Barca: Luis Enrique verso l'addio

Mai nessuno ha recuperato da 0-4 nella storia della Champions: lo spogliatoio contro il tecnico

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Una disfatta di proporzioni bibliche. Il Psg ha messo a nudo tutti i punti deboli del Barcellona, a cui ora serve un miracolo per ribaltare lo 0-4 di Parigi. In 185 occasioni mai nessuno nella storia ha recuperato un simile svantaggio. E lo spogliatoio si sarebbe schierato contro Luis Enrique, la cui avventura in Catalogna è ormai giunta a conclusione. A fine anno saluterà e ripartirà un nuovo ciclo. Chissà se con Messi...

Una notte da incubo, con i quattro baci mortali del Psg nel giorno di San Valentino che hanno in pratica segnato la fine di un ciclo. Luis Enrique è giunto così al capolinea di un'avventura per lo più esaltante, ma che a Parigi ha toccato il suo punto più basso. Una lezione tecnico-tattica subita dal connazionale Unai Emery, che prima di ieri aveva battuto solo una volta il Barcellona in 23 precedenti. Tanti schiaffi che sono serviti all'allenatore del Psg per costruire il suo capolavoro tattico, aiutato da una squadra, quella catalana, in difficoltà fisica e messa in campo davvero male.

Ora al ritorno servirà un autentico miracolo e mai parola è più azzeccata per un'impresa mai riuscita a nessuno nella storia della Champions. Il Barcellona, che non esce agli ottavi dalla stagione 2006-2007 (per mano del Liverpool), ha già vissuto di recente una storia simile nel 2012-13, quando il compianto Vilanova in panchina prese 4 sberle all'Allianz Arena dal Bayern e anche tre davanti ai propri tifosi. Anche in quel caso si parlò di fine di un'era, ma due anni dopo i blaugrana tornarono sul tetto d'Europa. Ora, però, la situazione sembra un po' diversa, anche perché diversi giocatori sembrano usurati dagli anni e dalle mille battaglie (Iniesta e Busquets su tutti) e altri inadeguati a vestire tali colori (vedasi Sergi Roberto, Umtiti e André Gomes).

Le voci che arrivano dalla Spagna (fonte El Partidazo de COPE) parlano di uno spogliatoio schierato contro Luis Enrique. Un rapporto quello tra i big della squadra e l'allenatore asturiano in crisi da un po', ma che i risultati tutto sommato buoni avevano mascherato. Dopo Parigi, però, è esplosa la rabbia dei calciatori, che gli imputano l'incapacità di risollevare la squadra e trovare soluzioni alternative. Qualcosa si è rotto, dunque, e a pagare a fine stagione sarà l'allenatore. Sullo sfondo, poi, rimane sempre la questione rinnovo di Leo Messi: con le voci su un possibile addio che sono pronte a ripartire e a surriscaldare ulteriormente un ambiente già rovente e rendere ancora più complicata l'operazione remuntada.

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