Caso Muntari, interviene l'Onu

L'episodio di Cagliari è stato ripreso dai media stranieri e anche dall'Onu

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L'uscita dal campo di Sulley Muntari a Cagliari dopo gli insulti razzisti è diventata un caso internazionale. La notizia è finita sui media di mezzo mondo ed è stata ripresa persino dall'Alto Commissario per i diritti umani dell'Onu. Le Monde, Guardian e Iol (Sud Africa) hanno dato grande eco al gesto del ghanese, descrivendo quello che è accaduto in campo e definendo il giocatore del Pescara "un esempio nella lotta al razzismo". 

I cori razzisti, il tentativo di dialogo con i tifosi del Cagliari,la lite con l'arbitro Minelli e l'uscita del campo. Non sentendosi tutelato dal direttore di gara, Muntari ha scelto un modo eclatante per protestare contro gli ennesimi buu ricevuti in campo e il suo gesto ha fatto rapidamente il giro del mondo, suscitando grande clamore.

Del caso, oltre ai media internazionali, si è occupato anche l'Onu. "Muntari è un'ispirazione per tutti noi qui all'ufficio Onu per i diritti umani", ha spiegato Alto Commissario per i diritti umani Zeid Ra'ad al-Hussein, invitando la Fifa a prestare maggiore attenzione al persistente problema del razzismo nel calcio.

A portare la solidarietà al centrocampista ghanese del Pescara Sulley Muntari è arrivato il console onorario del Ghana in Italia, Massimiliano Colasuonno Taricone, giunto nel pomeriggio al centro sportivo Poggio degli Ulivi di Marina di Città S.Angelo, dove si allena la formazione abruzzese; il diplomatico ha voluto incontrare il calciatore per capire cosa è accaduto domenica scorsa, ascoltando la sua versione dei fatti. Il colloquio fra il console del Ghana in Italia e Muntari è durata oltre mezzora. Poi il diplomatico è ripartito alla volta della capitale. Sulla vicenda nessun commento dal Pescara.

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