Il Psg manda un dossier all'Uefa

Il club francese lamenta l'inadeguatezza dell'arbitro e contesta i troppi episodi dubbi andati a favore della squadra di casa

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Il Psg alza la voce. All'ombra della Torre Eiffel non è ancora stato digerito il 6-1 di Barcellona, costato l'eliminazione dalla Champions. Il presidente Al Khelafi ha inviato un dossier all'Uefa per lamentare l'inadeguatezza dell'arbitro Aytekin, colpevole di aver indirizzato la gara con decisioni dubbie tutte a favore dei blaugrana. Non si mette in discussione la sconfitta ma il club francese vuole farsi sentire a Nyon per evitare simili casi in futuro.

Che il Barcellona sia una squadra in grado di rendere possibile quello per altri è inimmaginabile lo si è visto. Il crollo mentale, fisico e tattico del Psg è stato sotto gli occhi di tutti. E anche l'effetto del Camp Nou strapieno ha dato una bella spinta ai ragazzi di Luis Enrique, capaci di riscrivere la storia con quel 6-1 maturato al 96'. Ma nella partita più rocambolesca e incredibile della storia del calcio, anche l'arbitro tedesco Deniz Aytekin ha inciso. Anzi, secondo la società francese, il direttore di gara sarebbe stato letteralmente condizionato dagli eventi, dall'ambiente, dalla maestosità del Barcellona. Insomma, non avrebbe dimostrato il carattere necessario per prendere decisioni neutrali. E così lo sceicco Nasser Al Khelafi ha preso carta e penna: cara Uefa, ti scrivo...

Il Psg, sia chiaro, non contesta l'eliminazione. I parigini, però, ritengono inadeguata la scelta dell'arbitro tedesco che ogni volta che si è verificato un episodio dubbio, ha sempre fischiato in favore della squadra di casa rivelandosi incapace di estraniarsi dall'ambiente, dalle pressioni e giudicare in maniera equilibrata. I francesi, nel loro dossier, hanno raccolto almeno una decina di casi verificatisi al Camp Nou: dai rigori dati al Barça e negati agli uomini di Emery, alle mancate sanzioni per punire le simulazioni (nel caso di Suarez). Episodi analizzati e commentati da esperti e inviati in busta chiusa alla volta di Nyon con l'intento di farsi sentire e dimostrare i torti subiti. 

L'arbitraggio discutibile, del resto, ha provocato persino una raccolta firme su Change.org per far ripetere la gara che ha raccolto oltre 250mila adesioni. Il Psg in realtà è lontanissimo da tutto ciò e non chiede nulla di simile. L'invio del dossier ha come scopo la volontà di alzare la voce e far sentire il proprio peso affinché in futuro non si verifichino casi del genere. Lo sceicco chiede rispetto e cerca di innalzare il peso politico del suo club, consapevole che la disfatta del Camp Nou sia da imputare a tecnico e giocatori ma consapevole, allo stesso modo, che una partita così delicata e turbolenta andasse affidata a un fischietto più esperto e carismatico. Per il resto, les jeux sont faits: il Psg è fuori dalla Champions, con tanto di danno economico subito (sono una decina i milioni di euro non incassati per il mancato passaggio del turno) ma i vertici societari lavorano per mantenere alta la credibilità del club e chiedere maggiori attenzioni in futuro. 

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