Ora c'è anche Buffon nel club Messi. Club ben poco esclusivo visto che conta ormai 138 adepti: tanti sono infatti i portieri a cui il fuoriclasse argentino ha fatto gol. Ebbene, prima di ieri sera, in tre incontri, Leo non era stato capace di infilare Gigi: nè a Berlino (dove a rete erano andati Rakitic, Suarez e Neymar) nè tantomeno nel doppio confronto dell'anno passato. E qualcuno aveva così addirittura iniziato a parlare di tabù Buffon! Puntuale, allora, la replica: il 'dieci' blaugrana ha impiegato in totale 315 minuti per trafiggere il portiiere della Juve e, presa la mira, si è concesso il lusso di una doppietta. Un altro scalpo, insomma, per un marziano dai numeri impressionanti. Inarrivabili.

Accostare oggi qualcuno a Messi (Cristiano Ronaldo a parte) è pura blasfemia. Oltrechè controproducente: scatena la belva e ridimensiona il malcapitato. Ieri sera al Camp Nou ne ha fatto le spese - oltre a Buffon - anche il povero Dybala: sia chiaro, Paulo è forte, Paulo scriverà probabilmente pagine di storia del calcio, ma per ora Leo resta alto in un cielo che il bianconero può solo ammirare con i piedi ben piantati a terra.

Con la doppietta alla Juve, i gol di Messi in Champions sono saliti a 96 in 116 partite, 59 nella fase a gironi e 37 in quella a eliminazione diretta, una media di 0,83 superiore anche a quella di Cristiano Ronaldo. Il Pallone d'Oro andrà quest'anno al portoghese (che pareggerà il conto proprio con Leo, cinque a cinque) ma l'inizio di stagione di Messi è da paura: sei partite e otto gol. Che fanno così 515 in 589 partite col Barcellona, 573 in 709 match disputati in carriera.

Nessuno ce ne voglia, insomma, ma per i paragoni è ancora decisamente meglio e più salutare aspettare.