Russia 2018: a Mosca si decide il Mondiale, Ventura è al mare con la Premier nel futuro

Al Cremlino sorteggiati i gironi senza l'Italia. Intanto l'ex ct si gode Zanzibar ed è corteggiato dal Watford

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La foto di Ventura al mare è l'emblema del momento sconfortante del calcio italiano: l'ex ct si gode Zanzibar mentre il resto del mondo si è ritrovato a Mosca dove con il sorteggio degli 8 gironi ha preso forma il Mondiale al quale gli Azzurri non parteciperanno. Gli altri sono protagonisti, noi restiamo a guardare in tv. Intanto per Ventura potrebbero aprirsi le porte della Premier: il Watford, infatti, pensa di affidargli la panchina.

L'Italia è la grande assente ed è anche l'unica fra le Nazioni campioni del Mondo a non avere il pass per la Russia. Figuraccia. Ma non è tutto qui, dicevamo. Perché nelle ore precedenti al sorteggio ha fatto il giro del web la foto di Giampiero Ventura che si gode le (non tanto) meritate vacanze. L'allenatore esonerato dopo un fallimento epocale per il nostro calcio si rilassa nel mare di Zanzibar. L'azzurro delle sue ferie e l'Azzurro dell'Italia che invece a Mosca non ha avuto rappresentanti.

Il tutto mentre il nostro calcio deve ancora decidere da dove ripartire e soprattutto sotto la guida di chi. Dal punto di vista istituzionale oltre che tecnico. E' ancora tutto da stabilire, dai vertici federali fino al prossimo ct. Certo, il tempo è l'unico nostro alleato visto che, salvo un paio di amichevoli primaverili, i nostri prossimi impegni ufficiali arriveranno solo a settembre. Fatto sta che il calcio italiano resta in alto mare mentre gli altri iniziano ad assaporare la Russia e ad avere le prime indicazioni sul Mondiale che li aspetta. Noi no. Noi abbiamo, appunto, un ex ct al mare che, tra l'altro, potrebbe presto trovare una nuova panchina nel prestigioso campionato inglese. Il Watford, infatti, pensa a Ventura come possibile sostituto di Marco Silva, corteggiatissimo dall'Everton. Ventura ha già lavorato con la famiglia Pozzo, proprietaria del club, ai tempi dell'Udinese, e potrebbe avere così l'occasione di ripartire, di lasciarsi alle spalle la peggior debacle sportiva del nostro calcio che continuerà ad essere legata al suo nome. Noi intanto, ed è al momento la nostra unica certezza, abbiamo acceso la tv e abbiamo guardato gli altri aprire le danze di un Mondiale che ci è sfuggito e che ora possiamo solo vivere da spettatori (dis)interessati.

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