Il tecnico giallorosso: "Crediamoci. Salah? Noi abbiamo Dzeko"
Eusebio Di Francesco è stato chiaro: "Noi vogliamo una grande rimonta. Il Liverpool è una squadra diversa rispetto al Barcellona, servirà grande attenzione". Contro ci sarà Salah, decisivo all'andata: "Non metterò tre giocatori su di lui. Comunque, noi abbiamo Dzeko. Ha le qualità per guidare la rimonta e prendersi le responsabilità. Poi, Radja ha detto che segnerà lui". Sulla gara: "Dobbiamo provarci, sapendo quanto sarà difficile".
Che gara sarà?
"Non vogliamo accontentarci, ce la mettermo tutta".
Le sue sesanzioni?
"Ripetersi non è mai facile. Abbiamo il desiderio di trasformare questo stadio in un'arena".
Ha pensato qualcosa di nuovo per il modulo?
"Dico sempre che è l'atteggiamento a fare la differenza. Cerchiamo di preparare al meglio questa gara".
Che prestazione si aspetta?
"Siamo partiti bene ad Anfield, ma ci siamo persi col passare dei minuti. Bisognerebbe fare gol subito e cercare di mantenere la partita viva".
Nel Liverpool c'è Salah.
"Non penso che possiamo portare il baricentro di una squadra da una parte solo perché c'è un giocatore forte. Magari avremo noi un Salah, come Dzeko. Noi sappiamo della forza di Salah, ma dovremo essere più bravi a leggere certe situazioni. Non metteremo tre giocatori su di lui".
Come ci arriva Dzeko a questa partita?
"Deve sentirsi responsabilizzato. Lui è uno dei giocatori più rappresentativi di questa squadra. Speriamo possa determinare la nostra rimonta. Ha qualità straordinarie".
Ci sarà trootman?
"Difficile, direi di no. Valuteremo le sue condizioni".
Ordine pubblico.
"Sono cose che ci toccano di più nel cuore. Dicono che siamo vicini alla famiglia di Sean Cox e ci auguriamo che sia una partita di puro divertimetno e di gioia. Perché verranno famiglie e bambini. Un po' di cattivi le hanno tutte le tifoserie. Ripeto, sono molto vicino alla famiglia di Sean Cox e siamo contro tutta questa violenza. A Roma ci sono tifosi appassionati. Poi, c'è una piccola parte, come da tutte le parti, che rischiano di rovinare tutto".
Il Liverpool è come il Barcellona?
"Affrontiamo una squadra diversa differente dal punto di vista tattico e di mentalità. Va più in verticale. Dal punto di vista motivazionale, non ci cambia niente. Abbiamo voglia di fare una rimonta e mettere in campo tutto quello che abbiamo".
La difesa.
"Farò delle valutazioni. Rispetto all'andata ho meno pedine a disposizione. Non possiamo pensare di difendere bene, se attacchiamo poi male. Ci vuole concentrazione nella fase difensiva, bisogna dare meno profondità agli avversari. Correremo il rischio di fare qualche contropiede al Liverpool. Dovremo fare tre gol".
Ha visto la gara del Manchester City col Liverpool. Ha preso degli spunti?
"Sì. Il City era partito benissimo e ha rischiato di fare secondo gol. Il Liverpool appena trova degli spazi, può colpire. Vorrei chiarire una cosa: giochiamo una semifinale di Champions League contro 70mila spettari. Voglio vedere una squadra che in campo dia tutto quello che ha. Quello che voglio vedere è l'entusiasmo di andare oltre l'ostacolo".
Il miracolo.
"Farei un copia e incolla di quella che è stata la prestazione con il Barcellona. Dovremo alzare la qualità della prestazione atletica della gara. Poi, viene tutto il resto".
La sua vigilia?
"Abbiamo fatto una grande cosa. Personalmente, però, non mi accontento mai. Dobbiamo fare del nostro meglio per cercare di arrivare a Kiev. La nostra forza deve essere quella di crederci fino in fondo. Sto cercando di trattare questa gara come le altre. Devo entrare nella testa dei miei giocatori, manca ancora qualcosina. Oggi cercherò di caricare ancora di più questi ragazzi, possiamo fare ancora qualcosa di grande".
Nel suo percorso, ci possono stare queste brutte serate?
"Forse ci devono stare e fanno parte di un percorso. Siamo comunque in semifinale, è un bel traguardo. C'è mancata l'attenzione costante nella gara di andata. Forse, nell'inconscio quando sei in partita, puoi andare nel pallone. Nella parte centrale della gara siamo stati in balia del Liverpool".
L'Olimpico sarà decisivo?
"Abbiamo concesso pochissimo ai nostri avversari nel nostro stadio. A parte forse nella prima gara con l'Atletico Madrid. Ripetersi non sarà facile, ma passione e pubblico ci possono spingere a fare qualcosa in più. Che forse c'è mancato ad Anfield".
La finale del 1984.
"Per i miei giocatori è passato molto tempo. Si parla di un altro calcio, di un'altra epoca. Parliamo di qualcosa di differente. Le motivazioni esulano da quella gara, ma abbiamo grande senso di appartenenza per la storia della Roma".
Cosa è successo nella gara di andata?
"Hanno giocatori importanti, noi non eravamo concentrati per tutti i 90'. Queste partie qui, ti fanno male quando ti distrai. Dovremo cercare di ribaltare il risultato".
Compito arduo. Ci credete in questa rimonta?
"Lo era anche contro il Barcellona, ma ci siamo riusciti. Credo che contro il Liverpool sarà ancora più difficile. E' una squadra molto forte sul piano fisico. Cercheremo di concedere il meno possibile ai nostri avversari".
Differenza col Liverpool.
"Hanno avuto più continuità. Il risultato è stato bugiardo, siamo stati bravi a segnare due gol nel finale. Siamo consapevoli dei nostri errori".
La Roma all'improvviso si è spenta.
"Non so, magari è stata l'emozione. Siamo partiti bene. Poi, prendi l'1-0 e il 2-0: non lo so. Non sono nella testa di tutti i giocatori. Magari uno mentalmente è più forte di altri. Ma noi tutti siamo consapevoli degli errori fatti. Dobbiamo rimediare su molte cose".
All'andata avete emozionato quasi tutti i tifosi d'Italia.
"Abbiamo fatto qualcosa di straordinario. Se ce la faremo ancora a rimontare, ci arriveranno ancora dei complimenti. Altrimenti, avremo comunque fatto qualcosa di fantastico".
Meno gol, più assist. Ti piace questa nuova versione di te stesso?
"Sono un giocatore che non vive per il gol. Per me è più importante il risultato finale. Sono aumentati gli assist, ho reso felice altri giocatori. Rispetto all'anno scorso è un po' tutto diverso. Io sono contento dove gioco. Mai gol in Champions? Speriamo di sbloccarmi col Liverpool. Ma non è il mio ultimo anno in Champions".
Il futuro.
"Dobbiamo ancora raggiungere gli obiettivi, parliamo della partita e non del mercato. Sono rimasto qui perché credo che vincere qui sarebbe una cosa indimenticabile. Non voglio strade semplici. Sto cercando di farlo, ma so che non è facile. Non vado via subito da dove sto bene".