Spagna, ecco Luis Enrique: "Nessuna rivoluzione, solo evoluzione"

Il nuovo ct delle Furie Rosse: "Non sono anti-madridista"

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"Non ci sarà una rivoluzione ma un'evoluzione. Ci sono molte decisioni da prendere". È questa la promessa di Luis Enrique nella conferenza stampa di presentazione come nuovo commissario tecnico della Spagna. L'ex allenatore di Roma e Barcellona arriva sulla panchina delle Furie Rosse dopo la breve parentesi di Fernando Hierro al deludente Mondiale. Sul caso Lopetegui, esonerato con la squadra già in Russia, Luis Enrique ha spiegato: "È una cosa che appartiene al passato e non credo di dover commentare nulla. Il passato appartiene al passato".

"La parola 'fallimento' - ha proseguito, a proposito della spedizione in Russia - è molto brutta e io sono sempre stato riluttante ad usarla nello sport, i risultati non sono stati buoni ma questi giocatori hanno dato il massimo e tutti hanno pensato alla meraviglia di essere spagnoli". "La nazionale deve apparire come una squadra perché è quello che deve mostrare dentro il campo", ha spiegato. "Si può evolvere u stile di gioco senza toccarlo, l'ho già fatto in un grande club come il Barcellona. Ci sono molti aspetti da migliorare tatticamente". Il neo ct si è soffermato su Piqué, che sembra pronto a lasciare la nazionale: "Ha sempre mostrato il suo valore con la nazionale nel corso degli anni, suppongo che parleremo, dobbiamo rispettare la volontà di ogni giocatore".

"Io anti-madridista? So cosa significa allenare ad alti livelli, non sono anti-nulla e sono orgoglioso di rappresentare il calcio spagnolo", ha puntualizzato sul passato blaugrana.

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