Mourinho: "La Juventus non è solo Cristiano Ronaldo". Poi s'infuria per Pogba

"I bianconeri sono candidati a vincere la Champions. Vogliamo fare una grande partita"

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"La Juventus non è solo Cristiano Ronaldo, è una delle candidate più serie a vincere la Champions". José Mourinho ha presentato così la sfida a Old Trafford: "Proveremo a fare una grande partita e sfruttare l'entusiasmo delle ultime due partite. Il pareggio col Chelsea ci fa rabbia, proveremo a sfruttarla". Poi s'infuria su Pogba: "Non voglio parlare di lui. O si discute della Juventus o me ne vado anch'io".

Un crocevia importante che può essere decisivo per il primato nel gruppo H. Il Manchester United ospita la Juventus a Old Trafford con un solo obiettivo: vincere per prendersi la vetta e difenderla poi a Torino. José Mourinho, contestato in Inghilterra, sa che non sarà un'impresa facile: "Ronaldo è uno dei migliori di sempre, è inutile che mi chiediate qualcosa su di lui. Ma la Juventus non è solo Cristiano, è anche Bonucci, Cancelo, tanti altri e Can a cui auguro di rimettersi presto. La Juve ha vinto 7 scudetti di fila, ha giocato due finali di Champions, ha un fenomeno, è candidata seria alla vittoria finale in questa stagione".

Dopo aver toccato il fondo, lo United sembra essersi rimesso in carreggiata: "Nelle ultime due partite abbiamo fatto quello che dovevamo fare e si è visto cosa possiamo fare. Cercheremo di ripetere le stesse prestazioni anche contro i bianconeri. Il risultato contro il Chelsea ci penalizza - ha continuato Mourinho -, ma dobbiamo sfruttare al massimo l'entusiasmo e avere fiducia in noi stessi. Sfrutteremo la rabbia del pareggio per reagire".

Reazione che lo Special One ha avuto in prima persona quando un giornalista presente gli ha chiesto di Pogba: "Non mi piace la direzione che sta prendendo questa conferenza stampa. Con gli spagnoli non voglio parlare perché mi chiedono solo di Ronaldo; con voi non voglio parlare solo di Pogba. Vorrei parlare della sfida contro la Juventus, invece questa conferenza sta prendendo una direzione che non mi piace e allora me ne vado anch'io".

Infine sull'episodio avuto con un assistente di Sarri: "Voglio ringraziare Maurizio perché è stato onesto, così come il Chelsea. Il ragazzo si è scusato e non merita di essere licenziato".

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