Var, Modric: "Non è calcio, genera solo confusione"

Anche Zidane scettico: "Va migliorata, così non funziona"

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"Non mi piace, questo non è calcio": poche parole ma piuttosto incisive quelle di Luka Modric, centrocampista del Real Madrid, che per la prima volta nella sua carriera ha avuto a che fare con il sistema Var, la 'moviola in campo', che ha avuto il suo battesimo ufficiale proprio al Mondiale per club. Proprio in Real-Club America il gol del 2-0 di Ronaldo è stato assegnato, poi annullato e in seguito all'intervento del VAR convalidato, giustamente.

Le nuove nuove misure tecnologiche, protagoniste nelle due semifinali disputate in Giappone (ieri decisiva per l'assegnazione di un rigore e oggi per un gol non in fuorigioco) non convincono il nazionale croato: "Si crea un sacco di confusione - spiega a fine partita Modric - È una cosa nuova, non mi piace. Crea, ripeto, solo un sacco di confusione e mi auguro che questa regola non vada avanti. Per me non è calcio e non mi piace. Dobbiamo concentrarci sul gioco, nel nostro calcio e vedere cosa succede. La prima sensazione non è buona".

Stesse sensazioni anche da parte di Zinedine Zidane: "Il problema è che dobbiamo adattarci a ciò che la Fifa vuole fare. Io ho le mie idee, le mie sensazioni. C'è stata un po' di confusione, è vero. Le cose devono essere più chiare, perché la tecnologia, se vogliono migliorare le cose, non possiamo controllarla. Se si migliorerà sarà un bene per il calcio, ma le cose dovrebbero essere più chiare per tutti".

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