Fenomeno Cristiano Ronaldo, record e Pallone d'Oro garantito

Ancora decisivo il portoghese, alla sua quarta Champions League

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La forza nei numeri. Si può usare lo slogan dei Golden State Warriors per descrivere la grandezza, l'immensità di Cristiano Ronaldo. Una colata di primati, di record, di prestazioni decisive, di gol che portano il portoghese, nuovamente, sul tetto d'Europa e che gli consegneranno, per la quinta volta, il Pallone d'Oro. Ronaldo diventa completa il suo anno leggendario nel quale ha vinto la Champions nel 2016 a Milano, l'Europeo con il Portogallo, la Liga 2017 e ora la Champions di Cardiff. Una bacheca che trabocca e che ha visto CR7 ancora, incredibile, protagonista.

La storia di Cristiano Ronaldo e della Champions League ha il suo primo picco il 21 maggio 2008: gol in finale contro il Chelsea, rigore sbagliato nella serie finale ma gli errori di Terry e Anelka gli consegnarono la sua prima Coppa dalle grandi orecchie. Vestiva la maglia del Manchester. Ora le Champions di Cristiano sono quattro: ha messo lo zampino in tutte e quattro le finali vinte, sulle cinque giocate. Nel 2014 ha siglato il 4-1 finale su rigore contro l'Atletico, nel 2016 ha segnato il rigore decisivo a San Siro. E a Cardiff si è superato, trafiggendo Buffon con una doppietta letale, che oltre a proiettarlo sul tetto d'Europa gli ha fatto toccare quota 600 gol da professionista, su 855 partite da professionista giocate.

La Juve aveva subito solo tre gol in tutta la Champions: in 60' i blancos al Millennium Stadium avevano già fatto meglio, per poi esagerare con il 4-1 finale. La forza di Ronaldo è stata quella quasi di nascondersi, nei primi minuti della partita. La posizione più accentrata, vicino a Benzema, non è una novità: non è da questa stagione che CR7 è diventato CR9. Ma la presenza di Isco ha portato, spesso, il portoghese a interpretare in maniera leggermente differente la fase offensiva. Il primo gol è stato di precisione e intelligenza, il secondo da centravanti di razza. Una meraviglia.

"Mi sento un ragazzino", ha detto a fine partita. Come dargli torto? A 32 sta riscrivendo gli almanacchi dei record: quarta Champions, sesta volta capocannoniere della competizione europea (12 reti). È il terzo giocatore con almeno quattro gol segnati in finale (7 Di Stefano, 4 Puskas). Ma la cosa che impressiona è il peso dei suoi gol: in questa Champions ha segnato 10 dei 12 gol dai quarti in poi. 5 gol tra andata e ritorno al Bayern, 3 all'Atletico, 2 alla Juve. Decisivo è dire poco. Semplicemente, fenomenale.

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