LA PARTITA
E' una serata da fissare bene nella testa per il Napoli, che travolge il Benfica e allunga in vetta al Gruppo B con sei punti in due giornate: +4 sul Besiktas e +5 su Dinamo Kiev e portoghesi. La traccia da memorizzare al meglio, però, non è composta da numeri ma da due aspetti: il primo, il più importante, è l'atteggiamento - mixato con una grande intelligenza - con cui gli uomini di Sarri spazzano via i campioni in carica del Portogallo; il secondo, da non trascurare, riguarda il pericoloso calo di tensione con cui i partenopei regalano due reti ai lusitani. Un finale di gara che non è piaciuto a Sarri, il grande artefice dei 70 minuti con cui il Napoli fa a pezzi il Benfica.

Gli azzurri, che si presentano con Mertes e Callejon ai lati di Milik e Allan preferito a Zielinski a centrocampo, strategicamente azzeccano ogni mossa sin dal principio. Nessun assalto alla porta di Julio Cesar, ma ordine in ogni reparto e sfera lasciata con serenità ai palleggiatori ospiti. Il 4-5-1 del Benfica, infatti, imbastisce trame nello stretto, triangoli continui, rotazioni ripetute. Il tentativo di confondere il Napoli, però, non ha un buon esito e non a caso l'unica occasione dei portoghesi in 70 minuti è condizionata dall'infortunio di Albiol, che spalanca la corsia di sinistra a Grimaldo prima della paratona di Reina su Mitroglu (10'). Gli azzurri passano invece alla prima occasione (colpo di testa di Hamsik sugli sviluppi di un corner al 20') e poi sfondano nella ripresa, quando il Benfica va in tilt per una decina di minuti.

La squadra di Rui Vitoria salta per aria al minuto 51, quando Mertens - dopo essersi guadagnato una punizione dal limite - scavalca la barriera e beffa il colpevole Julio Cesar. Il raddoppio spiana la strada ai partenopei, che fino a quel momento avevano atteso con grande disciplina tattica il momento buono per affondare la lama. Minuto 53: Callejon ha un'autostrada a destra, Julio Cesar esce in ritardo e stende lo spagnolo, provocando il netto calcio di rigore che Milik non fallisce (54'). Passano altri quattro minuti e l'ex portiere dell'Inter esce a vuoto su un cross da destra dello scatenato Callejon: Milik, un po' per caso, serve l'assist a Mertens, che segna a porta vuota. Nel finale di gara, il non giustificabile calo di tensione causa due reti (Guedes al 70' e Salvio all'86') che comprensibilmente fanno infuriare Sarri: la mentalità delle grandi squadre non prevede blackout di questo tipo.

LE PAGELLE

Mertens 8 - Devastante a sinistra, dove ormai sembra aver scalzato Insigne dal ruolo di titolare. Qualità da vendere, corsa e (due) gol.

Callejon 7,5 - Non segna, ma è uno degli uomini determinanti. Sforna assist, guadagna il rigore, rincorre chiunque.

Hamsik 7 - Padrone del centrocampo. Gioca con grande intensità e garantisce inserimenti da manuale.

Julio Cesar 4,5 - Serata da dimenticare per uno degli eroi del Triplete interista. Tre dei quattro gol nascono da errori suoi.

Salvio 6,5 - Entra e cerca di accendere i compagni. Ottimo taglio in occasione del gol.

IL TABELLINO

NAPOLI-BENFICA 4-2
Napoli (4-3-3): Reina 6; Hysaj 6,5, Albiol sv (11' Maksimovic 6), Koulibaly 6, Ghoulam 7; Allan 7, Hamsik 7, Jorginho 6; Callejon 7,5 (25' st Insigne 6), Milik 7, Mertens 8 (37' st Giaccherini sv).
A disp.: Sepe, Maggio, Zielinski, Gabbiadini. All. Sarri 7,5
Benfica (4-5-1): Julio Cesar 4,5; Semedo 4,5, Lisandro Lopez 4,5, Lindelof 5, Alex Grimaldo 5,5; Carrillo 5 (22' st Guedes 6), Andrè Almeida 5, Fejsa 5 (37' st Josè Gomes sv), Horta 5 (11' st Salvio 6,5), Pizzi 4,5; Mitroglu 5.
Adisp.: Ederson, Luisao, Cervi, Celis. All. Rui Vitoria 5
Arbitro: Brych (Germania)
Marcatori: 20' Hamsik (N), 6' st e 13' st Mertens (N), 9' st rig. Milik (N), 25' st Guedes (B), 41' st Salvio (B)
Ammoniti: Lisandro Lopez, Julio Cesar, Carrillo, Fejsa (B); Reina (N)
Espulsi: -