Champions, Shakhtar agli ottavi

Gli ucraini vincono 2-1, tardivo il colpo di coda della squadra di Guardiola

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Non arriva il regalo da Guardiola al Napoli nell'altra partita del gruppo F di Champions League: la vittoria dello Shakthar Donetsk sul Manchester City mette il punto esclamativo sull'eliminazione del Napoli nei gironi. Una magia di Bernard al 26', un gol a porta vuota di Ismaily su errore di Ederson al 32' e un rigore di Aguero al 92' firmano il 2-1 che regala agli ucraini la qualificazione agli ottavi di finale assieme ai Citizens.

Il Manchester City si ferma a venti vittorie consecutive tra tutte le competizioni cadendo sul campo dello Shakhtar Donetsk. Il turn over in vista del derby contro lo United in campionato costa brillantezza e incisività agli uomini di Guardiola contro un avversario determinato nel voler conquistare il passaggio del turno. In avvio lo Shakhtar non forza il gioco lasciando l'iniziativa ai Citizens. Gli ucraini restano compatti con le linee di difesa e centrocampo strette lasciando poco spazio alle emozioni nei primi minuti. Passata la metà del primo tempo però i padroni di casa cambiano improvvisamente marcia: l'azione parte dal portiere e affonda fino alla trequarti, il City è troppo morbido e non interviene al limite dell'area, il pallone arriva a Bernard che fa partire una traiettoria perfetta con un destro a giro che si insacca nell'incrocio dei pali opposto. Un gioiello del brasiliano regala il vantaggio allo Shakhtar al 26'. Neanche un minuto e arriva l'occasione per il raddoppio con il City sbilanciato: il tre contro tre vede ancora Bernard come terminale ultimo della manovra, ma questa volta il tiro da posizione defilata è un debole rasoterra che non sorprende Ederson. Lo Shakhtar sembra avere vita facile e affonda spesso con verticalizzazioni che tagliano la difesa del City costretta a chiudere negli ultimi metri. Il raddoppio è nell'aria e puntuale arriva al 32': un lancio lungo di Marlos trova impreparata la retroguardia ospite, Ederson liscia il pallone in uscita lasciando Ismaily libero di concludere a porta vuota. La squadra di Guardiola non trova la reazione, la conclusione alta e in controtempo di Foden è l'unico squillo in un continuo possesso palla che non trova mai il varco giusto tra le maglie della difesa ucraina. Lo Shakhtar invece quando affonda riesce a far male e nei minuti finali del primo tempo Fred e Taison sfiorano il tris concludendo a giro dal limite dell'area. Nel mezzo l'occasione per Gabriel Jesus che, a tu per tu con Pyatov, cerca un dribbling di troppo facendosi chiudere lo specchio senza arrivare al tiro.

L'avvio di ripresa del City è incalzante. Sanè suona la carica chiamando Pyatov all'intervento, poi Fernandinho spreca da buona posizione con un colpo di testa che finisce clamorosamente fuori bersaglio. La partita entra in una fase di stallo e il City si gioca il tutto per tutto con l'ingresso di Aguero al posto di Fernandinho. Il Kun però non cambia le carte in tavola e i Citizens smettono di credere a una sempre più difficile rimonta. Un acuto di Diaz sulla fascia prova a rianimare il City, il dribbling secco sul marcatore apre lo spazio al cross basso che trova Gabriel Jesus ben posizionato, ma il tiro finisce sul palo esterno della porta comunque ben coperta da Pyatov. Il sinistro da fuori area di Yaya Tourè che termina abbondantemente al lato è lo specchio delle difficoltà della squadra di Guardiola. C'è ancora tempo per il rigore conquistato da Gabriel Jesus e trasformato da Aguero al 92' per il 2-1 finale, poi il triplice fischio sancisce la qualificazione dello Shakhtar che vola agli ottavi assieme al City già certo del primo posto.

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