"A Lione ipotechiamo gli ottavi"

Il tecnico bianconero: "Juve in un buon momento, sfruttiamolo"

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"E' una partita delicata e difficile perchè giocare fuori casa in Champions è sempre complicato" Così Max Allegri a Premium Sport parlando della sfida di Champions contro il Lione. "Di certo però è un match che può significare molto in chiave qualificazione: se vinciamo - ha continuato il tecnico della Juve - ipotechiamo il passaggio agli ottavi, sapendo che poi nel ritorno a Torino possiamo chiudere definitivamente i conti".

Prima della conferenza Max Allegri ha parlato in esclusiva ai microfoni di Premium Sport, soffermandosi sull'importanza del match contro il Lione: "E' una partita delicata e difficile perchè giocare fuori casa in Champions è sempre complicato. Di certo però è un match che può significare molto in chiave qualificazione: se vinciamo ipotechiamo il passaggio agli ottavi, sapendo che poi nel ritorno a Torino possiamo chiudere definitivamente i conti. Davanti avrò tre attaccanti, compreso Kean: spiace per l'infortunio di Mandzukic, ovvio che giocheranno Dybala e Higuain. Però ho anche la variante Cuadrado". Partita dunque fondamentale in un momento fitto di impegni: "La pressione c'è ma è normale, adesso concentriamoci solo sulla sfida con il Lione. Loro sono forti, ma anche noi siamo in un buon momento e dovremo sfruttarlo". Tra gli assenti anche Marchisio: "Una scelta concordata per favorire il miglior recupero e non rischiare nulla".

Temi affrontati poi anche in conferenza stampa, soffermandosi anche su questioni tettiche: "Non mi soffermo su un sistema di gioco in particolare - ha commentato Allegri - ma cerco di far giocare al meglio gli uomini che ho a disposizione. In campo il sistema di gioco è relativo, stiamo cercando di cambiare la nostra interpretazione. L'obiettivo adesso è passare il turno perché per me sarebbe il settimo ottavo di finale consecutivo in Champions, sarebbe importante. A distanza di un anno e mezzo dopo la finale con il Barcellona abbiamo cambiato 16 giocatori, questo è uno stimolo e per fortuna la società mi ha messo a disposizione giocatori di qualità". Una Juve per molti cinica, produttiva ma non bella. Critiche respinte al mittente da Marotta e così affrontate da Allegri: "Non mi disturba sentire che le altre giocano bene e noi male, in campionato difficilmente vince chi gioca male 38 partite. A volte non capisco cosa vuol dire giocar male, forse non ci arrivo.. La cosa che conta però è il risultato finale, chi vince al 31 maggio, nell'albo d'oro ci finisce chi vince non chi gioca meglio. Ci sono delle squadre che però stanno giocando bene, ad esempio il Milan che è rientrato nella lotta per i primi tre posti. La Juve ha le sue caratteristiche e con queste bisogna arrivare in fondo a tutte le competizioni".

Al fianco di Max Allegri c'era Miralem Pjanic, al suo ritorno a Lione: "Innanzitutto volevo congratularmi per questo bello stadio - ha esordito il centrocampista bosniaco - sono contento di essere qui, ho trascorso degli anni molto belli in questa città, è stato un passaggio importante per la mia carriera, tre anni che ricordo molto bene, mi fa piacere rivedere certe persone". Un Lione molto diverso dai suoi tempi  ma che oggi spaventa con la coppia Fekir-Lacazette: "Sicuramente sono dei giocatori di grandi qualità, quindi quello di domani non sarà un match facile. E' vero che il Lione ha passato un momento un po' difficile e delicato, ma conosco i giocatori, conosco il coach, so come vanno le cose qui, in genere questi periodi di difficoltà non durano molto a lungo. Quindi la partita di domani è complicata anche per noi, dobbiamo dare il meglio per qualificarci per gli ottavi. Fekir e Lacazette possono mettere in difficoltà diverse squadre, ma noi cercheremo in ogni modo di essere più pericolosi di loro, abbiamo un ottimo gruppo e faremo di tutto per qualificarci. Dove gioco? Dove vuole il mister: l'unica cosa che veramente mi interessa è la vittoria, dare alla mia squadra i punti".

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