Clamoroso: Zidane lascia il Real

Il tecnico francese lascia dopo tre Champions di fila: "Non cercherò un'altra squadra". Perez: "Decisione inattesa"

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Zinedine Zidane lascia la panchina del Real Madrid dopo due anni e mezzo e tre Champions di fila: lo ha annunciato in una conferenza stampa assieme al presidente Florentino Perez. "Non sarò più l'allenatore, questo è il momento giusto per lasciare. Alla squadra serve un cambio" ha detto il tecnico francese. "Sarò sempre grato al Madrid e ora non cercherò un'altra squadra". "Decisione inattesa ma io sono al suo fianco" ha aggiunto Perez.

Zidane si presenta in conferenza stampa accompagnato dal presidente Florentino Perez ("Sarà Zidane a comunicare una decisione inattesa, ma io sono al suo fianco") che lascia subito la parola al francese:

"Ho deciso di non continuare sulla panchina del Real Madrid. Ho voluto parlare con lui per spiegare i miei motivi. E' un momento duro e importante. Questa squadra deve continuare a vincere e per questo ha bisogno di un cambio in panchina. Parlo di altre metodologie di lavoro, per questo ho preso questa decisione. Voglio bene a questa squadra e al presidente, a cui sarò grato per sempre, ma oggi per me e per la squadra è giusto cambiare. Per questo ho scelto di non continuare".

"Può essere un arrivederci, il Real mi ha dato tutto. Io continuerò ad essere vicino al club. Per molti non può avere senso, ma per me era il momento di cambiare, sia per me che per i giocatori. Dopo 3 anni era la decisione più giusta. Ripeto, capisco i dubbi. Io però voglio solo ringraziare i tifosi e i giocatori che mi hanno sempre appoggiato. In una stagione ci sono momenti complicati e i fischi ci possono stare, lo capisco visto che siamo il Real Madrid. Io però li ringrazio per tutto, non solo loro ma anche le persone che lavorano nel club dagli uffici ai magazzinieri fino ai dottori. Le vittorie sono di tutti, non solo di poche persone".

"Ci sono momenti buoni, momenti complicati e momenti spettacolari. Uno deve sempre riflettere sul suo percorso, ripeto, per questo è il momento giusto per dire addio soprattutto perché i giocatori hanno bisogno di un cambio di guida tecnica. Il Real è un club esigente, la sua storia è grande e ai giocatori è richiesto sempre di più. Ora è giusto che abbiano altri stimoli per continuare a vincere".

"I giocatori lo sanno già, gli ho mandato dei messaggi. Ho parlato solo con Sergio Ramos e con gli altri capitani della squadra".

"Questo è solo uno sviluppo naturale della situazione. Il 20 di febbraio non pensavo a questa situazione. Ho sempre detto che in questo club può succedere di tutto e che l'importante è il giorno dopo giorno. Io non sono stanco di allenare, faccio questo lavoro da soli 3 anni. Ora però è il momento in cui la squadra deve continuare a vincere e per farlo è giusto cambiare. Io non cercherò un'altra squadra".

Sulla possibile fine di un ciclo e sul mercato: "Non voglio parlare di questo e di possibili cessioni. La rosa è valida e lo ha dimostrato in questi anni. Ciò che succederà da ora in poi non dovrò commentarlo io".

Alla domanda se la sua decisione possa avere a che fare coi dubbi sul futuro di Cristiano Ronaldo, Zizou risponde: "Assolutamente no".

"Volevo trasmettere serenità, sia da allenatore che oggi in conferenza. I giocatori non hanno niente a che vedere con la mia decisione. Dopo tre anni di successi per un allenatore è difficile continuare così. O almeno per me sarebbe stata dura. A me piace vincere, in ogni cosa. Ora avevo la sensazione di rischiare di non vincere e per questo serviva un cambio. E' successo lo stesso anche da giocatore: quando credevo di non poter vincere ho sempre scelto di cambiare. Il giorno della decisione invece non ve lo comunicherò"

Sulle sue sensazioni: "Mi sento bene. Non è un giorno triste. Ripeto, per me è solo un arrivederci, sarò sempre vicino a questo club".

"Oggi è un giorno triste per il Real Madrid. Accettiamo e rispettiamo la decisione di Zidane. Ieri, quando ho saputo la cosa, ho avuto un sussulto. Non ero preparato ad una notizia del genere. Per me non è un addio, ma un arrivederci a presto. Se ha bisogno di un po' di riposo è giusto che se lo prenda".

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