Leicester, Vardy si difende: "Non sono stato io a tradire Ranieri"

L'attaccante della Foxes: "Claudio è l'unico che ha creduto in me"

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I tabloid inglesi lo danno come il principale colpevole dell'esonero di Claudio Ranieri, ma Jamie Vardy non ci sta. Con un po' di ritardo, l'attaccante del Leicester ha alzato la voce con un post su Instagram: "Io coinvolto nel suo licenziamento? Queste sono notizie completamente false, infondate ed estremamente dolorose". Il bomber poi ha elogiato il tecnico italiano: "È stato l'unico che ha creduto in me. Grazie di tutto".

Per i giornalisti inglesi, è stato proprio Vardy, insieme alla vecchia guardia, a chiedere la testa di Ranieri alla dirigenza. Il numero 9 del Leicester, però, non ha apprezzato la fuga di notizie e ha voluto smentire tutto. C'è da crederci?

"Devo aver scritto e cancellato le mie parole per questo post moltissime volte! Dovevo trovare le parole appropriate. Claudio ha e sempre avrà il mio pieno rispetto! Quello che abbiamo ottenuto insieme e come squadra è stato l'impossibile! Ha creduto in me quando molti non lo hanno fatto e per questo gli devo la mia eterna gratitudine. Si ipotizza che sono stato coinvolto nel suo licenziamento e queste sono notizie completamente false, infondate ed è estremamente dolorose! L'unica cosa di cui siamo colpevoli è di come una squadra è che stiamo rendendo al di sotto delle nostre possibilità e tutti riconoscono sia nello spogliatoio e pubblicamente e faremo del nostro meglio per rettificare. Auguro a Claudio il meglio in tutto ciò che riserva il futuro per lui. Grazie Claudio per tutto", il post su Instagram accompagnato da una foto del tecnico italiano in allenamento.

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