Il Var in Europa può cambiare la storia: errori decisivi, Roma danneggiata

Quanti errori nelle partite più attese: gli arbitri tornano decisivi. Eppure...

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L'Italia si è stancata. E adesso, in attesa di passi ufficiali, protesta. Perché non si sanno accettare le sconfitte, direbbe qualcuno. Perché a tutto c'è un limite, direbbe qualcun altro. Fatto sta che dopo gli attacchi di Andrea Agnelli al termine di Real Madrid-Juventus, sostenuti anche dal rivale in campionato Aurelio De Laurentiis, al termine di Roma-Liverpool è arrivata anche la furia giallorossa. In gioco c'era la finale dei sogni, ma a Kiev, ad affrontare il Real con in palio la Champions League, andrà il Liverpool.

Bella squadra, quella di Klopp, ma a sfidare Cristiano Ronaldo potevano esserci De Rossi e compagni. Forse, nonostante il 5-2 Reds dell'andata, sarebbe bastato "ricevere" dall'arbitro Skomina quel che i giallorossi meritavano. Ma il fischietto sloveno non ha dato ai giallorossi un rigore (con espulsione) netto, non ne ha concesso uno a Dzeko fischiando un fuorigioco precedente inesistente, e nessuno lo ha aiutato a prendere la decisione giusta. Né gli assistenti, né il Var. Anche perché il Var, in Champions, non esiste. Ci sarà ai Mondiali, ma nella più importante manifestazione continentale non apparrirà nemmeno nel 2018/19. Lo ha già annunciato il presidente dell'Uefa, Alexander Ceferin, perché (parole sue) "nessuno ancora sa esattamente come funziona" e "c'è ancora molta confusione". E allora prepariamoci ad atri risultati "falsati" anche da errori davvero grossolani, a cui nessuno porrà rimedio. Con conseguente irritazione dei protagonisti danneggiati, e stupore da chi segue con passione altri sport, dove certe cose non avvengono da anni.

In molti, al termine di Roma-Liverpool 4-2, hanno tuonato: la finale, con il Var, sarebbe stata Roma-Bayern Monaco! Nessuno potrà mai dirlo con certezza, ma in effetti i presupposti c'erano tutti. Il Var, infatti, in occasione di Real-Bayern avrebbe certamente concesso un rigore ai bavaresi per il netto fallo di mano di Marcelo sul cross di Kimmich, e avrebbe potuto segnalare anche l'entrata scomposta di Sergio Ramos su Lewandoski nell'area madrilista. Di sicuro, come detto prima, il Var avrebbe interrotto il gioco in Roma-Liverpool al minuto 63, quando il tiro a botta sicura di El Sharaawy è stato respinto con il braccio da Alexander Arnold (rigore ed espulsione). Il Var poteva essere utile anche al 49', sull1-2, quando Dzeko aveva conquistato un rigore (atterramento di Karius) dopo un non-fuorigioco. Se l'arbitro avesse fatto proseguire il gioco (per poi eventualmente tornare indietro con la decisione una volta constatato il fuorigioco, se ci fosse stato), Dzeko avrebbe avuto il suo rigore.

La Juventus, invece, ha ancora negli occhi il rigore concesso dall'arbitro Oliver al 93° di Real Madrid-Juve. Arrivarono le furiose proteste di Buffon e l'appello di Agnelli all'Uefa: "Cambiate Collina e introducete il Var al più presto". L'episodio, però, resta controverso, il Var non avrebbe potuto cambiare la decisione "live" dell'arbitro. Il nervosismo bianconero, però, era giustificato anche per quanto accaduto negli ottavi. Dopo il 2-2 interno nell'andata con il Tottenham infatti, i bianconeri avevano fatto una grande prestazione a Wembley, ma tutto poteva essere rovinato dal mancato rigore fischiato a inizio partita su Douglas Costa (netto fallo di Vertonghen, il Var sarebbe intervenuto) e dal fuorigioco (netto anche questo, e non visto) di Kane al 90° (palo clamoroso, sarebbero stati supplementari).

Restando agli ottavi di finale, poi, va ricordato come nell'andata Real-Psg ai parigini non venne assegnato un rigore per fallo di mano di Ramos su tiro di Rabiot, mentre in Europa League grida ancora vendetta il rigore concesso all'Arsenal (il Var lo avrebbe certamente tolto) in occasione della partita di ritorno degli ottavi con il Milan. Il tuffo di Welbeck fu clamoroso, Rodriguez ne fece le spese, e nessuno potè correggere in corsa il clamoroso errore derll'arbitro Eriksson. Milan a casa, Arsenal avanti. Cose che succedono. Ormai, però, solo in Champions e in Europa League. Incredibile, ma vero. Non ci resta che protestare.



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