Allegri: "Juve tra le favorite"

"Vincere a Valencia è fondamentale, con Ronaldo è cresciuta l'autostima della squadra"

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Vincere a Valencia per iniziare nel migliore dei modi il cammino in Champions, l'obiettivo è chiaro per Allegri: "Siamo tra le 4-5 favorite per vincere la coppa - ha commentato il tecnico della Juventus -, ma dal Mestalla dipenderà molto del nostro torneo". L'arrivo di CR7 ha puntato i riflettori sui bianconeri: "Con lui è cresciuta la nostra autostima. Quest'anno possiamo vincerla, ma dobbiamo procedere un passo alla volta".

- C'è uno sgabello per Douglas Costa?
No, ma valuterò se farlo giocare o portarlo in panchina. Avrà la possibilità di dimostrare che è stato un caso il suo comportamento. Dispiace perché non è stato un bell'esempio, ma il primo a essere distrutto è lui.

- Come sta Dybala? Quali sono i punti fermi della Juventus oltre a Ronaldo?
Sta bene e sta crescendo. Stiamo cambiando anche i ritmi, sia fisici che tecnici. Lasciar fuori qualcuno mi rimane difficile, ho molti dubbi e non so quale sarà la formazione. Sicuramente giocheranno Bonucci e Chiellini, poi deciderò se giocare a due o a tre in mezzo al campo e chi tra Mandzukic e Dybala davanti.

- Quanto manca alla Juventus per diventare la numero uno?
Quello che questa società deve fare è mantenere lo status di squadra tra le migliori in Europa. Non siamo favoriti, giocare a Valencia è difficile e quando le partite sembrano morte in questi stadi si riaccendono subito. Da questa sfida dipende il nostro cammino in Champions. Per affrontare bene il finale di stagione, bisogna fare al meglio questa prima parte. Un passo per volta, siamo tra le 4-5 favorite per vincere la coppa, ma questa competizione è talmente strana che gli episodi sono ancora più decisivi.

- Come sta Douglas Costa dopo l'episodio col Sassuolo?
Ha fatto un buon allenamento. Ha avuto un blackout che può capitare a tutti anche se non dovrebbe. Pagherà le sue colpe e ha chiesto scusa. Giocherà di più in Champions. Noi abbiamo subito un danno tecnico, lui uno shock perché non è solito comportarsi così. Ha sorpreso tutti, anche se stesso e ci dispiace.

- L'arrivo di Ronaldo ha cambiato la Juve?
E' cresciuta l'autostima. La Juve ha preso il migliore al mondo, quello che negli ultimi anni si è diviso il Pallone d'oro con Messi e la classifica cannonieri in Champions. Quest'anno abbiamo più possibilità di arrivare in fondo e vincerla, ma intanto pensiamo a battere il Valencia. Poi la finale è a giugno e ci porta bene, speriamo anche meglio.

- Bernardeschi può partire titolare?
Dipende dalle scelte che farò. Se Cuadrado farà il terzino e Cancelo sulla sinistra può giocare davanti. Ma non ho ancora scelto

LE PAROLE DI CHIELLINI

- Che effetto fa portare la fascia da capitano in Champions e che ciclo si può aprire con l'arrivo di Ronaldo?
E' un grande orgoglio, questo è il mio 14.mo anno. Sono arrivato in paradiso, ho toccato l'inferno e sono tornato in paradiso. Negli ultimi anni il nostro livello è cresciuto in modo esponenziale. Abbiamo grandi aspettative per questa Champions, ci sentiamo più forti ma l'unico modo per dimostrarlo è in campo. Vogliamo partire col piede giusto, è un campo difficile e in pochi vincono a Valencia. 

- Hai sentito Buffon?
Lo sento spesso, anche in questi giorni ma non per la partita, solo per amicizia. Spero di vederlo di nuovo in campo in Champions.

- Hai parlato con Douglas Costa da capitano?
Da parte nostra c'è solo vicinanza. E' un ragazzo d'oro che si è sempre comportato bene, sa di aver sbagliato e ha chiesto scusa. Pagherà, ma da parte nostra ci sarà solo sostegno. 

- Questa Champions è più alla portata rispetto al passato?
Ci sentiamo cresciuti come squadra, ma questo avviente costantemente da anni. Ma non ci sentiamo favoriti, sappiamo bene le difficoltà di un torneo come questo. Sappiamo che sarà importante arrivare a marzo nelle migliori condizioni, poi negli scontri diretti può succedere di tutto. Abbiamo un mix di esperienza e gioventù che può fare molto bene.

- Credi che la Juventus possa vincere la Champions?
Ci credo come è giusto che sia e come ci credevamo gli altri anni. Anche quando non siamo arrivati in fondo ce la siamo giocata e siamo usciti per un niente. Da qui a vincere c'è un abisso e dobbiamo colmarlo a partire da Valencia.

- Le aspettative anche dall'esterno portano doppia pressione da gestire?
Non si può parlare di pressione in più, l'importante è scendere in campo con la voglia di dimostrare di essere forti e cresciuti per vincere questa coppa, ma senza ossessione. La nostra forza è sempre stata l'equilibrio.

- Come cambia per te giocare con a fianco un giocatore offensivo come Cancelo?
La squadra è un'alchimia e bisogna trovare quella perfetta. Joao si è inserito bene anche grazie all'adattamento avuto al nostro calcio la passata stagione. Deve migliorare in alcune cose, ma ha qualità straordinarie. Qui a Valencia lo conoscono bene.

- Come mai avete preso tre gol molto simili?
Bisogna migliorare, serve più attenzione nel marcare sui cross. In Champions al primo errore vieni punito.

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