon 7 - L'assist al novantesimo è il suo premio per la solita grande partita di sacrificio e qualità. Nell'assetto studiato da Ancelotti per l'occasione deve anche fare il terzino, senza nessun problema.
Ruiz 5,5 - Gioca con una frequenza di gambe inferiore rispetto ai compagni, ma compensa con la tecnica. Al limite dell'area manca un po' di convinzione per fare male ai Reds.
Salah 5 - Spento e annullato dalla gabbia costruitagli intorno da Ancelotti. Non calcia mai in porta, nemmeno ci va vicino per la verità.
Hamsik 7 - La miglior partita da quando Ancelotti gli ha cambiato ruolo. I suoi cambi di gioco sono precisi e aprono campo sugli esterni. Bene anche in copertura.

NAPOLI-LIVERPOOL 1-0
Napoli (3-5-2)
: Ospina 6,5; Maksimovic 6,5, Albiol 6,5, Koulibaly 7; Callejon 7, Allan 7,5, Hamsik 7 (36' st Zielinski 6), Ruiz 6 (25' st Verdi 6), Mario Rui 6; Milik 6 (25' st Mertens 6,5), Insigne 7. A disp.: Karnezis, Hysaj, Diawara, Rog. All.: Ancelotti 7.
Liverpool (4-3-3): Alisson 6,5; Alexander-Arnold 5,5, Gomez 6, Van Dijk 5,5, Robertson 5; Milner 5,5 (30' st Fabinho 5), Wijnaldum 5, Keita sv (19' Henderson 5,5); Salah 5, Firmino 4,5, Mané 5 (42' st Sturridge sv). A disp.: Mignolet, Lovren, Moreno, Shaqiri. All.: Klopp 5.
Arbitro: Kassai
Marcatori: 45' st Insigne
Ammoniti: Koulibaly (N); Milner (L)
Espulsi: nessuno

• Era dalla quinta giornata della Champions League 2005/06 (22-23 novembre 2005) che 4 squadre italiane non trovavano tutte la vittoria nella stessa giornata della fase a gironi della competizione.
• Questa è la prima volta che il Napoli fa due clean sheets consecutivi nella moderna Champions League.
• Il Napoli non aveva mai subito così pochi tiri (4) in una partita della moderna Champions League.
• Era dal febbraio 2006 contro il Benfica che il Liverpool non chiudeva una gara di Champions League senza effettuare tiri nello specchio.
• Insigne ha effettuato cinque conclusioni nel match, più di tutto il Liverpool messo insieme (4).
• Quarto gol nelle ultime sei presenze in Champions League per Lorenzo Insigne.
• Insigne questa sera ha superato Carlo Buscaglia nella classifica all-time di presenze in maglia Napoli (ora è in nona posizione a quota 271).
• Il primo tiro nello specchio del match è arrivato al minuto 33 (Milik).
• 0 tiri subiti nello specchio dal Napoli nel primo tempo: gli azzurri non facevano così bene in un match di Champions dal novembre 2016 contro la Dinamo Kiev in questa competizione.
• Solo una volta nella sua storia nella moderna Champions League il Napoli (3 tiri subiti) ha subito meno tiri in un primo tempo: 2 contro il Feyenoord nel settembre 2017.

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