Champions League, Liverpool-Roma - Klopp: "Ce la giochiamo fino in fondo"

Il tecnico dei Reds: "Salah è così forte anche grazie ai giallorossi"

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"Quella di Anfield è una partita speciale: molti pensavano che la semifinale sarebbe stata City-Barcellona, e invece ci siamo noi e la Roma. Giusto così, ce lo siamo entrambe meritato. Di Francesco ama il calcio come me, mi piace molto come si organizza le sue squadre, e tutto ciò non renderà la vita facile né a me né a lui". Così l'allenatore del Liverpool, Jurgen Klopp, nella conferenza stampa alla vigilia della semifinale di Champions.

Salah miglior giocatore dell'anno in Premier. Cosa ne pensa?
"Salah deve essere davvero orgoglioso. Tutti i giocatori che hanno votato per lui hanno fatto bene. Non gli ho parlato, ma quello che gli voglio dire è che la stagione non è ancora finita e abbiamo ancora tante cose da fare. Battere in questo premio uno come De Bruyne che ha giocato così bene è speciale, e tutti hanno riconosciuto la sua bravura nell'essere coinvolto in così tanti gol".

Che accoglienza si aspetta da parte dei tifosi?
"Dobbiamo mostrare loro grande rispetto, sono una grande famiglia, non dobbiamo lanciare quello che vogliamo contro il loro bus. Dobbiamo mostrare rispetto, siamo avversari solo in campo. Tutti sanno quanto è bella Roma, non tutti sanno quanto sia bella Liverpool: siamo noi il volto di Liverpool e lo dobbiamo dimostrare".

Sarò strano per Salah giocare contro la sua ex squadra?
"È abbastanza normale, sono cose che succedono nel calcio. Per lui è un'occasione speciale, ama la Roma e segue le sue partite. Grazie allo staff giallorosso e alla sua esperienza lì è diventato così bravo anche per noi. Domani giocherà da professionista. Le difese italiane sono famose per non essere amichevoli, quindi gli daranno una bella accoglienza: non sono più compagni di squadra".

Cosa pensa di Di Francesco e ha mai pensato di allenare in Italia?
"Similitudini? Portiamo entrambi gli occhiali, lui è più in forma di me. Abbiamo avuto un percorso simile. So che lui come me ama il calcio e fa giocare bene la sua squadra. Sapevo fin dall'inizio che sarebbe stata una partita difficile. Io in Italia? Non ha senso per un club italiano prendermi come allenatore perché al ristorante ordinerei solo spaghetti (ride, ndr). Non so cosa succederà in futuro, ma per i prossimi quattro anni sarò qui a Liverpool".

Roma e Liverpool hanno eliminato delle favorite: nessuno si aspettava questa semifinale.
"Non mi interessa di cosa pensa la gente, di quello che poteva essere. Volevano City-Barcellona in semifinale? Il calcio è questo e non è andata così, ce lo siamo meritati noi. Ora Liverpool e Roma giocheranno contro e ogni squadra proverà a mettere in mostra il proprio meglio. Nel calcio tutto è possibile".

Roma e Liverpool hanno filosofie di club simili.
"In Italia ci sono Juve e Napoli che dominano, qui c'è il City. E in effetti noi e la Roma non abbiamo lottato per il titolo, ma per tutti l'importante è andare sempre avanti fino in fondo. Il nostro percorso è stato difficile: la cosa più importante è avere l'opportunità di poter giocare queste partite. Per me sarà la seconda semifinale di Champions. Ammiro molto la Roma, so che ha person Emerson e Salah e noi abbiamo perso Coutinho. Dobbiamo crederci noi come ci crederanno loro".

Dopo la vittoria sul Barcellona è cambiata la sua percezione di forza della Roma?
"No, ho visto un po' di partite del campionato italiano che è interessante. Conosco Dzeko fin da quando giocava in Bundesliga e mi piace molto. Hanno qualità, hanno una rosa profonda e sanno e possono fare turnover: probabilmente ci saranno 7-8 cambi rispetto alla loro ultima partita di campionato. Hanno tante opzioni offensive, hanno esperienza, statura fisica, hanno personalità e sono in forma. Sia per noi che per loro è un'occasione fantastica: né noi né loro abbiamo l'abitudine a giocare una semifinale di Champions e per questo sarà ancora più speciale".

Il ruolo dei tifosi: cosa chiede loro?
"Non dovrò chieder loro niente, creano sempre un ambiente fantastico. L'importante è di giocare queste partite, di divertirsi e di godersi la partita. Anfield poi dà sempre un tocco differente".

Il Liverpool manca dalla finale dal 2007. Quanto sarebbe speciale per il calcio inglese?
"Lo faremmo innanzitutto per il Liverpool, non per il calcio inglese. Non ha senso parlare di questo: dobbiamo meritarcela la finale, non ha senso parlarne adesso".

Quale giocatore della Roma vorrebbe o toglierebbe a Di Francesco?
"Non rispondo a questa domanda".

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