Napoli, Hamsik confida in Guardiola: "Credo nel City. Ma tutto inutile se non battiamo il Feyenoord"

Il capitano non pensa al gol-record che non arriva: "Contava solo il successo della squadra"

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Il record attende, il gol non arriva, quota 115 è sempre lì a un passo. Ma per i numeri e per Maradona c'è tempo. Pressante, ora, è il campo, con il passaggio del turno in Champions (oltre che, ovviamente, la corsa scudetto. Ma questo va da sè). Quel che andava fatto, ieri sera, è stato fatto. E bene. Con autorità, forza, disinvoltura (nel secondo tempo almeno). Un ottimo Napoli, un grande Insigne (ma questa non è una novità), uno Zielinski in crescita impressionante, Mertens puntuale sotto porta (anche di testa!), Hysaj multi-tasking. Il capitano non ha segnato, è vero, ma ha detto la sua. Hamsik non è al top, poco ma certo, ma la sua presenza si è fatta sentire.

E il giorno dopo, da capitano, dice la sua attravrso il proprio sito internet: "Sapevamo che solo la vittoria ci avrebbe dato ancora possibilità di qualifiazione agli ottavi. siamo felici di aver battuto lo Shakhtar, è una grande squadra". Ma c'è ancora un ma! Pesante. Perché questo Napoli, in Europa, non è infatti autosufficiente. Battuto lo Shakhtar, c'è da fare il proprio dovere in Olanda con il Feyenoord e c'è da condifare in Pep Guardiola, con il City che, già qualificato, volerà in Ucraina nell'ultima giornata del girone. Fondamentale che gli inglesi facciano risultato, chiudendo a punteggio pieno questa prima fase di Champions: "Ci concentreremo su noi stessi per battere il Feyenoord" ha chiuso Hamsik. "Poi spero che il City ci possa aiutare contro lo Shakhtar, gli inglesi vogliono e possono vincere tutte le partite del girone. Io ci credo".

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