Champions, Salah non interrompe il Ramadan per la finale

Il fenomeno del Liverpool è un musulmano praticante e il digiuno fino al tramonto potrebbe incidere sulla sua prestazione

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La finale di Champions League a Kiev non convincerà Mohamed Salah a interrompere il Ramadan che, da buon musulmano praticante, ha cominciato lo scorso 16 maggio. Lo si apprende da fonti vicine all'attaccante del Liverpool, che potrebbe dunque arrivare all'atto finale del torneo in condizioni fisiche non perfette. Un problema non da poco per Klopp, che all'appuntamento contro il Real potrebbe avere il Faraone a corto di energie.

Del digiuno fino al tramonto di Salah, per motivi religiosi, si sapeva visto che osserva scrupolosamente i precetti della propria religione, ma si pensava che potesse usufruire dell'esenzione concessa agli sportivi di alto livello in caso di appuntamenti importanti. Il match per il titolo europeo contro il Real Madrid lo è sicuramente, ma Salah ha deciso di continuare, e anche sabato rimarrà a digiuno fino a mezz'ora prima della partita, quando il sole a Kiev comincerà a tramontare.

Del resto nemmeno il Mondiale scalfirà l'osservanza dei precetti di Salah. L'attaccante dei Reds continuerà infatti il Ramadan fino al 14 giugno, giorno che precederà l'esordio della sua nazionale, l'Egitto, a Russia 2018 contro l'Uruguay di Cavani.

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