Napoli,Hamsik flop e panchina corta

Lo slovacco sostituito per la sesta volta di fila dopo un'ora e quando Mertens non gioca...

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Aurelio de Laurentiis e Marek Hamsik. Sono finiti loro sul banco degli imputati dopo il disastroso avvio del Napoli nella fase a gironi di Champions League. Tutto ci si poteva aspettare dalla squadra più bella della Serie A, ma non uno scivolone come quello in casa dello Shakhtar. Invece la banda di Sarri ha toppato l'esordio. Due i motivi principali: una panchina corta, e qui emergono le colpe della società, e un Hamsik irriconoscibile. Ancora.

Ma andiamo con ordine e partiamo dalle scelte tecniche del mister azzurro. Scelte legate alla necessità di non spremere subito una rosa contata. Forse non nei numeri, ma nella qualità. Almeno secndo quanto sembra pensare Sarri. Perché è bastato tenere fuori per un'ora l'intoccabile Dries Mertens, che il Napoli dei sogni si è squagliato. Milik ha caratteristiche e qualità ben diverse da quelle del folletto belga e si è visto per l'ennesima volta. Il fatto è che in panchina sono pochi, forse troppo, gli elementi all'altezza dei titolarissimi. Insomma, contro gli ucraini è (ri)emersa una sorta di Mertens-dipendenza, legata a doppio filo a un mercato che ha badato più a trattenere tutti i pezzi grossi, che a migliorare qualitativamente un gruppo chiamato a una stagione piena di impegni importanti e difficili.

Non si può poi far passare sotto silenzio il caso Hamsik. Lo slovacco si è smarrito, lui che dovrebbe essere il faro del Napoli 2.0. La sesta sostituzione in altrettante gare stagionali è la conferma di un momento difficile. Dopo un'ora in campo, Sarri, che finora continua a dargli fiducia, ha sempre deciso di cambiare il suo capitano, scatenando le ire dell'agente di "Marekiaro". Non troppo a ragione visto che, come confermato contro lo Shakhtar, il Napoli ha rialzato la testa proprio la sua uscita. Sarà un caso che finora tutti gli ultimi sei gol realizzati dagli azzurri sono sempre arrivati dopo l'uscita dello slovacco? Sta di fatto che domenica contro il Benevento potrebbe riposare.

E c'è pure il problema portiere. L'uscita a vuoto di Pepe Reina sul gol del 2-0 conferma che bisogna assolutamente cercare un nuovo numero 1. Intendiamoci, lo spagnolo è ancora all'altezza del ruolo, ma ha 35 anni e il tira e molla degli ultimi giorni di mercato, con le avances del Psg rimandate al mittente a malincuore, non gli ha cerco dato serenità. I rapporti con AdL sono tesi ed è chiaro che a fine stagione ci sarà l'addio. Ma bisogna muoversi per tempo perché non sarà facile trovare un sostituo all'altezza. L'ennesimo ingranaggio che rischia di saltare in questa macchina apparentemente perfetta.

• Quarta sconfitta per il Napoli nelle ultime sette gare giocate in Champions League: due pareggi, una sola vittoria.
• Il Napoli ha subito stasera tanti gol (due) quanti in tutte le cinque precedenti partite giocate in stagione.
• Due dei quattro gol subiti dai partenopei sono arrivati al 15° minuto: tra questi la rete di Taison di stasera.
• Per Taison si è trattato solo della seconda rete in 22 presenze in Champions League
• Arkadiusz Milik ha segnato sette gol nelle 10 gare da titolare con la maglia del Napoli, in tutte le competizioni.
• Marek Hamsik è stato sostituito sei volte su sei in questa stagione con il Napoli, sempre tra il 58° e il 66°.
• Tutti gli ultimi sei gol del Napoli sono arrivati senza Hamsik in campo.
• Per Lorenzo Insigne cinque tiri, tre dei quali nello specchio: in entrambi i casi più di tutti in questa partita.
• Solo il Bayern (13) ha avuto più corner del Napoli (11) in questa prima giornata, e solo il Real Madrid (32) ha effettuato più cross su azione degli azzurri (23).

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